L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] il quale andava a rivedere i conti al fattore d’una tenuta [n] ch’egli ha in que’ dintorni (Ugo Foscolo, UltimeletterediJacopoOrtis)
In più, l’italiano ha l’ausiliare prima del verbo lessicale nei ➔ tempi composti (salvo che in alcuni proverbi e ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] come le anime de’ scioperati cacciate da Dante alle porte dell’inferno, non reputandole degne di starsi fra’ perfetti dannati (Foscolo, UltimeletterediJacopoOrtis, I, p. 33)
Si ha anche il caso in cui il gerundio non rinvia al tema del discorso ...
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IMPERFETTO, INDICATIVO
L’imperfetto indicativo è un tempo verbale che indica un’azione avvenuta nel passato e considerata nel suo svolgersi, nella sua durata, senza riferimento al suo inizio, alla sua [...] nella tradizione letteraria, la 1a persona singolare dell’indicativo imperfetto era uguale alla 3a
Io era tra color che son sospesi (D. Alighieri, Inferno)
Senza accorgermi, mi trovava fuori di casa (U. Foscolo, UltimeletterediJacopoOrtis). ...
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SICCHE O SI CHE?
La grafia corretta di questa congiunzione è sicché, con ➔univerbazione e ➔raddoppiamento sintattico
Andò verso le librerie e la vastità delle vetrine lo trattenne un momento sicché [...] secoli scorsi
Tu ci hai dotati del funesto istinto della vita sì che il mortale non cada (U. Foscolo, UltimeletterediJacopoOrtis)
Sì che con grafia separata può corrispondere anche all’unione dell’avverbio sì e della congiunzione che, con il ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
ossia
ossìa (ant. 'o sia') cong. [comp. di o e sia, pres. cong. del v. essere]. – Ha sign. e uso affine a cioè, e si adopera per introdurre un chiarimento, una determinazione: la toponomastica, ossia lo studio dei nomi di luogo. Al pari di...