Scrittore tedesco (Görlitz 1800 - ivi 1875). Studiò diritto e ricoprì cariche pubbliche. Scrisse drammi storici (Alexander und Darius, 1827; e Die Babylonier in Jerusalem, 1836) e romanzi d'impegno ideologico [...] della critica più spregiudicata, fra cui Albrecht Holm (5 voll., 1851-52), ambientato nell'epoca luterana, e Eleazar (3 voll., 1867), ambientato nel 1º sec. d. C. Scrisse anche un lungo commento al VangelodiGiovanni, pubblicato postumo nel 1876. ...
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Nome greco ("vincitore del popolo") di un fariseo, che, secondo il VangelodiGiovanni, visitò di notte Gesù e ne ebbe rimossi i pregiudizî sul battesimo; cercò poi di difenderlo di fronte al sinedrio [...] (7, 50-52), e prese parte alla deposizione di Cristo dalla croce (19, 39). La tradizione agiografica (sec. 11º) attribuisce a lui il "Volto Santo" che si venera a Lucca. Dal suo nome furono chiamati polemicamente nicodemiti gli incerti o troppo ...
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Teologo evangelico (Königsberg 1827 - Berlino 1918), professore di scienza neotestamentaria a Königsberg (1857), Kiel (1863), Berlino (1877-1908). Di tendenza conservatrice, difese l'elemento soprannaturale [...] e l'autenticità degli scritti più discussi del Nuovo Testamento, compreso il VangelodiGiovanni. Tra i suoi moltissimi scritti: Leben Jesu (2 voll., 1882); Lehrbuch der Einleitung in das N. Testament (1886); Das Johannesevangelium als einheitliches ...
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Teologo (n. Piperno, Frosinone - m. Anagni 1290), domenicano. Discepolo, amico e confessore di s. Tommaso d'Aquino, che accompagnò (dal 1259) sempre, ne ebbe in eredità gli scritti, alcuni dei quali (commento [...] al VangelodiGiovanni; alle Epistole di s. Paolo; al De anima di Aristotele) completò in base alle note del maestro e agli appunti che aveva preso alle sue lezioni; è l'autore del Supplementum alla 3a parte della Summa theologica. ...
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Nel Nuovo Testamento, con riferimento agli usi giudaici, il giorno di preparazione: il venerdì, cioè, quando gli Ebrei preparavano quanto era necessario per celebrare la festività del sabato. Nel Vangelo [...] diGiovanni (19, 14) la parola è riferita alla Pasqua. ...
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PAOLO, santo
Leone TONDELLI
Umberto GNOLI
, Apostolo, nato a Tarso in Cilicia verso l'inizio dell'era cristiana, massimo propagatore dell'idea cristiana nel mondo ellenistico-romano, e a cui in gran [...] e chiaro sviluppo, che noi però non scorgiamo. Si può argomentare, come per l'idea del Logos nel VangelodiGiovanni, che v'influissero specialmente le concezioni dei libri sapienziali dell'Antico Testamento, in cui la Sapienza appare personificata ...
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SOCINI, Lelio e Fausto
Delio CANTIMORI
Erano rispettivamente figlio e nipote del giurista Mariano. Per la storia del movimento riformatore italiano essi hanno poca importanza. Ma grande ne hanno come [...] dei principali diffusori delle dottrine "sociniane" in Olanda.
Oltre le opere principali di Fausto S. già citate, basterà qui ricordare il Commento al I capitolo del VangelodiGiovanni, che se non è identico a quello dello zio, ne deriva certamente ...
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MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. [...] il popolo volle che i preti lo recitassero all'altaro. Grandissima era infatti la devozione popolare per l'inizio del VangelodiGiovanni. Da questo rito romano della Messa gli altri riti differiscono in varî e importanti punti, per cui v. liturgia e ...
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SATANA
Giuseppe RICCIOTTI
Paolo ARCARI
Carlo BRICARELLI
. È un vocabolo d' origine ebraica, passato attraverso la Bibbia (oltre che in altre lingue semitiche, siriaco, ecc.) anche nelle lingue europee.
Il [...] , sia pure come il "forte armato" dei Sinottici o il "principe di questo secolo" del vangelodiGiovanni (XII, 31; XIV, 30; XVI, 11) fece considerare la paura di S. come debolezza di fede, sicché ne risero o, almeno, ne sorrisero, talvolta, i santi ...
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REDENZIONE (dal lat. redemptio "ricompera", "riscatto")
Giuseppe FILOGRASSI
Nicola TURCHI
Il concetto di riscatto, ossia di liberazione di una data cosa o persona, che si trovi per qualsiasi motivo [...] deriva (cfr. Efes., IV, 12-16; cfr. II, 19-22).
La concezione della vita di Cristo nei fedeli, già accennata in altre parti del Nuovo Testamento, pervade il VangelodiGiovanni. In esso Gesù promette ai Giudei un pane che dà la vita, la stessa sua ...
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vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος «messaggero, annuncio»]. – 1. a. Nome...
vangelista
s. m. (pl. -i). – Variante ant. o pop. di evangelista (nel sign. 1): Di voi pastor s’accorse il Vangelista (Dante), qui per antonomasia s. Giovanni come autore dell’Apocalisse.