CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] come marchigiano, ma precisamente, secondo che si voglia consentire col Crocioni o col Camilli, proprio del territorio tra il Tenna e il Chienti oppure della zona di Osimo. È anche vero che si tratta di una dialettalità preziosisticamente accentuata ...
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