Giustiniano
Antonio Menniti Ippolito
L'imperatore che promosse la raccolta di tutte le leggi del diritto romano
Per quasi quarant'anni, nel 6° secolo, Giustiniano resse con grande impegno ed energia [...] quadro della campagna antipagana, Giustiniano dispose la chiusura della Scuola filosofica di Atene. Per quel che riguarda gli ebrei ne tollerò i culti, ma ridusse i loro diritti di sudditi. Gli eretici (eresia), ossia i cristiani che dissentivano dai ...
Leggi Tutto
SCHIAVITÙ
Emilio Gabba e Raimondo Luraghi
1. Schiavitù nel mondo antico di Emilio Gabba
2. Schiavitù nell'età moderna di Raimondo Luraghi
Schiavitù nel mondo antico
di Emilio Gabba
Considerazioni [...] i vernae ottennero la parità con gli antichi domini, che invano protestarono (v. Gabba, 1994). In genere Roma non tollerò queste forme intermedie fra libertà e schiavitù, come dimostra, qualunque fosse la ragione dell'atto, l'editto di L. Emilio ...
Leggi Tutto
Diplomazia
Sergio Romano
Introduzione
Secondo il Dizionario Enciclopedico Italiano, 'diplomazia' è "l'arte di trattare, per conto dello Stato, affari di politica internazionale. Più concretamente, l'insieme [...] delle forze americane e francesi, gli Inglesi si adattarono rapidamente alla prospettiva di un negoziato diretto e Giorgio III tollerò che un emissario andasse a Parigi per trattare con Benjamin Franklin, il quale divenne poi, con John Jay e ...
Leggi Tutto
STATI UNITI (A. T., 127-146)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Piero LANDINI
Emilio MALESANI
Pino FORTINI
Emilio MALESANI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Gennaro [...] (1836) e del Michigan stato libero (1837) a 14 gli stati schiavisti contro 13 liberi. Per indurre il nord a tollerare questo nuovo afflusso di schiavismo nel corpo dell'unione, gli stati cotonieri proposero un compenso: l'annessione dell'Oregon, cioè ...
Leggi Tutto
Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] per sempre, salvo gli anni di Giuliano, la pace alla Chiesa; anzi le creò una situazione legale, in cui più che tolleranza si notava quasi privilegio. Cosl l'ultima persecuzione sanguinosa della cristianità, la più vasta e fiera, si chiuse con la ...
Leggi Tutto
tollerabile
tolleràbile agg. [dal lat. tolerabĭlis]. – Che può essere tollerato: un freddo rigido, ma ancora t.; queste sopraffazioni non sono più t.; come predicato, con valore neutro: non è in nessun modo t. che si continui a calpestare...
tollerante
(ant. o letter. tolerante) agg. [part. pres. di tollerare]. – Che tollera, che ha capacità di tollerare: essere t. del freddo, delle fatiche; ha un carattere mal t. di qualsiasi opposizione; Son quattromila, e ben armati e bene...