Matematico (Bologna 1465 - ivi 1526); insegnò matematica nello studio di Bologna (1496-1526). Il suo nome è legato alla scoperta della formula risolutiva dell'equazione generale di terzo grado. Si tratta [...] greca. La sua scoperta rimase per molti anni in una cerchia ristretta e si diffuse solo più tardi, attraverso N. Tartaglia (che ritrovò indipendentemente la formula); G. Cardano (sotto il cui nome la formula stessa è oggi nota) e L. Ferrari ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] i seguenti tre tipi:
[1] x3+bx=c,
[2] x3=bx+c,
[3] x3+c=bx.
Dal Ferro aveva risolto soltanto il primo tipo, Tartaglia i primi due. La risoluzione per il terzo tipo fu ricondotta da Cardano a quelle del secondo tipo. In tutti e tre i casi si ...
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Comico (Napoli 1810 - ivi 1880); attore al San Carlino, la naturale comicità, l'arguzia dei "soggetti", la mimica varia ed espressiva ne fecero un Tartaglia vivace e acclamatissimo. ...
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PEDRETTI, Carlo
Alberto Manzi
Attore, nato a Venezia nella seconda metà del sec. XVIII, morto a Cremona nel 1833: fu ottimo nella maschera di Tartaglia, che dopo la morte di Agostino Fiorilli era stata [...] abbandonata. Sua moglie Marianna Leonardi fu buona attrice. Il figlio Valeriano fu egregio amoroso e brillante; insieme con la moglie, Carlotta Castelli, fece parte di parecchie compagnie: dopo un'escursione ...
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VITELLESCHI, Giovanni
Giovanni Battista Picotti
Cardinale. Nato da insigne famiglia di Corneto (Tarquinia), negli ultimi decennî del sec. XIV, servì da prima il condottiero Tartaglia, poi entrò ai servigi [...] del papa, divenne protonotario, vescovo di Recanati e Macerata (1431), commissario dell'esercito della Chiesa nella Campagna e del Patrimonio di San Pietro in Tuscia. Combatté con grande energia i tirannelli, ...
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MARANGELLI, Giuseppe
Alberto Manzi
Comico, nato nel 1810 a Napoli, dove morì nel 1880. Nel popolare teatro San Carlino sostenne, per molti anni, la maschera di Tartaglia con successo pieno e continuato. [...] La sua comicita naturale, lo spirito spontaneo e vivace nei soggetti, la mimica espressiva e varia rompevano gaiamente quella tal monotonia dell'immutabile "tic" proprio di questa maschera; e, oltre al ...
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Matematico (Bologna 1522 - ivi 1565). Discepolo, e poi collaboratore, di Gerolamo Cardano. Uno dei maggiori esponenti di quella scuola bolognese alla quale si deve il primo decisivo progresso dell'algebra, [...] e da S. Dal Ferro). Famosi i sei cartelli di matematica di sfida del F. al Tartaglia, provocati da una nota disputa tra il Tartaglia e il Cardano (difeso dall'allievo F.), intorno a una questione di priorità nelle scoperte algebriche (1547-48 ...
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LONGINOTTI, Giovanni Maria
Mario Casella
Nacque a Remedello Sopra, presso Brescia, il 12 sett. 1876, da Roberto e da Antonietta Bordogna. Frequentò l'istituto tecnico Nicolò Tartaglia di Brescia e poi [...] l'Università di Parma, dove si laureò in chimica pura nel 1899. Negli anni degli studi universitari conobbe il movimento fisiocratico, capeggiato da S. Solari e C.M. Baratta, e collaborò a La Famiglia ...
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Matematico (prima metà del sec. 16º) della scuola bolognese. Era stato allievo di Scipione Dal Ferro a Bologna, e da lui aveva imparato un metodo di risoluzione (prima ignoto) dell'equazione cubica x3 [...] trovare) la formula risolutiva dell'equazione cubica generale: essa si svolse in pubblico, e finì con la piena vittoria del Tartaglia, che in due ore risolse i problemi propostigli dal Del F., mentre questi non riuscì a risolvere nessuno dei problemi ...
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BALLERINI, Raffaele
Egidio Papa
Nacque a Medicina (Bologna) il 17 maggio 1830. A otto anni passò nel collegio arcivescovile di Bologna, retto da un suo prozio, mons. C. Tartaglia, e vi rimase fino a [...] quindici anni, allorché si recò a Roma nel collegio Borromeo per iniziarvi gli studi universitari. Il 2nov. 1847 entrò nel noviziato dei gesuiti a Roma, seguendo l'esempio dello zio Antonio, già professore ...
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tartagliamento
tartagliaménto s. m. [der. di tartagliare]. – Il fatto di tartagliare, il difetto della balbuzie, soprattutto come ripetizione spasmodica di fonemi e di sillabe: quando parlò, lo fece con una scioltezza nuova, malgrado il t....