diritto
Termine con cui si indica sia il d. in senso oggettivo, ossia il complesso di norme giuridiche che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, sia il d. [...] la presenza di elementari regole giuridiche è individuabile nei tabù o in regole magico-religiose che disciplinano le azioni delle collettività con l’immanente minaccia di punizioni. Dai tabù si sviluppano, con l’affermarsi di comunità più complesse ...
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Censura
Victor Zaslavsky
Introduzione
La censura è una forma di controllo sociale che limita la libertà di espressione e di accesso all'informazione, basata sul principio secondo cui determinate informazioni [...] comincia a rendersi autonomo dalla collettività e la libertà di espressione del singolo non può più essere pienamente controllata da tabù.
È ormai un uso consolidato suddividere la censura, secondo l'oggetto e il tipo di autorità che la esercita, in ...
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Comparativo, metodo
Neil J. Smelser
Introduzione
Il metodo comparativo è ormai entrato nel novero dei metodi tradizionalmente usati nelle scienze sociali e comportamentali. Nei libri di testo e nei [...] ricerca non è sempre esclusivamente descrittivo, perché molte teorie, dato un fattore supposto universale, per esempio il tabù dell'incesto, cercano di spiegarne l'universalità postulandone una qualche ragione, come un'avversione istintiva (v. Lowie ...
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Richard Newbury
Gran Bretagna
Dieu et mon droit
Il leader del
nuovo Labour
di Richard Newbury
5 maggio
Nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni il Partito laburista, con il 35,9% dei voti, [...] 'nemico' in rotta è stato il vecchio Labour, che ha visto un leader atipico affrontare sistematicamente tutti i suoi tabù, riscrivere i suoi testi sacri e ridicolizzare i suoi stregoni, incapaci di spiegarsi la sua attrattiva elettorale, basata sull ...
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DORIA, Biagio, detto Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Napoli il 26 ott. 1888.
Il padre, Eduardo, esercitava la professione di avvocato; così, il nonno paterno, anch'egli di nome Biagio. La madre, Giuseppina [...] epoca era finita, insieme con le sue speranze e le sue follie, e che stava delineandosi una nuova cultura brutale, priva di tabù, rozza, nata dall'irrompere sulla ribalta della storia della società di massa. A lui sembrò di restare un superstite e un ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] nell’analisi del m. è la definizione di un ambito minimo di proscrizione matrimoniale e sessuale.
Proscrizione matrimoniale. - Il tabù dell’incesto, vietando l’accesso a un certo numero di donne, rende necessaria la ricerca del coniuge al di fuori ...
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Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a [...] richiesto viene violato, si manifesta in modo negativo: una delle forme elementari del s. è il tabu (➔), la cui infrazione provoca conseguenze deleterie; queste sono concepite nella maggior parte delle religioni primitive come automatiche ...
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UNGHERIA
Ferruccio Nano
Martina Teodoli
Gyo¿ Szabó
Maria Rosa Mezzi
Miklós Sulyok
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Judit Pinter
(XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, II, p. [...] ), da A. Végh (n. 1933) e dal transilvano Gy. Beke (n. 1927), che non hanno timori nel trattare argomenti prima considerati tabù: per es., Moldova in Bűn az élet (1988, "La vita è delitto") affronta i problemi della delinquenza in Ungheria. Ma ancora ...
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SCHIAVITÙ
Emilio Gabba e Raimondo Luraghi
1. Schiavitù nel mondo antico di Emilio Gabba
2. Schiavitù nell'età moderna di Raimondo Luraghi
Schiavitù nel mondo antico
di Emilio Gabba
Considerazioni [...] paese nel quale, come in tutti i paesi latini (e quindi anche in Spagna e in Francia), non si conosceva il tabù razziale, o vi si dava un peso secondario. In Portogallo, Lusitani, Fenici, Greci, Cartaginesi, Romani, Visigoti, Arabi, Berberi si erano ...
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tabu
tabù (anche, ma solo nel sign. proprio e nell’uso scient., tabu) s. m. e agg. [dal fr. tabou, ingl. taboo, adattam. di voce polinesiana]. – 1. s. m. a. In etnologia e in storia delle religioni, interdizione o divieto sacrale di avere...
tabuizzare
tabuiżżare v. tr. [der. di tabù] (io tabüiżżo, ecc.), non com. – Rendere, dichiarare tabù: t. una persona, un oggetto, un luogo sacro; t. una parola, un nome.