Astrolatria (dal gr. ἀστηρ "astro" e λατρεία "culto") vale "adorazione degli astri", cioè del sole, della luna, delle stelle, dei pianeti e delle costellazioni. Per astralismo s'intende quella concezione [...] a una concezione astrale del mondo si trovano nella mistica dei pitagorici. In Platone troviamo il riconoscimento del qualche cosa di nuovo, e con la superiorità della teologia astrale in confronto del semplice e ingenuo politeismo più antico ...
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A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] pure soggetta a cadere nell'assorbimento o dell'umano in Dio (mistica; v.) o del divino nell'umano. Questa instabilità del pensiero non ha le sue radici nel rituale e anche la sua teologia fin dall'inizio non fu concepita in maniera teoretica. L' ...
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JACOBI, Friedrich Heinrich
Pantaleo Carabellese
Filosofo, fratello del poeta Johann Georg, nato a Düsseldorf il 25 gennaio 1743, morto a Monaco il 10 marzo 1819. Dal padre commerciante, fu anch'egli [...] dice in una sua lettera (Opere, II, p. 146), tutte le teologie nella loro parte mistica contengono verità, sono invece mitologiche (fabelhaft) nella loro parte non mistica (cioè dottrinale). Mal si addice quindi alla filosofia della religione di J ...
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ORFISMO
Guido Calogero
. La setta religiosa greca degli orfici trae il suo nome dalla leggendaria personalità di Orfeo: ma difficile a determinare (v. per ciò orfeo) è fino a che punto la figura del [...] Esiodo, elaborarono nella forma di una teogonia le concezioni teologiche e cosmologiche che stavano a fondamento del loro verbo perciò l'eliminazione del dissidio originario e l'identificazione mistica con la divinità, alla quale di fatto l'iniziato ...
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Gli scritti che vanno sotto il nome di Dionigi Areopagita, primo vescovo di Atene e discepolo di S. Paolo, a cui si accenna negli Atti (XVII, 34), dal Rinascimento in poi hanno dato luogo a laboriose discussioni. [...] cose finite, e una teologia negativa (ἀποϕατική), che, mediante un processo di negazioni, dalle cose finite sale a Dio. Così l'uomo sciolto e libero da tutte le cose di quaggiù entra in quella caligine veramente mistica dell'inconoscibilità, dove ...
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IBN ṬUFAIL, Abū Bakr Muḥammad ibn ‛abd al-Malik ibn Muḥammad
Carlo Alfonso Nallino
Medico e filosofo arabo musulmano di Spagna, nato a Guadix sul Guadalquivir verosimilmente nel primo decennio del sec. [...] ad approfondire certe verità sublimi, le quali invece si intendono nell'estasi mistica. Donde la legittimità della mistica (ṣūfismo) - avversata invece da molti filosofi e teologi - purché sia riservata ad anime elette e aventi quella preparazione ...
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Nacque il 6 agosto 1651 nel castello di Fénelon nel Périgord, da nobile e antica famiglia, e morì a Cambrai il 7 gennaio 1715. Dopo i primi studî fatti nell'università di Cahors, andò a Parigi ove frequentò [...] prima le lezioni di teologia alla Sorbona e poi i corsi nel celebre seminario di Saint-Sulpice acquistandovi quella salda dottrina F. aveva conosciuto Madame Guyon (v.) la mistica visionaria che frequentava, già favorevolmente accolta, Versailles, ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] legato da profonda amicizia, si avvicinò alla teologia e alla mistica ebraiche, che avrebbero rivestito un ruolo di Briefwechsel 1933-1940, hrsg. G. Scholem, 1980 (trad. it. Teologia e utopia. Carteggio 1933-1940, Torino 1987). Numerose le raccolte di ...
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L'Algazel o Algazelus dei nostri scrittori medievali; uno dei più insigni pensatori musulmani: teologo, mistico, moralista, filosofo e giurista, nato a Tūs nel Khorāsān (Persia di nord-est) nel 450 èg. [...] sei anni più tardi lo volle professore di materie teologiche e giuridiche nella scuola superiore an-Niẓāmiyyah da lui fondata In seguito a una crisi interiore che lo volse al sūfismo (ascetico-mistica) nel 488 èg. (1095 d. C.), lasciò Baghdād e si ...
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. Si designano con questo termine gli indirizzi del pensiero contemporaneo che intendono la filosofia come analisi dell'esistenza, cioè del modo d'essere specifico, originale e proprio dell'uomo. Poiché [...] rinnova nei temi della speculazione esistenziale la teologia negativa della tradizione protestante: l'unico non si può chiarire ma solo esperimentare e vivere nell'esperienza mistica.
Per i riflessi che l'esistenzialismo ha avuto nelle varie ...
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mistico1
mìstico1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mystĭcus, gr. μυστικός «relativo ai misteri (pagani)», der. di μύστης «iniziato ai misteri» (v. miste)] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che ha attinenza con la mistica: estasi m.; esperienza m.,...
teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti o i miti: l’antica t. persiana, indiana;...