La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] lingua senza regole è condivisa e in qualche caso accentuata all’inizio del Quattrocento, con l’affermazione dell’Umanesimo (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’), il trionfo della cultura e della lingua latina e la concomitante degradazione del ...
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Figlio naturale di Lorenzo Alberti, Leon Battista Alberti (Genova 1404 - Roma 1472) visse i primi anni lontano da Firenze, con il padre esule, in varie città dell’Italia settentrionale (Genova, Venezia, [...] di cultura era rallentata, in connessione con la riscoperta e la valorizzazione del latino classico da parte dell’Umanesimo. Alberti, che ha solida formazione umanistica e grande competenza della lingua latina, riconosce l’immenso valore del latino ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] Castelvetro, Varchi scrisse l’Ercolano, uno dei più significativi trattati italiani sulla lingua (Marazzini 1993: 296; ➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’; ➔ storia della lingua italiana).
Grazie alla netta distinzione fra il parlato e lo ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] universalia ante rem, secondo i quali ha luogo la formazione delle singole lingue, cosicché la g. si fa logica.
Dall’Umanesimo all’età barocca. -
La corrente logicizzante si perpetua nell’età moderna e, attraverso le opere di Duns Scoto o Giovanni ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] che rimase priva di interlocutori, fece sì che la linguistica italiana fosse rifondata ex novo dagli umanisti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’), su basi diverse da quelle che erano state proprie del De vulgari eloquentia. Il ...
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CRASTONE (Crastoni, Craston, Crestone, Crestoni), Giovanni
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Castel San Giovanni presso Piacenza nel secondo decennio del secolo XV.
La data di nascita, approssimativa, si ricava [...] XIII (1970), p. 142; C. Dionisotti-G. Orlandi, Aldo Manuzio editore, Milano 1975, pp. XVI, XXIX, XXXI ss.; A. Pertusi, L'umanesimo greco dalla fine del secolo XIV agli inizi del sec. XVI, in Storia della cultura veneta, III, 1, Vicenza 1990, p. 190 ...
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PERSONA, Cristoforo
Carla Frova
PERSONA (talvolta erroneamente Porsena), Cristoforo. – Nacque nel 1416, da un’eminente famiglia romana nota alla storia degli studi anche per la figura di un suo nipote, [...] cura di U.J. Stache, Hildesheim 1986, pp. 391-409, rist. in Id., Studi di filologia umanistica, a cura di P. Viti, III. Umanesimo italiano, Roma 2000 (Studi e testi del Rinascimento europeo, 3), pp. 27-44 (in partic. p. 32); L. Martinoli Santini, Le ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] ’importanza di Vico, considerato l’attardato epigono di un sistema di pensiero vetusto o addirittura l’«esecutore testamentario dell’umanesimo linguistico» (K.O. Apel, in Simone 1990: 359, nota 81).
D’altra parte, anche nella folta schiera di quanti ...
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Storico della letteratura, dell'arte e filologo francese (Marsiglia 1932 - Parigi 2020). Dopo aver insegnato (1965-74) all'Univ. di Lilla e (1974-85) alla Sorbona (Paris IV), dal 1986 al 2002 [...] di E. Goncourt, 1982; Fables di J. de La Fontaine (2 voll., 1985). Strenuo difensore della grande tradizione dell'umanesimo europeo, nel 1991 ha pubblicato L'État culturel: une religion moderne (trad. it. 1993), serrata critica alla politica dello ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] Böhmen (1401), vigoroso contrasto di idee e sentimenti in un’anima profondamente provata dal dolore.
In G. l’Umanesimo rimase sostanzialmente un fenomeno erudito: da ricordare comunque le personalità del francone C. Celtis e del renano J. Reuchlin ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...