Pittore spagnolo (Vals, Tarragona, 1414 circa - Barcellona 1492). Lavorò, probabilmente, a Saragozza e a Tarragona prima di stabilirsi nel 1448 a Barcellona, dove con una fiorente bottega rispose alle [...] richieste di una committenza prevalentemente di artigiani e mercanti. Legato alla tradizione catalana per il gusto della decorazione sontuosa e la grazia narrativa, nelle sue composizioni, ieratiche e ...
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Poetessa catalana (Tarragona 1811 - Barcellona 1887). Partecipò attivamente alla rinascita letteraria catalana. Pubblicò Poesías (1841), una collana di canti biblici Ana, madre de Samuel (1848), Flores [...] marchitas (1850), Respirall (1879), un dramma religioso, ecc ...
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Benedettino (n. forse a Tarragona 1445 circa - m. 1505 circa), monaco a Montserrat, accompagnò (1493) Colombo nella seconda spedizione, tornando però in Spagna l'anno successivo per dissensi con l'ammiraglio. [...] Fu il primo vicario apostolico delle terre americane ...
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Musicologo spagnolo (Maspujols, Tarragona, 1888 - Roma 1969). Allievo di F. Pedrell, fu direttore della sezione musicale della Biblioteca centrale di Barcellona e dell'Istituto spagnolo di musicologia. [...] Dal 1947 fu preside del Pontificio istituto di musica sacra in Roma. Pubblicò numerosi studî sull'antica musica sacra e profana soprattutto spagnola ...
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Chirurgo spagnolo (Cambrils, Tarragona, 1734 - Madrid 1816), prof. di anatomia chirurgica a Barcellona (1762) e poi (1787) nel Colegio de cirugía médica di Madrid, alla cui organizzazione aveva dato valida [...] opera. Autore di un metodo per l'operazione dell'ernia crurale (Nuevo método de operar en la hernia crural, 1793) ...
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Storico e archeologo (Tarragona 1829 - Madrid 1912), ingegnere, alto funzionario statale; membro dell'Accademia di storia, si occupò di storia e archeologia spagnola (scoprì fra l'altro il luogo dell'antica [...] Numanzia). Arabista, fra le sue opere sono gli Estudios sobre la invasión de los Árabes en España (1892) ...
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Scrittore catalano (Alcover, Tarragona, 1869 - Barcellona 1918), difensore degli ideali catalanisti ai quali dedicò tutta la sua attività di giornalista, narratore, autore drammatico. Scrisse fra l'altro [...] poesie (Impietats, 1891; Sacramental, 1891; Odas paganes, 1903), un poema filosofico, romanzi (La senyora, 1907), drammi (La fi de Serrallonga, L'Apòstata), un Diccionari popular de la llengua catalana ...
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Scrittore catalano (Tarragona 1842 - Barcellona 1927). Scrisse i suoi romanzi maggiori tra il 1887 e il 1892, abbracciando le tesi naturaliste ma rifiutandone il determinismo: La familia dels Garrigas [...] (1887); Jaume (1888); Niobe (1889); La sirena (1892). È autore di commedie anch'esse naturaliste: Sogra i nora (1890); La viudeta (1891). Curò la collezione Biblioteca d'humanitats (10 voll., 1910-21) ...
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Scrittore catalano (Valls, Tarragona, 1846 - Barcellona 1930). Esordì col romanzo Croquis del natural (1879) che ottenne vasto successo, confermato dai romanzi seguenti, Sor Sanxa (1879), La Papallona [...] (1882), Febre d'or (1890), Pilar Prim (1906), ecc. Notevoli i suoi quadri di genere, a fondo rurale e cittadino, e d'ispirazione naturalista: Figura i paisatge (1897), Rurals i urbanes (1916), Al llapis ...
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Benedettino catalano (Arbós, Tarragona, 1908 - Barcellona 1968). Sacerdote nel 1933, durante la guerra civile spagnola si rifugiò in Italia. Rientrato in Spagna, fu eletto abate di Montserrat (1941). Nei [...] primi anni favorevole, poi oppositore del regime franchista, nel 1965 fu costretto a lasciare la Spagna e a ritirarsi nel monastero di Viboldone in Lombardia; privato (1966) dalla Santa Sede del titolo ...
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tarragonese
tarragonése agg. e s. m. e f. – Di Tarragona, città della Spagna nord-orient., nella Catalogna, capitale della provincia omonima; come sost., abitante, originario o nativo di Tarragona.
tarraconense
tarraconènse agg. [dal lat. Tarraconensis]. – Della antica città chiamata in latino Tarrăco (l’odierna Tarragona), centro iberico e poi romano della Spagna, elevata da Augusto a colonia e capitale della Hispania citerior, che...