Simbiosi
Paola Bonfante
Silvia Perotto
Nel 1878, durante un convegno di naturalisti e medici europei, il patologo tedesco Anton H. De Bary introdusse per la prima volta il termine simbiosi (dal greco: [...] posizione tassonomica dei membri dell'associazione, per la morfologia dell'organo simbiotico e per gli scambi nutrizionali genoma mitocondriale, indicando un massiccio trasferimento genico di tipo orizzontale. Si è valutato inoltre che circa il 10 ...
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Modelli sperimentali nella ricerca biomedica
Silvio Garattini
La ricerca biomedica è multidisciplinare, e spesso utilizza approcci integrati che si servono di modelli sperimentali molto diversi e con [...] le strategie vengono largamente utilizzate per studiare gli effetti a livello morfologico e funzionale associati all'attività di singoli geni. È chiaro però che anche questo tipo di modello sperimentale è soggetto alle limitazioni associate a tutti ...
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INDO, Civiltà dello (v. vol. I, p. 713, s.v. Asia, Civiltà antiche della; vol. IV, p. 135, s.v. Indiana, Arte)
M. Vidale
) Civiltà urbana dell'Età del Bronzo, che prende il nome dal sistema geografico [...] seconda ipotesi sembra la più fondata.
Non sappiamo molto sul tipo di abitazioni e di attività che venivano svolte nelle «città in steatite fortemente standardizzato dal punto di vista morfologico e grafico, recante di regola una breve iscrizione ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] , priva del trattamento della fonologia e dell'ortoepia come dei paradigmi morfologici, salvo qualche lacerto di traduzione di parte del paradigma di týptō 'colpire', verbo tipo dei Kanónes della grammatica bizantina.
Giacomo di Edessa
Un progresso ...
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Apprendimento. Basi biologiche dell'apprendimento
Gemma Calamandrei
Uno degli aspetti più rilevanti del comportamento animale è la capacità di modificare questo stesso comportamento attraverso l'apprendimento, [...] nervoso centrale, da un punto di vista non solo morfologico ma anche biochimico e molecolare, ha indirizzato lo studio dei ricordi della memoria dichiarativa a lungo termine (quel tipo di memoria responsabile dei ricordi stabili e duraturi, come ...
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MERCURIALE, Girolamo
Giuseppe Ongaro
MERCURIALE, Girolamo. – Nacque a Forlì il 30 sett. 1530 da Giovanni e da Camilla Pungetti.
Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, conseguì il dottorato [...] inoltre la cittadinanza onoraria di Bologna e la consueta esenzione da ogni tipo di tassa. A Padova tenne l’ultima lezione il 30 giugno 1587 che sono da lui classificate secondo un criterio morfologico. D’altra parte, la natura sintomatica della ...
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Cellula. Flusso dell'informazione cellulare
Antonio Fantoni
Gabriella Minchiotti
di Antonio Fantoni
Gli organismi si formano sulla base di progetti molto complessi che rispondono a due requisiti fra [...] funzioni diverse a seconda del tipo cellulare. Nel corso dello sviluppo le cellule, differenziandosi strutturalmente e funzionalmente, acquisiscono specifiche caratteristiche morfologiche, biochimiche e fisiologiche tipiche della specializzazione ...
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Evoluzione. Fossili ed evoluzione
Niles Eldredge
Nel 1959, centenario della pubblicazione di On the origin of species di Charles Darwin, fu celebrata la definitiva fusione della genetica con la teoria [...] negli eventi localizzati di degradazione e ripresa ecologica ci si dovrebbero attendere pochi o nessun cambiamento adattativo e morfologico di tipo evolutivo (e in effetti non ne sono mai stati riscontrati).
Si prenda ora in considerazione l'esempio ...
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Biologia molecolare e sistematica: una rivoluzione
Cecilia Saccone
Origine e sviluppo della biologia molecolare
La biologia molecolare è nata e si è sviluppata nella seconda metà del 20° sec., periodo [...] descritte oppure osservate a livello del fenotipo (che include morfologia e comportamento) o a livello molecolare (ovvero dell’ In tale contesto il progetto può essere visto come un tipo di genomica ‘orizzontale’ in quanto permette un rapido ...
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Evoluzione della socialità
Stefano Turillazzi
Mary Jane West-Eberhard
Gli Insetti sociali hanno un'importanza rilevante negli studi etologici e in quelli sull'evoluzione del comportamento sociale. [...] per tutta la vita e si trovi unita a una diversa morfologia delle due classi di individui sono stati finora descritti solo in e con una casta operaia specializzata anche per lavori di vario tipo: difesa, raccolta del nutrimento, cura delle larve, ecc. ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
laterale
agg. [dal lat. lateralis, der. di latus -tĕris «lato, fianco»]. – 1. Che si trova di fianco o ai lati (rispetto a una linea mediana, alla fronte di un edificio, ecc.): pareti l., porte l., altari l.; l’ingresso l. di un palazzo, di...