Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La meccanica
Michele Camerota
La meccanica come scienza
Alessandro Piccolomini (1508-1579), letterato, filosofo naturale e grande divulgatore scientifico, alla metà del Cinquecento determinava l’oggetto [...] of mechanics in the Middle Ages, Madison (Wisc.)-London 1959 (trad. it. Milano 1972).
A. Koyré, La dynamique de Nicolo Tartaglia, in La science au seizième siècle, Colloque international, Royaumont (1-4 juillet 1957), Paris 1960, pp. 93-115, poi in ...
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CRISTOFORO da Lavello
Alfred A. Strnad
Nato probabilmente a Lavello, presso Potenza, all'inizio del sec. XV, apparteneva a una famiglia di condottieri, il più famoso dei quali fu Angelo Broglio da Lavello, [...] e, di un suo nipote, anch'essi condottieri al servizio di Milano. L'ipotesi dei Solimene, secondo cui un certo Antonello Tartaglia, ricordato nel 1474, era figlio di C., non può essere provata.
Fonti e Bibl.: Arch. Segreto Vaticano, Reg. Vat. 353, f ...
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Matematico (Urbino 1509 - ivi 1575). Ricevuta una solida educazione umanistica e introdotto fin da giovane alla matematica, fu al centro di una fitta rete di relazioni scientifiche (A. Caro, G. Benedetti, [...] N. Tartaglia, ecc.), nonché maestro di illustri allievi (T. Tasso, G. Dal Monte, B. Baldi). Matematico originale e apprezzato dai contemporanei, fu autore del Liber de centro gravitatis solidorum (1565), a lungo considerato il testo più autorevole in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Algebra, geometria, indivisibili
Enrico Giusti
Primi progressi nell’algebra
Dopo un periodo di gestazione lungo tre secoli, l’algebra è la prima disciplina in cui nel Cinquecento si registrano sostanziali [...] subito dei passi in questa direzione, incaricando un libraio di sua fiducia, tale Zuanantonio di Bassano, di sondare le intenzioni di Tartaglia. Il libraio scrisse a quest’ultimo il 2 gennaio 1539:
Messer Nicolò, el me ha drizzato da voi un huomo da ...
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FIOR, Antonio Maria
Gabriella Belloni Speciale
Nacque da Pellegrino, maestro, a Venezia, nell'ultimo quarto del sec. XV.
Per certo si ha notizia che, nei primi anni del '500, il F. frequentò a Bologna [...] di A. Buck - F. Frommann (G. Holzboog), Stuttgart-Bad Canstatt 1966, I, pp. 66, 103; IV, pp. 222, 249), di N. Tartaglia (Quesiti et inventioni diverse, Brescia 1959, ff. 102v-103r, 106r-107v, 110r-111v, 113r-116r, 118r-119v, 124v) e di L. Ferrari - N ...
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FIORILLI, Anna (Anna Maria Angela)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Venezia il 26 dic. 1772 (altre fonti forniscono il 26 sett. 1777) in un'antica famiglia di comici, da Antonio e dalla senese Caterina [...] parte delle compagnie Bazzigotti, Tesi, P. Rossi, Battaglia, Medebach e Pellandi; il nonno Agostino fu anch'egli famoso Tartaglia e nipote di un altro Antonio, napoletano, celebrato Pantalone.
La F. già a nove anni interpretava con successo piccole ...
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ROSSANO, Federico
Francesco Franco
– Nacque a Napoli il 31 agosto 1835 da Vincenzo e da Elisabetta.
S’iscrisse alla scuola di architettura presso il Reale istituto di belle arti di Napoli, ma seguì, [...] in Italia. L’Ottocento, a cura di E. Castelnuovo, II, Milano 1991, p. 997 (con bibliografia); L. Martorelli, ibid., pp. 504-506; C. Tartaglia, F. R., in OttoNovecento, I (1996), 1, pp. 8-18; F. R. (1835-1912), a cura di R. Caputo, Napoli 2000; Dal ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’Arsenale di Venezia e i cantieri navali della marina
Pasquale Ventrice
Il luogo dell’«immenso lavoro»
Si è giustamente asserito che l’Arsenale di Venezia sia stato il luogo «dell’immenso lavoro» non [...] perché le cose universale sono sottoposte solamente al intelletto, e non al senso» (c. 6r).
In forza di ciò Tartaglia può, non senza civetteria, affermare che la sua conclusione è giusta senza bisogno dell’esperienza né diretta né indiretta, infatti ...
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Poeta (Siena 1360 circa - Toscanella, od. Tuscania, 1419 o 1420). Vagò tra piccole corti di signorotti di provincia e condottieri di ventura (Ludovico Alidosi, Giovanni Colonna, Pandolfo III Malatesta, [...] ecc.), come cancelliere e oratore. Accolto alla corte di Ladislao d'Angiò-Durazzo, fu al servizio di Angelo Tartaglia, che lo fece imprigionare; si uccise in carcere. Di lui sono rimasti circa un centinaio tra canzoni, capitoli, sirventesi e sonetti ...
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Medico, matematico, filosofo (Pavia 1501 - Roma 1576). Figlio illegittimo del giurista Fazio (Milano 1445 - ivi 1524), ebbe una fanciullezza travagliata; iniziati gli studî a Pavia e a Milano, li compì [...] di risoluzione delle equazioni cubiche (nota col nome di formula di C.), scoperta da Scipione dal Ferro e ritrovata dal Tartaglia, che l'aveva confidata al C. sotto il suggello del segreto (1539). Il C. ricostruì la dimostrazione, si addentrò nello ...
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tartagliamento
tartagliaménto s. m. [der. di tartagliare]. – Il fatto di tartagliare, il difetto della balbuzie, soprattutto come ripetizione spasmodica di fonemi e di sillabe: quando parlò, lo fece con una scioltezza nuova, malgrado il t....