Ecclesiastico (Vienna 1797 - ivi 1875), sacerdote (1823), prof. di storia ecclesiastica e diritto canonico a Salisburgo (1825), poi direttore dell'Accademia orientale di Vienna (1833-49) e nello stesso [...] precettore del futuro imperatore Francesco Giuseppe. Principe vescovo di Seckau (1849), arcivescovo di Vienna (1853), animatore dell'ultramontanismo austriaco, fu uno degli autori del concordato austriaco (1855), che sempre sostenne e di cui in tutti ...
Leggi Tutto
Teologo controversista (El Moral, Toledo, 1610 - Madrid 1684), gesuita. Un suo libro polemico (Adversus quorumdam expostulationes contra nonnullas Jesuitarum opiniones morales, 1661) in difesa di opinioni [...] vista del lassismo, insieme con I. Sánchez e G. Pirot. La polemica gallicana, svolta dai teologi della Sorbona contro l'ultramontanismo di M., provocò una replica di Alessandro VII (bolla Cum ad aures nostras, 1665). Fu il caso Guimenius, che tenne ...
Leggi Tutto
Nell’accezione più generale del termine, qualsiasi atteggiamento orientato all’applicazione rigida e coerente, in ogni ambito di vita, dei principi derivati da una dottrina religiosa o ideologica.
In senso [...] e politico vanno ricondotte all’età della Restaurazione (1815-30) e alla formazione del movimento dell’ultramontanismo (➔) che, tracciando un quadro cupo della società, contaminata dalle conseguenze della rivoluzione industriale, e invocando il ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Parigi 1778 - ivi 1839), sacerdote (1807), coadiutore dell'arcivescovo di Parigi cardinale de Talleyrand Périgord, cui successe (1821), pari di Francia (1822). Dopo la rivoluzione del luglio [...] ostacolo alla distensione dei rapporti fra la Santa Sede e la monarchia orleanista. Fu promotore e ispiratore dell'attività apologetica dei più autorevoli rappresentanti dell'ultramontanismo, fra cui J.-B.-H. Lacordaire e G. F. X. de Revignan. ...
Leggi Tutto
CASATI, Michele
Pietro Stella
Di famiglia gentilizia, nacque a Milano da Giovanni Paolo e da Margherita Visconti il 29 ott. 1699. Vestì l'abito teatino in S. Antonio a Milano ed emise la professione [...] , troppo spinti nel contrasto tra la tendenza universitaria tomista e antibenignista, e quella favorevole ai gesuiti e all'ultramontanismo.
L'insegnamento del C. non si distinse per originalità, ma per chiarezza e moderazione. L'antiaristotelismo e l ...
Leggi Tutto
FRANSONI, Giacomo Filippo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova il 10 dic. 1775 dal marchese Domenico e da Battina Carrega.
Anche il padre del F., meteorologo e studioso di C. Colombo nella vita privata, [...] della moglie e del figlio don Miguel. Costui, per trovare appoggio alle proprie trame dinastiche, offriva all'ultramontanismo un sostegno che, essendo strumentale, non mirava affatto a cancellare la tradizione regalista portoghese. Perciò, tra le ...
Leggi Tutto
Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] ). Era, questa, una linea assai delicata e non facilmente percorribile per via del nesso che era suscettibile di attivare con l'ultramontanismo. Chi in Francia l'accettò e la sostenne non fu dunque il potere civile che Roma pretendeva in tal modo di ...
Leggi Tutto
DE LUCA, Antonino (in religione Antonio Saverio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bronte, in provincia di Catania, il 28 ott. 1805 da Vincenzo e da Francesca Saitta. Ultimo di dieci figli, compiuti i primi [...] F. de Lamennais, da lui conosciuto di persona a Roma nel 1832, nel periodo in cui questi, superato l'ultramontanismo degli anni della giovinezza, gettava le basi teoriche del cattolicesimo liberale e dalle colonne dell'Avenir predicava l'urgenza di ...
Leggi Tutto
GASTALDI, Lorenzo
Maria Franca Mellano
Nacque a Torino il 18 marzo 1815 da Bartolomeo, avvocato di vaglia, e da Margherita Volpato. Primogenito di una famiglia di buona estrazione borghese (dei numerosi [...] G. Tuninetti, Mons. L. G., vescovo di Saluzzo (1867-1871) ed arcivescovo di Torino (1871-1883), tra rosminianesimo ed ultramontanismo, in Chiesa e società nella seconda metà del XIX secolo in Piemonte, a cura di F.N. Appendino, Casale Monferrato 1982 ...
Leggi Tutto
GUADAGNI, Francesco
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Roma nel 1769 da Giacomo, giureconsulto, originario di Fara Sabina e da Teresa Franceschini. Seguendo una prassi della società romana più tradizionalista, [...] zelantismo, quale il card. A. Della Genga, permise all'Accademia di rinsaldarsi su una linea intransigente che escludeva anche l'ultramontanismo. Nel 1824 ne divenne segretario il generale dei minori conventuali A.F. Orioli, cui il G. era vicino per ...
Leggi Tutto
ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...