GIGLI, Vincenzo
Fabio Zavalloni
Nacque a Roma il 6 ott. 1823 da Francesco, discendente da una nobile famiglia di Anagni, e da Rosa Angelotti. Compiuti gli studi inferiori al Collegio romano, il G. conseguì [...] di radicali cambiamenti sociali" (così si esprimeva in una lettera del 1855 indirizzata al cugino mons. C. Gigli, vescovo di Tivoli). Nel 1856 il G. poté commutare la pena residua con l'esilio e negli anni seguenti, pur non rivestendo più un ...
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CARANDINI FERRARI, Fabio
Tiziano Ascari
Nacque a Castelnuovo di Garfagnana (dove suo padre era governatore) il 30 marzo 1578, secondogenito di Paolo e di Claudia Ferrari, figlia di Camillo, nobile centese. [...] Molza fece l'inventario dell'eredità; prese possesso a nome dell'erede, la principessa Giulia d'Este, della villa di Tivoli e curò per parecchi anni l'amministrazione dei poderi annessi; prese in custodia e tenne per qualche tempo nella sua casa ...
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ATTENDOLO, Lorenzo
Riccardo Capasso
Non si conosce la data della sua nascita, ma la si può fissare tra il 1350 ed il 1360, poiché il Minuti (p. 120) ci informa che l'A. era molto più vecchio di Muzio [...] passò al servizio di Francesco Sforza, gonfaloniere di Eugenio IV, e nel 1433, insieme col nipote Leone, sconfisse Nicolò Fortebraccio a Tivoli; nel 1437 era a Bisceglie, a capo delle truppe di re Alfonso d'Aragona. È l'ultima notizia che lo riguarda ...
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Figlio (Kessel, Cleve, 980 - Castel Paterno 1002) di Ottone II e di Teofano. Succedette al padre nel 983 sotto la reggenza materna. Assunto il pieno potere nel 994, perseguì con fede e convinzione il disegno [...] nel 1001, non provocò un aperto conflitto solo perché in quell'anno i Romani, malcontenti della benevolenza imperiale verso la vinta Tivoli, cacciarono tanto il papa quanto l'imperatore dalla città. Né O. riuscì più a rimettere il piede nella sua ...
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GABI
Maria Fenelli
(Gabii, XVI, p. 236)
Indicativi di uno specifico patrimonio culturale della città di G. sono l'esistenza di un ager Gabinus nella disciplina augurale e il cinctus Gabinus; un ruolo [...] del Lazio. A questa fase è pertinente il santuario extramurano, sorto alla fine del 7° secolo lungo la via per Tivoli, parzialmente scavato negli anni 1976-77. Dedicato a una divinità femminile protettrice delle nascite, per la quale è stata proposta ...
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DEL CARRETTO, Fabrizio
Tiziana Bernardi
Figlio di Giovanni (I), marchese del Finale, e fratello del marchese Galeotto (II), e del card. Carlo Domenico non se ne conosce la data di nascita che comunque [...] D. fu riconfermato capitano delle tre galee. L'anno seguente fu mandato a Venezia per sollecitare, attraverso il vescovo di Tivoli, l'armamento delle sette navi che il pontefice aveva promesso di inviare in Oriente per tentare un attacco all'isola di ...
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COLONNA, Stefano
Peter Partner
Appartenente al ramo di Palestrina della potente famiglia dei feudatari romani, nacque con ogni probabilità sullo scorcio del sec. XIV da Niccolò di Stefano e da Clarissa [...] pertanto al C. di condurgli di nuovo il de Varris: questa volta l'ex vicecamerlengo doveva essere accompagnato dal vescovo di Tivoli, che aveva amministrato con lui il tesoro segreto. Spaventato e temendo le conseguenze del suo atto, il C. ritenne di ...
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COLONNA, Giacomo (Iacopo)
Peter Partner
Figlio di Niccolò di Stefano e di Clarissa Conti, signore di Palestrina insieme con il fratello Stefano, viene ricordato dalle fonti a noi note nel secondo e nel [...] di aver fatto assassinare Lorenzo Macarani a causa dell'attività da questo svolta quand'era stato podestà di nomina romana di Tivoli. Il 39 dic. 1416 rientrò di nuovo in Roma, questa volta accompagnato da Iacopo Caetani e da Ludovico Colonna, con lo ...
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COLONNA, Agapito
Daniel Waley
Figlio di Giovanni di Oddone del ramo di Palestrina della famiglia, e di una Orsini, nacque probabilmente intorno al 1260. Sposò Mabilia Savelli, che apparteneva alla famiglia [...] egli cedette al nipote del papa, Pietro (II) Caetani i propri diritti su Ninfa.
Dopo la sottomissione, il C. fuggì da Tivoli (facendo perdere, in tal modo, la cauzione al suo garante) e si recò in Romagna: per questo motivo egli venne nuovamente ...
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Famiglia nobile italiana, capostipite della quale si considera Muzio Attendolo (v.). Questi, appartenente a famiglia di agiati agricoltori di Cotignola in Romagna, ebbe da Alberico da Barbiano il soprannome [...] anch'egli uomo d'armi; Francesco (v.), legato di Romagna, nel 1591; Federico (v.) vescovo di Rimini (1646-56) e di Tivoli (1675). Ma lo sfarzo eccessivo costrinse Mario II a cedere nel 1633 al granduca Ferdinando II la sovranità di Santa Fiora, che ...
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tiburtino
agg. [dal lat. Tiburtinus, der. di Tibur -ŭris «Tivoli»]. – 1. Di Tìvoli, antica città del Lazio, a nord-est di Roma; si usa con riferimento sia alla città antica (le grandi ville imperiali t.), sia alla città moderna (come forma...
villa
s f. [lat. vīlla «podere, fattoria, casa di campagna»]. – 1. a. Abitazione solitamente elegante e con parco o giardino, situata sia in campagna (per lo più all’interno di un fondo rustico dello stesso proprietario), sia in zone pregevoli...