(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] Elba. Nel 488 giunsero nel Rugiland (Bassa Austria); guidati dal re Vacone, passarono il Danubio (527-28) penetrando in Ungheria; all’epoca il loro regno comprendeva anche la Boemia. Nel 547-48 si spinsero nella Pannonia meridionale e nel Norico ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] contro l’Ordine teutonico, rapporti di buon vicinato con l’Impero e la Boemia.
Alla morte di Casimiro, l’unione con l’Ungheria sotto Luigi d’Angiò salvò la continuità della corona polacca, che alla morte di Luigi (1382) passò alla figlia Edvige. Nel ...
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CENNINI, Piero
Marco Palma
Nacque a Firenze il 24 ag. 1444 dal famoso orafo Bernardo e da Angiola di Antonio di Piero del Rosso, primo di quattro figli. Dopo gli studi grammaticali con Pietro Fanni [...] 52; II, nn. 713, 873; V. Fraknói-J. Fógel-P. Gulyás-E. Hoffman, Bibliotheca Corviniana La biblioteca di Mattia Corvino re d'Ungheria Budapest 1927, pp. 14, 42, 67, 69, 104; D. Fava, La mostra di codici autogr. in onore di G. Tiraboschi, in Accademie ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] sposò una principessa napoletana, Beatrice d’Aragona, e introdusse la cultura e l’architettura rinascimentale italiana in Ungheria. L’area slava occidentale (la Boemia e soprattutto la Polonia) fu raggiunta dal Rinascimento italiano sia attraverso ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] causa un'improvvisa missione, di carattere finanziario, che fu necessario sfidare all'Aleandro. Questi fu cioè inviato in Ungheria per consegnarvi per conto del papa un'ingente somma di denaro, destinata a finanziare la lotta antiturca. Tale missione ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] alle masse. Quasi contemporanea (18° sec.) è la nascita del ḥasidismo (➔), che dalla Polonia raggiunse l’Austria-Ungheria, la Russia, la Lituania e le regioni limitrofe. Capolavori della letteratura hasidica sono i racconti mistici di Nachman di ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] razza di cani da pastore»; kuruc < ungh. kuruc «eroe, patriota nell’epica popolare magiara» (1929 in Zs. Bátky, L’Ungheria); kuvasz < ungh. kuvasz «razza di cani da pastore molto simili al maremmano»; palotás < ungh. palotás «danza nobile in ...
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GRÅBERG DI HEMSÖ, Jacob
Carla Pinzauti
Nacque a Gannarve, nell'isola svedese di Gotland, il 7 maggio 1776 da Christian e Magdalena Tofftén. Avviato agli studi dal padre, giudice provinciale dell'isola, [...] Con quest'ultimo fece un viaggio di sei mesi attraversando Piemonte, Lombardia e Veneto fino a Vienna e all'Ungheria. Nel soggiorno viennese compose una grammatica tascabile per l'apprendimento rapido della lingua tedesca (Nouvelle grammaire de poche ...
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MANCINELLI, Antonio
Carla Mellidi
Nacque a Velletri, nel 1452, secondogenito di Giovanni e di Angela Pesanti.
Principali fonti sul M. sono le sue stesse opere, in cui egli profuse notizie autobiografiche. [...] nomi ricorrono due anni dopo nella dedica del Thesaurus allo stesso Domenico. Ai nipoti di Giovanni Vitéz, ambasciatore del re d'Ungheria presso la S. Sede, è dedicato il Carmen de figuris (Roma, E. Silber, 1489 [IGI, 6053]), sorta di compendio in ...
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(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] avvio a un processo destinato a sfociare nel recupero dell’identità nazionale.
Nel 1822 la Croazia fu aggregata all’Ungheria, e nel 1830 il magiaro divenne lingua obbligatoria nell’amministrazione; la reazione croata trovò la sua espressione più ...
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unghero
ùnghero s. m. – Variante di ungaro: il regno degli Ungheri. Più raro in funzione di agg., tranne che nella denominazione punto (o punt’) unghero, punto di ricamo costituito da gruppi di tre punti verticali, il primo su due fili del...
Gruppo di Visegrad
(gruppo di Visegrad, Gruppo di Visegrád) loc. s.le m. Insieme di Stati dell’Europa centro-orientale, appartenenti all'ex blocco sovietico (Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia; quest'ultima poi scissasi in Repubblica Ceca e...