Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Complessa figura di virtuoso della tastiera, compositore e intellettuale aperto agli stimoli [...] ciò che è meccanico e di plasmare la materia travalicando i tradizionali schemi formali. In quest’ottica, il virtuosismo trascendentale lisztiano è il mezzo che permette di superare le barriere tra musica e poesia e di cogliere le corrispondenze ...
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DENZA, Paolo
Guido Ricci
Nacque a Napoli il 28 febbr. 1893 da Paolo e da Amalia Cammarota. Iniziati gli studi musicali in giovanissima età, si diplomò in pianoforte nel 1914 presso il conservatorio [...] si deve anche la scoperta di numerose "chiavi di risoluzione esecutiva" applicabili a passaggi virtuosistici e trascendentali altrimenti considerati al limite dell'eseguibilità. Convinto assertore di una tecnica limpidamente razionale, ebbe anche il ...
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Romagnosi, Gian Domenico
Giurista e filosofo (Salsomaggiore, Parma, 1761 - Milano 1835). Uomo di vasti interessi (notevoli i suoi studi scientifici sull’elettromagnetismo e sulla condotta delle acque), [...] » di senso e intelletto, anche se R. sottolinea, in polemica con Kant, che le forme a priori non sono trascendentali, ma scaturiscono da un processo induttivo graduale. Tra le sue opere, che testimoniano lo spirito enciclopedico dell’autore, vanno ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] che già aveva operato nel campo della gnoseologia con la sua scoperta dei principî a priori, condizioni trascendentali della conoscenza. Il carattere ipotetico ed eteronomo delle morali correnti era infatti concomitante e connaturato al carattere ...
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E un termine adoperato anche comunemente per indicare il costume di chi si affida, per le conoscenze pratiche, all'esperienza dei fatti quali si offrono nella vita quotidiana. Questo uso è antico: cfr. [...] natura empirica; anzi, i principî di ogni conoscenza, per aver valore veramente oggettivo, universale e necessario, sono trascendentali: tali, cioè, che, pur attuandosi nell'esperienza, possono dimostrare la loro validità soltanto nella pura attività ...
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Gentile e il nichilismo
Gennaro Maria Barbuto
Storiografia
Se si scorrono le pagine sulla storia del nichilismo, come quelle di Franco Volpi (1996), o le diverse testimonianze filosofiche sul nulla, [...] di individuo, società civile e Stato. Il discorso gentiliano si diramava da un principio fondamentale: la società trascendentale.
In questo modo il filosofo riformulava dalle radici il concetto aristotelico di uomo-animale politico e, nello stesso ...
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La vita. - Per la biografia di Tommaso d'Aquino abbiamo a nostra disposizione fonti narrative più numerose che per altri grandi scolastici, tuttavia, anche nei suoi riguardi, molti punti rimangono oscuri. [...] all'idea di Dio è d'indole agostiniana. L'essere finito e partecipato fa ascendere all'essere infinito e assoluto; le qualità trascendentali dell'essere, cioè l'unità, la verità e la bontà, hanno la loro origine nell'essere divino, e le cause dell ...
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SENSAZIONE
Guido Calogero
In generale, sensazione significa ogni modificazione di contenuto avvertito da una consapevolezza come prodotto da uno stimolo, interno o esterno, ma comunque indipendente [...] lo scetticismo di Hume, dissolutore di ogni sostanzialità tanto materiale quanto spirituale, la critica kantiana, rivendicante le facoltà trascendentali che la ragione mette in atto nella conoscenza, non può poi concepire quest'ultima se non come ...
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Ontologia
SSofia Vanni Rovighi
di Sofia Vanni Rovighi
Ontologia
sommario: 1. Il termine. 2. Dalla logica all'ontologia. a) Brentano. b) Husserl. c) Heidegger. d) Hartmann. 3. La neoscolastica. a) Garrigou-Lagrange. [...] formale (v. Husserl, 1929, È 42, pp. 98 e ss.). La soluzione però non è data dalla logica formale, ma dalla logica trascendentale, che è la filosofia prima. Nel caso di Husserl - ma vedremo che non sarà l'unico - l'indagine sulla logica ha portato ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] cui sono tipi.
Insomma gli dei e le altre entità sacre sono gli oggetti del culto perché ne sono i soggetti trascendentali. Questi soggetti sono il risultato di un processo di razionalizzazione e riflessione, il che spiega perché le credenze vere e ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...
trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo di Fichte e di Schelling e nelle altre...