CANINA, Luigi
Werner Oechslin
Quinto figlio di Giacomo Camillo e di Maddalena Robusti, nacque a Casale Monferrato il 24 ott. 1795; fu educato dapprima nel collegio agostiniano della vicina Valenza, [...] per il principe Camillo Borghese le decorazioni della sua villa romana, illustrate - e confrontate con quelle di villa Adriana a Tivoli - dallo stesso C. in Le nuove fabbriche della Villa Borghese denominata Pinciana, Roma 1828.A partire dal 1825 il ...
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CANINI, Giovanni Angelo
Antonella Pampalone
Figlio secondogenito dello scalpellino Vincenzo, nacque a Roma nel 1609 (Pio, 1724). Tutte le fonti confermano che ancora bambino conobbe il Domenichino, [...] , firmando e datando nel 1645 alcuni dipinti sulle pareti delle stanze del suo castello di Sambuci (nei pressi di Tivoli): sono Storie di Rinaldo e Armida, scene mitologiche e figure in chiaroscuro, affreschi con paesaggi e finte architetture di ...
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GRANDJACQUET, Guillaume-Antoine
Rosella Carloni
Nacque a Reugney, nella Franca Contea (odierno dipartimento del Doubs), il 19 giugno 1731 da Claude-Étienne e Jeanne-Françoise Troutet (Castan, p. 69). [...] acquistarono molte antichità da lui restaurate e spesso tradotte in pastiches, come un candelabro proveniente da Pantanello (Tivoli), poi trasferito in Germania, e un tripode antico trasportato in Inghilterra (Rocchegiani).
Non mancò l'apprezzamento ...
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CELIO, Gaspare
Emma Zocca
Figlio di Domenico, nacque a Roma nel 1571. Fu pittore, scrittore, matematico, architetto civile e militare. Ma di quest'ultima attività, ricordata nella sua epigrafe tombale [...] dipinti dovevano essere già compiuti quando l'artista ebbe l'incarico di decorare di affreschi la chiesa del Gesù a Tivoli (distrutti da bombardamenti nell'ultima guerra); qui nel 1595 si sposò con Claudia Sebastiani (il nome della moglie è ricordato ...
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CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] ma che invece, come osserva Bonifazio (p. 167), rappresenta la fontana dell'Ovato nella villa d'Este di Tivoli.
Ormai vecchio, il C. mantenne tuttavia una vitalità eccezionale che gli consentiva di proseguire, sempre con lo stesso ritmo, le attività ...
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LUXORO, Tammar
Francesca Franco
Nacque a Genova l'11 febbr. 1825, figlio secondogenito di Giovanni Battista e Caterina Semeria. Nel 1842 si iscrisse all'Accademia ligustica di belle arti, frequentando [...] di macchia, più sciolta e schietta, rappresentata in quegli anni alle Promotrici genovesi dalle opere dei toscani S. De Tivoli e C. Ademollo, provenienti dall'esperienza di Staggia, e da T. Signorini. Stabilì rapporti tra pittori liguri e macchiaioli ...
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PANSIOTTI, Ermenegilda
Francesco Santaniello
PANSIOTTI (Pansiotti Cambon, Pansiotti D’Amico), Ermenegilda (Gilda). – Nacque a Milano il 16 febbraio 1891 da Giuseppe e da Matilde Suzzara Verdi.
Il padre [...] che andò consolidandosi negli anni successivi (1925-29) quando, con il marito, iniziò a trascorrere lunghi soggiorni a Tivoli, che le ispirarono vedute, scene di vita e ritratti dei contadini dell’Agro romano. Nello stesso tempo indirizzò la ...
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AQUILI, Antonio, detto Antoniazzo Romano (Antonazzo, Antonaccio)
Luisa Mortari
Figlio di Benedetto, se ne hanno notizie dal 1461 - data della esecuzione di una copia, mai rintracciata, della Madonna [...] doni [tavole a fondo oro]), negli affreschi del Pantheon, in quelli, bellissimi, nella chiesa di S. Giovanni Evangelista di Tivoli, nella pala del Museo di S. Francesco a Montefalco, di una solenne assorta arcaicità, nelle Natività già Barberini e di ...
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BULGARINI (Bolgarini), Bartolomeo
Millard Meiss
Il più antico documento riguardante questo pittore senese è dell'anno 1345; ma secondo il Milanesi e il Romagnoli un codice, ora irreperibile, dava notizie [...] Vasari dimostrano la sua importanza. Un tempo si identificava con lui l'autore d'un trittico nella chiesa di S. Francesco a Tivoli firmato "Bartolomeus de Senis"; ma nel 1936 il Meiss ha notato che questo trittico è di un pittore debole che non si ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] e la soffitta di via Nazionale anche uno studio in piazza Barbano (il medesimo ancora usato nel '59, quando F. De Tivoli, che ne aveva uno di rimpetto, portò da lui Nino Costa per farglielo conoscere), è difficile congetturare, se non pensando a ...
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tiburtino
agg. [dal lat. Tiburtinus, der. di Tibur -ŭris «Tivoli»]. – 1. Di Tìvoli, antica città del Lazio, a nord-est di Roma; si usa con riferimento sia alla città antica (le grandi ville imperiali t.), sia alla città moderna (come forma...
villa
s f. [lat. vīlla «podere, fattoria, casa di campagna»]. – 1. a. Abitazione solitamente elegante e con parco o giardino, situata sia in campagna (per lo più all’interno di un fondo rustico dello stesso proprietario), sia in zone pregevoli...