tomba Luogo, ambiente naturale o artificiale, struttura o complesso architettonico, in cui vengono deposti i resti mortali (cadavere, ossa, ceneri) di una o più persone.
L’antichità
La t. è punto di riferimento [...] t. a camera in muratura, profondamente interrate. Nel mondo cretese-miceneo si hanno oltre alle t. a fossa e a pozzo, funerarie (fig. D).
Giudaismo e islam
Nel giudaismo, in epoca tardo-antica, l’uso più comune fu quello di loculi, scavati e ...
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(gr. Κῶς) Isola della Grecia (282 km2 con 30.000 ab. ca.), nel Mar Egeo, la maggiore, dopo Rodi, del Dodecaneso (Sporadi Meridionali), prospiciente le coste dell’Asia Minore. Ha un’ossatura di rocce scistose [...] (4° millennio a.C.), un insediamento dell’età del Bronzo (2200 a.C.) e una città del Tardo Minoico (1550-1450), che si estese nel periodo miceneo, con cimiteri a tombe a camera e ricco corredo funerario. Nel 366 a.C., intorno all’insediamento più ...
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(gr. ᾿Ιαλυσός) Antica città nell’isola di Rodi. Gli scavi hanno permesso di definirne le linee di sviluppo dal Tardo Minoico all’età romana. Sull’acropoli è attestato un insediamento della fine del Medio [...] Bronzo, con ceramiche di tipo minoico. Sulla costa sono i resti di un centro del Tardo Bronzo; sono stati riconosciuti anche un successivo insediamento miceneo e alcune necropoli (dal periodo geometrico al 4° sec. a.C.). Nell’antica acropoli si ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] le regioni dell'interno, essa era stata aperta ai commerci micenei e protogreci. Nel 664 a. C. Siracusa deduce nell' ancora un riflesso dell'arte di Cimone e di Eveneto, mentre nei tardi esemplari della serie dei busti di Demetra e Core sino in epoca ...
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RODI (gr. ‛Ρόδος; lat. Rhodus; turco Radòs; A. T., 90)
Ardito DESIO
Arnaldo MOMIGLIANO
Ettore ROSSI
Giulio IACOPI
Pericle DUCATI
Giuseppe GEROLA
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È la maggiore fra le isole italiane del Mare Egeo [...] è qui dominante.
La storia non conosce con sicurezza le popolazioni che abitarono Rodi prima dei Dori. I resti tardomicenei trovati nell'isola sono come sempre, di attribuzione contestata. Che però delle genti non greche abbiano occupato l'isola ...
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Con oltre 5 milioni di abitanti la C. continua ad occupare il secondo posto, dopo la Lombardia, tra le regioni italiane per popolazione e il primo per densità (370 ab. per km2), ma si trova al sesto per [...] preceduto da una frequentazione, se non da un insediamento miceneo. Pitecusa ebbe frequenti contatti e scambi con l'area 1966 hanno riportato alla luce due ville romane, dell'età tardo-repubblicana e della prima età imperiale.
Vediamo in tal modo ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] le maschere d'oro coprenti il viso dei morti in tombe micenee, e altre più recenti fino alle maschere e teste di cederlo e si portò la pittura a Roma (Plinio, XXXV, 8). Così più tardi la città di Cnido rifiutò l'offerta di un re bitino, Nicomede I o ...
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Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] porti con sé chiara indica2ione dell'età in cui fu compiuto, è tanto più probabile che questo abitato appartenga al tardo periodo miceneo e al periodo geometrico in quanto che in età classica la maggior parte delle pendici di queste colline, anzi le ...
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. La civiltà e la Storia. - Gli scavi e le scoperte. - La tradizione ellenica additava Creta come culla di una vetustissima civiltà in una cospicua serie di leggende, che si riferiscono al re Minosse e [...] L'ininterrotto e indipendente sviluppo che noteremo nella sua civiltà dai più antichi strati neolitici fino alla più tarda decadenza micenea, dimostra che il popolo è immigrato nell'isola in tempi remotissimi; alcune somiglianze di tipi e di costumi ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] il materiale di studio è tutt'altro che abbondante ed è piuttosto tardo. Abbiamo i residui di abitati a Vetulonia e a Marzabotto; ma , e forse è in esso conservata la tradizione cretese-micenea; passa questo tempio ai Romani sia col tempio dedicato ...
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recente
recènte (ant. ricènte) agg. [dal lat. recens -entis]. – 1. Che risale a poco tempo fa; avvenuto, fatto, messo in atto da poco tempo: una scoperta, un’invenzione r.; i r. avvenimenti politici; un caso, un processo r.; secondo r. studî;...
sillabario
sillabàrio s. m. [der. di sillaba; cfr. il lat. tardo syllabarii «scolari che sanno appena sillabare»]. – 1. Libro per imparare a leggere secondo il metodo sillabico, partendo cioè dalla sillaba, e non dai singoli suoni isolati,...