Superfici
Gianfranco Chiarotti
Alessandro Cimino
Fisica delle superfici di Gianfranco Chiarotti
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La struttura elettronica della superficie ideale. 3. La superficie reale. [...] raggi X per i solidi tridimensionali.
La teoria della diffrazione (v. Pendry, 1974) fa intervenire il reticolo reciproco descritto nel cap. 2. Per un reticolo bidimensionale si trova che l'intensità diffratta ha dei massimi molto acuti se
k′∣ ∣ − k ...
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Suono
DDaniele Sette
di Daniele Sette
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. La parola. □ 3. L'acustica musicale. □ 4. Il rumore. □ 5. L'acustica architettonica. □ 6. La bioacustica. □ 7. L'acustica fisica: [...] e quella del raggio incidente è dato da una relazione simile a quella deireticoli ottici: sen θ−sen θ0=kΛ/λ, dove Λ e λ sono, è di notevole interesse per lo sviluppo di opportune teorie esperienze eseguite fino a frequenze alle quali il cammino ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] di elettroni per l'interazione con le vibrazioni del reticolo cristallino.
Messo a punto il primo sistema di topoi, il gruppo fondamentale algebrico, la coomologia étalée e la teoriadei motivi.
Uno strano oggetto celeste. L'astronomo Allen R. ...
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Neutroni
EEdoardo Amaldi
di Edoardo Amaldi
SOMMARIO: 1. Il neutrone. □ 2. La scoperta del neutrone e della radioattività artificiale. □ 3. I neutroni lenti. □ 4. Le principali proprietà del neutrone. [...] la sezione d'urto per fissione.
Nonostante il fatto che la teoriadei singoli nuclei non sia ancor oggi così avanzata e completa come sarebbe della quantità di moto (τ è un vettore del reticolo reciproco del cristallo). Poiche τ è noto una volta ...
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Simmetrie e invarianze
LLuigi A. Radicati di Brozolo
di Luigi A. Radicati di Brozolo
SOMMARIO: 1. Introduzione e brevi cenni storici. □ 2. La struttura dello spazio-tempo assoluto. □ 3. Il ruolo della [...] tutti i possibili gruppi di invarianza deireticoli cristallini, reticoli che di là a poco divennero ‛visibili', grazie alla diffusione di raggi X e, più tardi, di elettroni.
Fu però la teoriadei gruppi continui di trasformazioni, iniziata da ...
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L'Ottocento: matematica. Elasticita e idrodinamica
Gleb Mikhailov
Elasticità e idrodinamica
Il XIX sec. rappresenta per la storia della meccanica dei continui un periodo particolarmente importante, [...] Schwedler, Karl Ritter von Ghega e altri). Più tardi la teoriadei sistemi d'aste è servita come fonte per lo sviluppo della statica grafica. Il metodo del poligono reticolare venne introdotto in modo sistematico in meccanica strutturale da Karl ...
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Polimeri
Giuseppe Allegra
Aspetti chimico-fisici
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le proprietà chimico-fisiche dei polimeri all'equilibrio: a) polimeri in soluzione; b) polimeri in massa. 3. Le proprietà [...] e Eugene Guth (v., 1943) e da Flory (v. Flory e Rehner, 1943), nota come teoria KJGF dalle iniziali dei suoi autori - si fonda su un modello di reticolo costituito da catene fantasma (phantom network), cioè prive di volume e capaci di attraversarsi a ...
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L'Ottocento: matematica. Le origini della teoriadei gruppi
Jeremy Gray
Le origini della teoriadei gruppi
La teoria di Galois e la soluzione algebrica delle equazioni algebriche
La teoria di Galois [...] aveva formulato in termini geometrici meno sistematici e fornendo ragioni profonde, basate sulla teoriadei gruppi, per ignorare molti dei suoi reticoli. Tuttavia tali risultati non furono presentati in maniera convincente e, per varie ragioni ...
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GOLGI, Camillo
Guido Cimino
Terzogenito di quattro figli, nacque a Corteno (dal 1956 Corteno Golgi), nel Bresciano, il 7 luglio 1843. Il padre Alessandro, che aveva sposato la cugina Carolina Golgi, [...] suoi importanti contributi), ma si rivolge solo contro le teorie neurofibrillari dei neoreticolaristi. Cajal mostra ormai di essere più impegnato contro i sostenitori deireticoli neurofibrillari che contro i "vecchi" fautori delle reti nervose ...
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Sistemi complessi, fisica dei
Giorgio Parisi
Sommario: 1. Che cos'è un sistema complesso. 2. Il prototipo di un sistema complesso. 3. I sistemi amorfi. 4. I vetri di spin: a) Considerazioni generali. [...] pensare alle connessioni con la biologia, l'informatica, la teoriadei sistemi e l'ecologia. Lo stesso termine ‛complesso' sembra i)J ≡ 〈σi〉J è la magnetizzazione, che dipende dal nodo del reticolo, e qEA ≡ m(i)²j è il cosiddetto parametro d'ordine di ...
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reticolare1
reticolare1 agg. [der. di reticolo]. – Che ha forma di rete o di reticolo. È usato in alcune espressioni del linguaggio tecn. e scient., talvolta in concorrenza con reticolato: 1. a. In biologia, teoria della struttura r. del citoplasma,...
reticolo
retìcolo s. m. [dal lat. reticŭlum o reticŭlus, dim. di rete «rete»]. – 1. a. Sinon. di rete e di reticolato, usato in alcune espressioni tecniche per indicare un disegno in forma di rete o una struttura che abbia aspetto di rete...