. Nell'antichità. - Secondo un concetto religioso antichissimo e generale, il culto dei defunti è necessario alla loro pace ultramondana; quindi la necessità di lasciare dopo di sé dei discendenti, che [...] s'imposero le nozze, se la città appariva spopolata da qualche flagello (Plut., Cam., 2); stando alla tradizione, ValerioMassimo e Festo parlano anche di pene pecuniarie. Notevole il discorso de prole augenda, tenuto da Metello il Numidico (102 a ...
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NOVELLINO
Siro Amedeo CHIMENZ
. È una raccolta, secondo la tradizione, di cento novelle; in origine forse di un numero maggiore, composta, come la critica pare oggi concorde nel ritenere, sul cadere [...] , e dalle redazioni correnti piuttosto che dagli originali (dalla Bibbia ai favolelli, da S. Gregorio a Petronio Arbitro, da ValerioMassimo alle vite dei Ss. Padri o dei trovatori provenzali, ai romanzi di cavalleria, alla Disciplina clericalis, ecc ...
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Eroe della seconda guerra messenica, che terminò con la fine del sec. VII a. C. Egli avrebbe eccitato alla ribellione i Messeni ridotti in condizioni d'iloti dalla guerra di conquista operata dagli Spartani [...] si rileva dall'identità della morte per lapidazione); Diodoro, XV, 66,3; Polieno, II, 31,4; Plinio, Nat. hist., XI, 187; ValerioMassimo, I, 8, est., 15; Plutarco, Apophth. regum et ducum, 23 (Moralia, p. 194 B).
Bibl.: Per la cronologia, v. B. Niese ...
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S'indicano col nome di emerologi dei calendarî, più o meno scientifici, compilati nell'antichità con uno scopo pratico: agrario, medico, nautico, ecc., e che si basano su osservazioni astronomico-astrologiche; [...] (25 dicembre). Interessante è pure il calendario attribuito ai Quintilî, due fratelli, Sesto Quintilio Condiano e Sesto Quintilio ValerioMassimo, di cui l'accordo nella vita fu proverbiale e che subirono lo stesso destino, cioè furono condannati a ...
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Antica divinità latina del mondo sotterraneo, e dei tesori che la terra cela, corrispondente al greco Plutone (v. plutone; ade), passata direttamente o indirettamente per il tramite dell'etrusco dalla [...] sembra indicare il suffisso pater, caratteristico delle divinità indigeti del Lazio (cfr. Iuppiter, Marspiter).
Una leggenda (riferita da ValerioMassimo, II, 4, 5) raccontava come il culto di Dite e di Proserpina fosse stato istituito, durante una ...
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Nome di parecchi artisti greci.
1. Ateniese del demo di Alopece, scultore di bronzi: operò, all'incirca, dal 410 al 360 a. C. Famoso per i ritratti, cercava la somiglianza più che la bellezza delle forme [...]
2. Figlio di Seleuco, detto "pittore di luoghi", ossia paesista, da Diodoro Siculo, e indicato come alessandrino da ValerioMassimo. I due autori raccontano che accolse e ospitò in Roma Tolomeo Filometore, cacciato dal fratello Evergete II nel 165 a ...
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Figlia di Ecatomno di Milasa, e quindi sorella di Mausolo, Idrieo, Pixodaro, Ada. Sposò il fratello Mausolo, e, morto lui, tenne essa le redini del governo, risiedendo ad Alicarnasso, dove si era trasportato [...] e 'Ισοκράτης; Luciano, Dialogi mort., 24,2; Vitruvio, II, 12,9; Plinio, Nat. Hist., XXXVI; Cicerone, Tusc., III, 75; ValerioMassimo, IV, 6; Pseudo-Plutarco, Vitae decem orat., p. 838 B; Gellio, Noctes Att., X, 18,3.
Bibl.: A. Schäfer, Demosthenes ...
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Nacque a Venezia circa il 1473. Amico del Bembo e di Erasmo, insegnò privatamente lettere latine a Venezia sin dal 1496, di che nacque una polemica accanita con Marco Antonio Sabellico, pubblico professore, [...] che va da Giulio Cesare a Massimiliano (1516), e un De exemplis virorum illustrium venetae civitatis a imitazione di ValerioMassimo.
Bibl.: G. Degli Agostini, Notizie storiche spettanti alla vita e agli scritti di B. E., in Calogerà, Raccolta degli ...
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Agiografo e scolastico, vissuto nel sec. IX. Nato verso l'840, entrò nell'abbazia benedettina di S. Germano (Auxerre), dove divenne suddiacono nell'859. Assai versato negli studî teologici e classici, [...] e al suo insegnamento si formarono Remigio di Auxerre e Ucbaldo di Saint-Amand.
Le sue raccolte di sentenze - tratte da ValerioMassimo, dalla patristica, da S. Agostino fino a Boezio e a Beda, che poi andava chiosando attestano dottrina e interesse ...
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Botanico, nato a Sebenico nel 1800, morto nel 1878 a Padova, nella cui università insegnò dal 1837 sino alla morte. La sua opera capitale è la Flora Dalmatica (3 voll., Lipsia 1842-1852) cui più tardi [...] e rare. Una parte della sua attività dedicò a scritti letterarî, dando alla luce un nuovo codice del Tesoro di Brunetto Latini, una volgarizzazione trecentesca di ValerioMassimo, ecc.
Bibl.: A. Béguinot, in Gli scienziati italiani, I, i, Roma 1921. ...
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alzare l’asticella loc. v.le 1. Rendere più impegnativo fare qualcosa, spingere qualcuno a raggiungere un obiettivo aumentando il livello di difficoltà del compito, dell’azione, dell’impresa. 2. Per estensione, detto di un’azione o di una persona,...
osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto connettivo differenziato (tessuto osseo),...