DEL MONTE (Ciocchi Del Monte), Giovanni Battista
Giovanna Grenga
Nacque nel 1518da Baldovino e da Giulia Mancini. Sposò Ersilia, figlia legittimata di Iacopo Cortese, fratello del card. Gregorio, ma [...] card. Cortese, spettante al D. ed a sua moglie. Rimasto unico erede per la morte dei tre fratelli, il D. mal tollerò la legittimazione di Fabiano, figlio naturale di Baldovino, e ancor meno i favori di cui godé il fratello adottivo Innocenzo, elevato ...
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BECCARIA DI ROBECCO, Lancellotto
Nicola Criniti
Figlio di Musso di Manfredi e fratello minore di Castellino, il B. nacque a Pavia nell'ultimo quarto del sec. XIV: a differenza del fratello maggiore, [...] -fiorentini nella battaglia di Governolo in difesa di Mantova contro i Visconti. Capitano della città di Bologna nel 1401, non solo tollerò, ma favorì anche il colpo di stato compiuto in quell'anno da Giovanni Bentivoglio, che appoggio in ogni modo e ...
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ISABELLA (Maria Isabella) di Borbone, regina del Regno delle Due Sicilie
Silvio de Majo
Nacque a Madrid il 6 luglio 1789 da Carlo IV, re di Spagna, e Maria Luisa di Borbone Parma. Nel 1802, a tredici [...] I. Negli anni successivi fece parlare molto di sé per una condotta di vita troppo allegra, per gli amanti, seraficamente tollerati dal marito, e per aver indotto a una vita licenziosa la seconda figlia, Maria Cristina. Nel 1829 fece sentire il ...
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GIUSTINIAN, Marco
Giorgio Ravegnani
Figlio del procuratore Bernardo, appartenne al ramo della famiglia veneziana abitante nel sestiere di S. Polo, nella parrocchia di S. Cassiano. Nacque intorno al [...] la sua famiglia erano stati catturati a Caorle e condotti a Udine, dove Giovanni era stato decapitato. Il governo veneziano non tollerò una simile violazione di territorio, e mandò a Caorle uno degli avogadori di Comun a inquisire sui fatti accaduti ...
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COPPOLA, Pietro Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Castrogiovanni (l'attuale Enna) l'11 dic. 1793 da Giuseppe, maestro di cappella e compositore, e da Felicia Castro da Leonforte, sua seconda moglie, crebbe [...] destò scarso interesse, anche per l'ostilità di una parte dell'aristocrazia catanese che, secondo quanto sostenuto dal Cametti, mal tollerò una certa indipendenza di carattere del C., contro il quale si rivolsero l'invidia e la gelosia dell'ambiente ...
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ADRIANO II, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne a famiglia dell'aristocrazia romana, da cui erano usciti altri due papi: Stefano IV (816-817) e Sergio II (844-847). Nell'842 cardinale prete del titolo [...] , da quanto almeno si sa, una tale condizione, non tardò a riaffidargli le funzioni precedentemente ricoperte nel patriarchio e tollerò che vi tornasse a spadroneggiare come e più di prima. Evidentemente si sentiva meno forte di Anastasio che godeva ...
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BOTTRIGARI, Ercole
Oscar Mischiati
Nacque a Bologna, dove fu battezzato il 24 ag. 1531; figlio naturale di Giovanni Battista, cavaliere e conte palatino, e di Cornelia (alias Caterina) de' Chiari, bresciana, [...] del B. fu il citato Desiderio, pubblicato sotto lo pseudonimo di Alemanno Benelli (anagramma di Anniballe Meloni); il B. tollerò che l'amico si attribuisse la paternità dell'opera nell'intento di conseguire la nomina a maestro di cappella della ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] Fabbiano "canonico venerabile", e l'aperta casa dei Bacci. Certo è che il suo aguzzo e risentito carattere di indisciplinato tollerò per poco il curricolo che gli offriva la sorte. Che andasse alla scuola appena tanto da saper ripetere con gli altri ...
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GADDA, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato a Milano il 9 genn. 1822 da Francesco, titolare di un avviato studio legale, e da Paola Ripamonti, seguì i corsi di legge a Pavia, dove si laureò nel 1846. La [...] lo posero in grave difficoltà: alla fine, vittima lui per primo dell'illusione di poter sfruttare l'iniziativa garibaldina, il G. tollerò la formazione delle bande dei volontari e le rifornì anche di armi (il Guerzoni parla di 800 fucili, ma la copia ...
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GUIDI, Guido Guerra (Guido di Dovadola)
Mario Marrocchi
Figlio del conte Marcovaldo e di Beatrice degli Alberti di Capraia, nacque intorno al 1220. Nel 1229, alla morte del padre, ricordato come il capostipite [...] epoca al potere - pensò bene di dirigersi contro Arezzo e conquistarla con un colpo di mano. Firenze, tuttavia, non tollerò tale insubordinazione e preparò un nuovo intervento per giungere a una ricomposizione dello scontro. La vicenda si risolse con ...
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tollerabile
tolleràbile agg. [dal lat. tolerabĭlis]. – Che può essere tollerato: un freddo rigido, ma ancora t.; queste sopraffazioni non sono più t.; come predicato, con valore neutro: non è in nessun modo t. che si continui a calpestare...
tollerante
(ant. o letter. tolerante) agg. [part. pres. di tollerare]. – Che tollera, che ha capacità di tollerare: essere t. del freddo, delle fatiche; ha un carattere mal t. di qualsiasi opposizione; Son quattromila, e ben armati e bene...