Scrittore israeliano (Gerusalemme 1939 - TelAviv 2018). La minuta attenzione agli aspetti della vita quotidiana, l'esuberanza della scrittura e la volontà di indagare nei malesseri individuali e della [...] società sono i tratti salienti dell'opera di Oz. Fin dagli esordi l'interesse dello scrittore si è rivolto al mondo interiore dei personaggi e alle loro intime contraddizioni, senza trascurare il contesto ...
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Scrittore israeliano (Gerusalemme 1936 - TelAviv 2022). Prof. di letterature comparate all'univ. di Ḥaifā. La cospicua attività di Y. è caratterizzata (nonostante una serie di novelle degli inizi dal [...] tono simbolico e grottesco, 1957-63) dall'impegno politico, come si rileva nei romanzi: Mūl ha-ye῾ārōt ("Davanti alle foreste", 1968); ha-Mĕ'ahēv (1977; trad. it. L'amante, 1990) e nel racconto Bi tĕḥillat ...
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Lapid, Yair. – Giornalista e uomo politico israeliano (n. TelAviv 1963). Personaggio di spicco nel mondo dei media israeliani, nel 2012 ha fondato il partito centrista laico Yesh Atid (C’è un futuro), [...] che alle elezioni politiche svoltesi l’anno successivo si è attestato come seconda forza del Paese, conquistando 19 seggi alla Knesset. Ministro delle finanze dal marzo 2013 al dicembre 2014, leader dell’opposizione ...
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Pittore romeno (Bucarest 1895 - TelAviv 1984). Studente di architettura a Zurigo, fu tra i promotori del movimento Dada (1915-18). In Francia fu in contatto con il gruppo dei futuri surrealisti, ma preferì [...] tornare in patria dove guidò il movimento d'avanguardia romeno, dirigendo (1923-32) la rivista Contimporanul e aderendo ai gruppi Arta Noua e Criterion. Emigrato nel 1941 in Palestina, fu il capo riconosciuto ...
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Scrittore tedesco (Praga 1884 - TelAviv 1968). Sionista, studiò l'anima e il problema ebraico nei suoi romanzi Jüdinnen (1911), Arnold Beer (1912) e Rëubeni (1925). Ma largo successo incontrò solo con [...] Tycho Brahes Weg zu Gott (1916), e Die Frau, nach der man sich sehnt (1927). Amico di F. Kafka, curò l'edizione postuma delle sue opere, e scrisse su di lui, fra l'altro, un'acuta biografia (F. Kafka, ...
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Herzog, Isaac. – Avvocato e uomo politico israeliano (n. TelAviv 1960). Esponente del Partito laburista, di cui dal 2013 al 2018 è stato presidente, è stato eletto nella Knesset nel 2003, ricoprendo negli [...] anni successivi numerosi incarichi istituzionali: ministro del’Edilizia pubblica (gennaio - novembre 2005), del Turismo (maggio 2006 - marzo 2007), della Diaspora (marzo 2007 - marzo 2009) e del Welfare ...
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Poeta, novelliere e critico ebreo (Michajlovsk, Russia, 1875 - TelAviv 1943). Educato in un ambiente aperto agli influssi della Haśkalah (illuminismo ebraico) e al sapere occidentale, introdusse nuove [...] forme poetiche, le ballate, i sonetti e gli idillî. In questi ultimi descrive la vita tradizionale ebraica, spesso criticamente evocando per contrasto gli ideali greci, come in Lè-nokhaḥ pesel Apollo ("Di ...
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Regista israeliano (n. TelAviv 1962). Dopo aver diretto alcuni documentari tra cui Total Eclipse (2000), nel 2009 ha scritto e diretto Lebanon, in cui racconta la prima guerra del Libano del 1982 a cui [...] ha partecipato, con cui ha vinto il Leone d’oro alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Con Foxtrot del 2017 ha vinto il Premio della giuria alla stessa Mostra ...
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Storico (n. in Lituania 1874 - m. TelAviv 1958), dal 1926 prof. all'univ. ebraica di Gerusalemme, scrisse in ebraico Gesù di Nazareth (1922), una storia della letteratura ebraica moderna (6 voll., 1930-50) [...] e una storia del giudaismo tra il primo e il secondo Tempio (5 voll., 1949) ...
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Karavan, Dani
Simona Ciofetta
Scultore israeliano, nato a TelAviv il 7 dicembre 1930. Dopo aver studiato a TelAviv e alla Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme, K. ha completato la sua [...] Arti di Firenze (1956-57), studiando la tecnica dell'affresco, e all'Académie de la Grande Chaumière a Parigi. Tornato a TelAviv nel 1957, ha continuato a svolgere la sua attività anche a Parigi e a Firenze, realizzando environments e installazioni ...
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esecuzione mirata
loc. s.le f. Eliminazione programmata di un avversario preventivamente identificato. ◆ Lo stesso premier [Ariel Sharon] ha però bocciato la bozza di pace cui sta lavorando il suo ministro degli Esteri, Shimon Peres: dopo...
eurosemifinale
s. f. Nel linguaggio sportivo, semifinale di una competizione di livello europeo. ◆ Delle undici vittorie dei campioni d’Europa [i calciatori della Francia], due sono state ottenute grazie al «golden gol» e sempre per 2-1, la...