Trasfigurazione del Signore Episodio narrato dai Vangelisinottici (Matteo 17, 1-13; Marco 9, 2-13; Luca 9, 28-36) secondo cui Gesù, ritiratosi su un monte con i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni, apparve [...] loro circonfuso di gloria, in compagnia di Mosè e di Elia, mentre una voce dal cielo lo proclamava il figlio diletto di Dio. Il racconto ha evidenti richiami e connessioni con quello del battesimo di Gesù ...
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VANGELO (XXXIV, p. 972)
Giuseppe BADINI
Vangeli apocrifi.- La letteratura apocrifa del Nuovo Testamento (III, 662) è ben lungi dall'avere il valore e la ricchezza di quella veterotestamentaria (si tratta [...] Per ciò che riguarda il primo gruppo di Vangeli apocrifi (cioè quelli di tipo sinottico) la critica più recente conviene nel distinguere il Vangelo secondo gli Ebrei (uno dei più antichi vangeli giudeo-cristiani, che s. Girolamo identificava con il ...
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Sacramento centrale del cristianesimo, che da un lato commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo, e, dall’altro, attua la comunione [...] il Redentore e tra loro.
Teologia
Il nome e. proviene dai racconti neotestamentari dell’Ultima Cena nei Vangelisinottici e in Paolo. Il IV Vangelo non ha il racconto della cena eucaristica. Riguardo al carattere originario dell’e., alcuni l’hanno ...
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Trinità Nella teologia cattolica, mistero riguardante l’intima costituzione di Dio; enunciato con la frase «un Dio unico in tre persone»: afferma un’unica natura o essenza della divinità, la quale sussiste [...] ); a tutte e tre le persone, ben distinte, competono allo stesso modo tutti gli attributi divini essenziali.
Nei tre Vangelisinottici Gesù è presentato come Figlio di Dio e, perciò, distinto dal Padre. Appare meno la personalità dello Spirito Santo ...
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Letteratura
Narrazione di un fatto immaginario ma appartenente alla vita reale, con il quale si vuole adombrare una verità o illustrare un insegnamento morale o religioso; nell’ebraismo rabbinico la p. [...] forma originale dell’insegnamento di Gesù. Il termine è riferito oggi esclusivamente alle 49 p. contenute nei Vangelisinottici.
Matematica
Curva piana, appartenente alla famiglia delle coniche, ottenuta come intersezione della superficie di un cono ...
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Precursore di Gesù, predica la conversione e l'amore del prossimo perché è vicino il regno dei cieli e impartisce ai discepoli il battesimo (onde il soprannome) di conversione in remissione dei peccati [...] Giuseppe (Ant. 18, 109-119), per timore di rivolgimenti popolari (e sarebbe stato ucciso subito), secondo i Vangelisinottici per avere denunciato (e ciò giustificherebbe il timore suaccennato) le nozze incestuose e adultere del tetrarca con Erodiade ...
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Figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo. I due fratelli sono detti Βοανηργές, "figli del tuono" (Marco 3, 17); di entrambi, nei Vangelisinottici, Gesù deve talvolta frenare lo zelo intemperante e l'ambizione [...] , aggiunge che fu relegato nell'isola di Patmo, dov'ebbe le rivelazioni esposte nell'Apocalisse, e che visse a lungo (il Quarto Vangelo lo presenta come assai giovane) in Efeso, fino ai tempi di Traiano. D'altra parte, la profezia di Gesù ai figli di ...
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Il pane di farina impastato senza lievito, usato dagli Ebrei durante la Pasqua (secondo le prescrizioni dell’Esodo) e dai cristiani di rito latino nella celebrazione della Messa; i cristiani orientali [...] Armeni, Maroniti e Malabaresi) usano invece il pane fermentato. Circa il pane usato da Gesù nell’ultima cena, i Vangelisinottici sembrano avvalorare la prima consuetudine, Giovanni la seconda.
Nell’11° sec. tale diversità di usi diede origine alla ...
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Nome di molti santi, beati e venerabili tra i quali:
1. Bartolomeo degli Amidei, santo (m. Montesenario 1265), uno dei sette fondatori (1240) dell'ordine dei Serviti; festa con gli altri, 17 febbraio.
2. [...] Bartolomeo apostolo, santo: ricordato con questo nome soltanto nei Vangelisinottici, ma forse da identificarsi con Natanaele di cui parla s. Giovanni. Natanaele sarebbe il nome personale, B. (aramaico bar Thalmay, o Tholmay, "figlio di Tolmai") il ...
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sinottico
sinòttico agg. [dal gr. συνοπτικός, der. di σύνοψις «sguardo d’insieme»; v. sinossi] (pl. m. -ci). – 1. Esposto, riepilogato in forma di sinossi, secondo un criterio schematico che consente una rapida visione e acquisizione mnemonica...
sinossi
sinòssi s. f. [dal lat. tardo synopsis, gr. σύνοψις «sguardo d’insieme» (comp. di σύν «con, insieme» e ὄψις «vista»)]. – Compendio, esposizione sintetica e schematica di una materia, di una disciplina, di una scienza, di un periodo...