Nacque a Saint-Malo (Bretagna), il 4 settembre 1768 e morì a Parigi il 4 luglio 1848, ultimo figlio di un cadetto d'antica famiglia aristocratica, che era stato in gioventù uomo avventuroso, violento e [...] e la cultura sembra allo Ch. la grande scoperta del pensiero moderno ed egli ne deduce, piuttosto che un'utopistica speranza per l'avvenire, una negazione radicale del presente. Quanto alla religione, affermava che "Dio, la materia, la fatalità ...
Leggi Tutto
Africanismo
Basil Davidson
sommario: 1. Significati e origini del concetto. 2. Il movimento panafricano. 3. La maturità scientifica. 4. Questioni metodologiche. 5. Idee e programmi di unità continentale. [...] tra le repubbliche del Senegal e del Sudan (Mali), nell'Africa occidentale, segnò la fine dei progetti più utopistici del primo panafricanismo. Si osservò allora che se il lungo periodo del colonialismo diretto si poteva definire concluso, o ...
Leggi Tutto
CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] idee (Lacordaire restava federalista per l'Italia). Certo nella tensione ideologica di quei decenni la proposta del C. restava utopistica; ma è pur sempre atta a discriminare la sua posizione da quella di un Bismarck, al quale con scarsa precisione ...
Leggi Tutto
civilta
civiltà
Idea che ha avuto una lunga evoluzione, nel corso della quale ha assunto significati diversi tra loro, ma spesso legati (per affinità o per contrasto) al concetto di cultura (➔). Al [...] senza limiti in avanti: il cammino della c. è destinato a trasformare in meglio la stessa natura umana. Questa componente utopistica è assente nella tradizione anglo-scozzese, che sottolinea il nesso tra c. e libertà (cosa che in Francia aveva fatto ...
Leggi Tutto
CESI, Federico
Augusto De Ferrari
Nacque a Roma dal marchese Federico e da Olimpia Orsini il 26 febbr. 1585.
La famiglia proveniva dal Comune di Cesi, fra Terni e Acquasparta, da cui si era trasferita [...] quello particolare del principe per gli affari correnti, a quello liceale (di ogni Liceo) con sedute mensili. Insomma un'utopistica repubblica degli studi che, secondo il C., avrebbe dovuto estendersi a tutto il mondo, non una delle futili accademie ...
Leggi Tutto
CECCHI, Domenico
Renzo Ristori
Figlio di Roberto, nacque nel 1447, probabilmente a Firenze da una famiglia originaria di Vinci.
Il nonno paterno, ser Mainardo, era un notaio fiorentino piuttosto facoltoso: [...] del C. sta nel fatto che egli passa di continuo, nella sua ingenua e spesso sconnessa esposizione, dalla visione quasi utopistica di un consorzio umano unito e felice a considerazioni pratiche che si collocano su un piano diverso e che portano il ...
Leggi Tutto
Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] sviluppo della storia, mostrandone la carenza logica e l’infondatezza scientifica e riconducendole a una comune matrice utopistica.
Il ridimensionamento dell’idea di avanzamento verso il meglio è stato anche determinato dalle disillusioni indotte dai ...
Leggi Tutto
GRAVINA, Gian Vincenzo
Fausto Nicolini
Nacque il 16 febbraio 1664 a Rogiano (Cosenza) da Gennaro e Anna Lombardi, e, compiuti gli studî primamente a Scalea, presso il suo "cartesianissimo" cugino Gregorio [...] libro delle Origines, il De romano imperio, in cui, sulla scorta di Dante di cui postillò la Commedia, sognò un'utopistica restaurazione dell'impero universale. La morte del Calopreso (2 maggio 1714), che lo lasciò suo erede, lo richiamò in Calabria ...
Leggi Tutto
Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Informazione, società della
Giancarlo Provasi
Origini e accezioni del termine
Il termine "società dell'informazione" (information society) risale ai primi anni sessanta. Una ricostruzione delle origini [...] l'età precedente sia i possibili fronti di conflitto di quella nuova. In quegli stessi anni, una visione più utopistica (quando non ideologica) della società dell'informazione verrà proposta da altri lavori usciti, soprattutto negli Stati Uniti e in ...
Leggi Tutto
Mediterraneo, mondo
BBerardo Cori
di Berardo Cori
Mediterraneo, mondo
sommario: 1. Il mondo mediterraneo come 'regione' della Terra. 2. Qualche mutamento fisico, lento ma non impercettibile. 3. L'evoluzione [...] relativi al mondo mediterraneo, come la Dichiarazione di Barcellona (v. cap. 6); nella prospettiva, per ora quasi utopistica, di una vera pacificazione tra Palestinesi e Israeliani, essa rappresenta in qualche misura l'embrione di un possibile Stato ...
Leggi Tutto
utopistico
utopìstico agg. [der. di utopista] (pl. m. -ci). – Che costituisce o è da ritenersi un’utopia; che è proprio degli utopisti: idee, concezioni u.; un programma politico u., il socialismo u. del primo Ottocento; ma sono speranze u.,...
feace
agg. e s. m. e f. [dal lat. Phaeax -acis, gr. Φαίαξ]. – Appartenente o relativo al popolo dei Feaci (gr. Φαίακες, lat. Phaeaces), creati dalla fantasia di Omero (canti VI - VIII dell’Odissea); erano dediti alla marineria e conducevano...