Poeta, narratore, saggista e italianista giordano, nato da famiglia cristiana a Nā῾ūr nel 1918, morto ad ῾Ammān il 3 ottobre 1985. Dopo aver studiato presso il Seminario patriarcale latino di Gerusalemme, [...] ha insegnato lingua e letteratura araba in scuole cattoliche di Gerusalemme e di ῾Amman. È stato segretario e ispettore (1950-53) delle scuole dell'Unione cattolica di Giordania, segretario della Commissione ...
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In linguistica, il fenomeno fonetico del cambiamento di timbro di una vocale per assimilazione a distanza. Il caso più tipico è quello in cui la vocale accentata si assimila più o meno alla vocale o semivocale [...] settentrionali, dove è esercitata da -i finale (a Grado benedèto «benedetto», plur. benedìti; a Bologna fi̯àur «fiore», plur. fi̯ùr), e in quelli centro-meridionali, dove è condizionata da -i e -u finali (napoletano porta dal lat. porta, ma puorto ...
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(ebr. ῾Ēlām) Nell’Antico Testamento nome della regione situata a O del corso inferiore del Tigri, sede di una delle grandi civiltà dell’Asia antica. I Babilonesi e gli Assiri la chiamavano Elamtu. Suo [...] gli Elamiti e suo figlio Narām-Sin li sottomise al domino babilonese, dal quale gli Elamiti si liberarono presto. Shulgi di Ur (2276-31) invase di nuovo l’E. ma i suoi successori lasciarono che fosse amministrato da governatori indigeni. Il re di ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] o rinvenuta nelle regioni limitrofe alla Mesopotamia nel corso del III millennio e oltre. A partire dai testi protodinastici di Ur (2800 ca.), la scrittura cuneiforme si sviluppò e si diffuse risalendo il corso dei due grandi fiumi della regione, il ...
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Sumeri
Pietro Mander
Gli inventori della scrittura
I Sumeri abitarono il Sud della Mesopotamia, dove fondarono alcune città-Stato. Essi non furono i soli abitanti di quell’area, popolata anche da genti [...] decretarne la sconfitta. In seguito, il principe della città di Ur, Ur-Namma, prese il potere, dando inizio alla terza dinastia di Ur, che unificò la Mesopotamia dal 2112 al 2004, data in cui Ur fu distrutta. Questo evento segna l’uscita di scena dei ...
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Scrittore e semiologo, nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932. Professore di Semiotica all'università di Bologna (dal 1975), ha iniziato come studioso di estetica con una tesi di laurea su Il problema estetico [...] le teorie strutturaliste, rifiutando tuttavia − per modellare le analisi testuali − ogni struttura aprioristica (Ur-struttura), dichiarata appunto ''assente'', inesistente. Con questa correzione lo strutturalismo diventa in E. ''metodologico ...
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Antica popolazione semitica della Mesopotamia, che prende nome dalla città di Akkad (sumerico Agade), fondata da Sargon I nel 2300 a.C. circa e divenuta, dopo la vittoria sul re sumero Lugalzaggesi, capitale [...] ’, forse provenienti dalle sue stesse terre, se non suoi consanguinei. La figlia del sovrano, Enheduanna, sacerdotessa a Ur, assimilò il culto semitico della dea guerriera Ishtar, protettrice della dinastia, a quello della sumera Inanna, favorendo ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] Bibbia, il patto fra Dio e Abramo è il fondamento della concezione storica d’Israele, dove il patriarca Abramo, movendo da Ur dei Caldei, si diresse perché quella era la terra promessagli dal suo Dio. Un discendente di Abramo, Giuseppe, si trasferì ...
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Antropologia
Insieme di rassomiglianze e parallelismi esistenti fra elementi culturali elaborati da popolazioni differenti e lontane. Secondo la teoria della c. sostenuta nella seconda metà del 19° sec. [...] (x) è convergente in un punto x0 e che S (x0) è la sua somma se la successione sn (x0) = ∑nr=1 ur (x0) delle sue somme parziali, calcolate nel punto x0, converge a S (x0); si dice che è convergente in un dominio D se lo è in ogni punto di D. Un fatto ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] porta del cielo»
seconda + prima sineddoche
(c) Il terzo filone è di natura filosofica. Per es., in Paul Ricœur (1975) la metafora consiste nella creazione di un pensiero originale effettuato tramite l’interpretazione di una ’contraddizione’, che ...
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ur-
(propr. Ur-). – Prefisso, quasi sempre tonico, della lingua tedesca, col valore di «antichissimo, primo, originale, schietto». Può servire anche come elemento rafforzativo, e, nei nomi di parentela, a indicare l’antenato immediatamente...