Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] meridionale, quando i sottili e stilisticamente raffinati trattati dei mistici bulgari e serbi penetrano in Russia. Numerose, nel 14 riforme di Pietro è Feofan Prokopovič, esperto di retorica, teologia e filosofia, autore di una poetica in latino e ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] G.W.F. Hegel la natura si ripresenta in forma mistica, come una manifestazione esteriore dell’essere, e le s. non saranno mai. Tra queste due s., ammesse comunemente da tutti i teologi, il gesuita L. Molina ne pone una intermedia, detta perciò s. ...
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Termine inizialmente legato alla concezione cristiana ma poi usato nella storia delle religioni per indicare un fenomeno presente in diverse aree e culture: quel modo di vita e quel complesso di pratiche [...] tende a dare più rilevanza all’ascetica; di conseguenza l’ascetica orientale è più teologica, quella occidentale più etica; nell’Oriente la mistica è considerata un fatto ordinario e nell’Occidente straordinario.
Regole e principi di ascetica ...
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Nome col quale è noto in Occidente il filosofo e medico musulmano Abū ῾Alī Ibn Sīnā (Afshana, presso Buchara, 980 - Hdmadhān 1037), di stirpe iranica, ma le cui opere sono per la massima parte composte [...] una quantità di scritti minori, tra cui varî trattatelli mistici ed esoterici. Si hanno di A. anche alcune quartine teologia musulmana ortodossa (ash᾿arita). Da al-Fārābī egli deriva la cosmogonia emanatistica e la tendenza alla mistica filosofica ...
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Francescano (Lisbona 1195 circa - Arcella, Padova, 1231), prima di entrare nell'ordine studiò teologia a Lisbona e Coimbra; in seguito fu predicatore, soprattutto in Italia settentrionale. Scrisse opere [...] 1210 circa) fra i canonici regolari di s. Agostino e studiò teologia nel monastero di S. Vincenzo presso Lisbona e quindi, per nove nella vita ascetica fondata sull'amore: ascesi e mistica schiettamente affettiva, nutrita dalla lettura di s. Agostino ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] , ricca e varia, dall’epica eroica e cavalleresca alla lirica aulica, filosofico-mistica, sentenziosa, alla prosa narrativa, storica e parenetica (rami come la teologia, il diritto, le scienze furono di preferenza coltivati, anche da Iraniani, in ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] di credere o meno all’eternità del castigo.
Un portato dell’ascetico-mistica musulmana (sufismo) è il culto dei santi (awliyā’), affermatosi nonostante le opposizioni teologiche, e diffuso specialmente nell’Africa del Nord. Al santo ancora vivo si ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] si nutrì di prodotti del neoplatonismo, come la cosiddetta Teologia d’Aristotele, in realtà una scelta di estratti dalle l’arte musicale trovò spazio soprattutto in una corrente mistica, che valorizzò le potenzialità psicagogiche, magiche e ...
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Sacramento centrale del cristianesimo, che da un lato commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo, e, dall’altro, attua la comunione [...] parole sul suo corpo viste come espressione dell’unione mistica dei fedeli con lui): su questa evoluzione avrebbe agito e sangue del Redentore. Contro Berengario si schierarono quasi tutti i teologi dell’epoca e una serie di concili (1050, 1051, ...
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Presso i Romani si diceva d. (devotio) l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per stornare un pericolo dalla comunità. Tipica è la devotio di Publio Decio Mure. Nell’età imperiale [...] nemici privati con formule scritte su tavolette (➔ defissione).
Nella teologia cattolica, la d. è sottomissione totale a Dio. S 13° e il 14° sec. in relazione con il movimento mistico, sviluppatosi soprattutto nel 15° sec. e diffuso anche durante la ...
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mistico1
mìstico1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mystĭcus, gr. μυστικός «relativo ai misteri (pagani)», der. di μύστης «iniziato ai misteri» (v. miste)] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che ha attinenza con la mistica: estasi m.; esperienza m.,...
teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti o i miti: l’antica t. persiana, indiana;...