(XIV, p. 664; App. II, I, p. 893)
Secondo le teorie più recenti si definisce e. biologica "il mutamento nella diversità e l'adattamento di popolazioni di organismi". L'e. è ormai scientificamente dimostrata: [...] tipo di variabilità, la cosiddetta variabilità ''distorta'', e cioè quella che viene prodotta da elementi trasponibili (v. trasposone, in questa Appendice).
La seconda tappa del processo evolutivo inizia con la produzione dello zigote. Da questo ...
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Malattie emergenti
GGiancarlo Lancini e Luigi Chieco-Bianchi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Malattie emergenti da microrganismi cellulari. a) Nuovi patogeni. b) Nuovi biotipi di microrganismi noti che [...] : VanA e VanB. In entrambi i casi, la resistenza è codificata da un cluster di geni localizzati su un trasposone (e quindi trasferibile da cellula a cellula) che specificano la formazione di un peptidoglicano contenente D-lattato in luogo della ...
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INGEGNERIA GENETICA
Vittorio Sgaramella
L'i.g. può essere definita una scienza (G. Radnitzky, 1982) diretta allo studio e alle applicazioni di modificazioni controllate apportabili al patrimonio genetico [...] genetica fenomeni più complessi, come la ricombinazione e la mobilità dei cosiddetti elementi genetici trasponibili (v. trasposone, in questa Appendice). Tra le strutture molecolari risultanti la selezione è andata favorendo quelle rare varianti ...
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Terapia genica
Luigi Naldini e Michele De Palma
di Luigi Naldini e Michele De Palma
Terapia genica
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi e strategie di trasferimento genico: a) generalità; b) vettori [...] risultato potrebbe essere ottenuto qualora il DNA trasferito dall'adenovirus gutless potesse fungere da substrato per una ricombinasi procariotica, trasposonica o virale, come la proteina Rep di AAV o l'integrasi di un retrovirus, che venga espressa ...
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Biologia
Variazione ereditaria della struttura del materiale genetico, spontanea o indotta da agenti mutageni fisici o chimici. Il termine fu usato da H. De Vries (1901), l’ideatore della teoria delle [...] normalmente segmenti ripetuti invertiti si trovano negli elementi mobili trasponibili negli eucarioti e nei procarioti (➔ elemento; trasposone).
La traslocazione consiste nel trasferimento di un segmento del genoma in un’altra posizione nello stesso ...
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In biologia, il corredo aploide dei cromosomi di una cellula, con i geni in essa contenuti.
Il Progetto genoma
Nel 1990 negli Stati Uniti è iniziato ufficialmente il progetto di ricerca internazionale [...] il g. che costituiscono i minisatelliti (➔ impronta; VNTR), i microsatelliti (➔) e gli elementi trasponibili di vario tipo (➔ trasposone). Un tipo di elementi trasponibili è costituito dai retrotrasposoni, sequenze che sono state disperse in tutto il ...
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La resistenza dei batteri agli antibiotici è in progressivo incremento in tutto il mondo, a dimostrazione della capacità di adattamento dei microrganismi a diverse condizioni ambientali attraverso lo sviluppo [...] van non è nota. Il fenotipo vanA è il più frequente: questi geni sono spesso localizzati in un trasposone e quindi trasferibili facilmente ad altre specie enterococciche per coniugazione; si tratta di una resistenza inducibile dall'esposizione ai ...
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trasposone
traspoṡóne s. m. [der. di trasposizione, col suff. -one]. – In genetica, sequenza di acido nucleico (DNA o RNA) in grado di spostarsi autonomamente da una posizione a un’altra del genoma. I trasposoni, detti anche geni che saltano...
trasponibile
trasponìbile agg. [der. di trasporre]. – Propriam. (non com.), che può essere trasposto. Con sign. specifico, in genetica, elemento genetico t., sinon. di trasposone.