TALLERO (Tollero)
Giuseppe Castellani
L'arciduca Sigismondo del Tirolo fu il primo ad emettere grosse monete d'argento (1484-86); poco dopo, nei primi anni del sec. XVI, altre ne vennero coniate dai [...] paesi musulmani, lo introdusse con due tipi nel proprio sistema monetario. I granduchi di Toscana crearono tre talleri diversi detti tolleri, uno col porto, l'altro con la fortezza di Livorno e il terzo con lo stemma mediceo sovrapposto alla croce ...
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Nato in Tolosa da un mercante di drappi, pare che cominciasse a comporre canzoni per la moglie di un suo concittadino, che non lo tollerò, e, venuti alle mani, rimase gravemente ferito da lui alla testa; [...] A. fu bandito da Tolosa, e cercò ricovero in Catalogna presso Guglielmo di Berguedan, signore e trovadore egli stesso; e presentato da lui andò alla corte di Alfonso VIII di Castiglia; quindi venne in ...
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Azcona Hoyo, Jose Simon
Azcona Hoyo, José Simòn
Politico dell’Honduras (La Ceiba 1927-Tegucigalpa 2005). Dirigente del Partito liberale, fu presidente del suo Paese dal 1986 al 1990. Durante il suo [...] governo tollerò, in cambio di ingenti aiuti finanziari, l’utilizzo del suo territorio da parte dell’esercito statunitense come base per combattere il governo sandinista del vicino Nicaragua. Ebbe un ruolo chiave negli accordi di pace di Esquipulas ( ...
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Congo, Stato libero del
Denominazione assunta nel 1884-85, durante il Congresso di Berlino, dai territori controllati fin dal 1876 dall’Association internationale du Congo, diretta dal re Leopoldo II [...] del Belgio. Lo Stato, sotto il controllo personale di Leopoldo, tollerò pratiche disumane di sfruttamento della manodopera, specie nelle attività minerarie e forestali, oltre a sistemi estremamente arbitrari e violenti di amministrazione coloniale. ...
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Figlio (Berlino 1744 - Potsdam 1797) del principe Augusto Guglielmo, fratello minore di re Federico II, e di Luisa Amalia di Brunswick-Lüneburg-Bevern, fu designato alla successione sul trono alla morte [...] del padre (1758), succedendo a Federico II nel 1786. Tollerò influenze e intrighi, nella condotta degli affari, dalle sue amanti e dai suoi cortigiani favoriti. Pur proseguendo per alcuni aspetti la politica di Federico II (ne portò a termine la ...
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DEL MONTE (Ciocchi Del Monte), Giovanni Battista
Giovanna Grenga
Nacque nel 1518da Baldovino e da Giulia Mancini. Sposò Ersilia, figlia legittimata di Iacopo Cortese, fratello del card. Gregorio, ma [...] card. Cortese, spettante al D. ed a sua moglie. Rimasto unico erede per la morte dei tre fratelli, il D. mal tollerò la legittimazione di Fabiano, figlio naturale di Baldovino, e ancor meno i favori di cui godé il fratello adottivo Innocenzo, elevato ...
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BECCARIA DI ROBECCO, Lancellotto
Nicola Criniti
Figlio di Musso di Manfredi e fratello minore di Castellino, il B. nacque a Pavia nell'ultimo quarto del sec. XIV: a differenza del fratello maggiore, [...] -fiorentini nella battaglia di Governolo in difesa di Mantova contro i Visconti. Capitano della città di Bologna nel 1401, non solo tollerò, ma favorì anche il colpo di stato compiuto in quell'anno da Giovanni Bentivoglio, che appoggio in ogni modo e ...
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Semele (Semelè)
Antonio Martina
Figlia di Cadmo, re di Tebe, e di Armonia; sorella di Ino, Agave e Antonoe; madre di Bacco, avuto da Giove.
Giunone, sdegnata per l'infedeltà del marito e desiderosa di [...] ad aderire alla sua richiesta e apparve dinanzi a lei come il signore del tuono e del fulmine. Il corpo mortale di S. non tollerò quel fragore e rimase incenerito dal dono di nozze (Ovidio Met. III 253-315). Giunone, accesa d'ira contro la stirpe di ...
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ZEFFIRINO papa, santo
Romano di nascita, fu eletto papa alla morte di Vittore I (v.) - circa il 198 - come rappresentante, probabilmente, di quello stesso gruppo latino-africano che si era affermato [...] Ippolito, verificatosi dopo la morte di Z. e l'elezione di Callisto al pontificato.
È certo infatti che Z. tollerò il diffondersi nella comunità delle correnti adozionistiche (v. adozionismo) che facevano capo a Teodoto il banchiere e ad Asclepiodoto ...
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Alfonso V, nato nel 1396, succedette a suo padre Ferdinando I, il 2 aprile 1416, nei regni d'Aragona, Valenza, Maiorca, Sicilia, Sardegna e nella contea di Barcellona. Richiamò subito dalla Sicilia il [...] quel primo tempo una politica non del tutto chiara, perché, pur schierandosi a Costanza in favore di Martino V, tollerò che l'antipapa Benedetto XIII rimanesse nel castello di Peñíscola in Aragona. Il suo pensiero si volse definitivamente all'Italia ...
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tollerabile
tolleràbile agg. [dal lat. tolerabĭlis]. – Che può essere tollerato: un freddo rigido, ma ancora t.; queste sopraffazioni non sono più t.; come predicato, con valore neutro: non è in nessun modo t. che si continui a calpestare...
tollerante
(ant. o letter. tolerante) agg. [part. pres. di tollerare]. – Che tollera, che ha capacità di tollerare: essere t. del freddo, delle fatiche; ha un carattere mal t. di qualsiasi opposizione; Son quattromila, e ben armati e bene...