Cantante e musicista (Roma 1744 - Firenze 1826). Tenore acclamatissimo tra i contemporanei nei teatri d'Italia, Danimarca, Germania, Inghilterra, per virtù di voce, tecnica, espressione. Cinquantenne, [...] si ritirò in Napoli, dedicandosi alla composizione (duetti, terzetti, un'opera teatrale) e soprattutto all'insegnamento ...
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Attrice (Vienna 1790 - ivi 1867), figlia del tenore Valentin (1743-1804) e di Marie-Anne Jacquet (1752-1804), anch'essa valente attrice, da cui fu educata all'arte, recitò al Burgtheater di Vienna dal [...] 1804 al 1817; lasciò le scene per sposare il numismatico J. von Arneth ...
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Cantante tedesco (Ravensburg 1877 - ivi 1958). Fu tenore teatrale e da concerto di singolare musicalità e versatilità. Cantò principalmente nei teatri d'opera di Monaco e Berlino, collaborando a lungo [...] con B. Walter. Ebbe fama internazionale come interprete della Passione secondo san Matteo di Bach ...
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Cantante (Roma 1783 - Parigi 1853). Debuttò come tenore a Napoli nel 1801, ma poi, mutato il registro della sua voce, si affermò come basso. Dopo intensa e fortunata attività teatrale tra Europa e America, [...] tenne la cattedra di declamazione al conservatorio di Parigi. Il fratello Vincenzo (Roma 1798 - Milano 1858) fu un apprezzato basso comico ...
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Attore (Pietroburgo 1812 - ivi 1887). Figlio del tenore Vasilij Michajlovič (1782-1839), esordì (1834) al teatro Bol´šoj di Pietroburgo, ma passò ben presto all'Aleksandrinskij. Fu attore di grande personalità, [...] interprete di drammi classici del teatro russo (Gogol´, Turgenev, Puškin, ecc.) e straniero (Shakespeare), e anche, con grande successo, di melodrammi e vaudevilles. Anche le sue due sorelle Nadežda Vasil´evna ...
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Musicista (n. Roma 1530 circa). Violista celebre e tenore dalle doti eccezionali, cantore (circa 1594) della cappella pontificia; compose musica sacra e profana, pubblicando, dal 1554 al 1567, Canzoni [...] alla napolitana, Madrigali, Villanelle, ecc ...
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DE TURA, Manrico
Maria Cristina Bonvini
Figlio del tenore Gennaro e di Lucia Pennisi, nacque a Santiago del Cile il 24 luglio 1910, durante una tournée del padre. Dopo aver compiuto gli studi musicali [...] al conservatorio "G. Verdi" di Milano, ove si diplomò in direzione d'orchestra, iniziò la carriera direttoriale ufficialmente come maestro sostituto al teatro Dal Verme di Milano nel 1930.
Egli considerò ...
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Baritono (Milano 1810 - Madrid 1890). Figlio e allievo del tenore Domenico (n. 1772 - m. 1839), esordì nel 1831, divenendo ben presto uno dei più celebri interpreti donizettiani e verdiani. Per lui G. [...] Verdi compose il Nabucco. Dotato di acuti quasi tenoreggianti, è considerato il primo grande baritono romantico ...
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Flórez 〈flòretℎ〉, Juan Diego. – Cantante lirico peruviano (n. Lima 1973). Tenore di agilità, estesissimo negli acuti e dotato di tecnica perfetta, si è imposto nel 1996 al Rossini Opera Festival di Pesaro. [...] F. è da considerarsi tra i migliori cantanti rossiniani dell’inizio del 21° sec., tanto nelle opere serie (Otello, Semiramide, La donna del lago, ecc.) quanto in quelle semiserie e buffe (Cenerentola, ...
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Soprano (Madrid 1843 - Craig-y-Nos Castle, Galles, 1919); figlia del tenore catanese Salvatore Patti e della soprano romana Caterina Chiesa-Barrili, esordì in teatro (1859) a New York e rapidamente superò [...] la fama di ogni altra cantante; ebbe voce di bellezza e d'estensione eccezionali e pronta a ogni virtuosismo, oltre a doti rarissime d'interprete. Pubblicò un volume, My reminiscences (1909). La sorella ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
tenor
s. m., lat. mediev. [dal lat. class. tenor «altezza della voce» (v. tenore)]. – Termine che, nel linguaggio musicale, designa sia la voce di tenore sia la parte che in una polifonia esegue il cosiddetto «canto fermo», le note del quale...