Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] cura di), Fra conversazione e discorso. L'analisi dell'interazione verbale, Roma 1994.
Pizzolotto, G., Bilinguismo ed emigrazione in Svizzera. Italiano e commutazione di codice in un gruppo di giovani, Berna 1991.
Romaine, S., Language in society. An ...
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Con bilinguismo si intende genericamente la presenza di più di una lingua presso un singolo o una comunità. Il bilinguismo in senso lato costituisce la condizione più diffusa a livello sia individuale [...] per la diglossia. La diglossia è infatti molto diversa se è l’intera comunità ad essere diglottica (come, ad es., nella Svizzera tedesca) o se invece ad ampi settori della società è di fatto interdetto l’accesso alla lingua o varietà A (come, ad ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] Sicilia; nel 1933 viaggiò in Grecia e visitò Atene, Olimpia, Delfi; ma i viaggi più frequenti avevano come meta la Germania, la Svizzera tedesca e, per le vacanze estive, le Alpi.
Durante un viaggio morì, il 9 luglio 1952, a Belluno in un incidente ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] .
Un altro aspetto generale delle ricerche è l’aver privilegiato il dato qualitativo su quello quantitativo (ma per la Svizzera italiana v. Pandolfi 2006); la variazione diatopica si coglie però anche nella frequenza di certe forme: così, al Nord ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] variamente esercitato il loro influsso storici della religione e antropologi esperti di f. come lo svedese M. P. Nilsson, lo svizzero K. Meuli, il tedesco W. Burkert (dal 1969 professore a Zurigo), mentre valoroso editore ed esegeta di testi greci e ...
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ZINGARI
Walter HIRSCHBERG
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Egon Wellesz
. Gruppo etnico migrante che s'incontra disperso in numerosi paesi d'Europa, nella Turchia asiatica, in Persia, Turkestan, Afghānistān, [...] dove nel 1423 per Bologna e Forlì, sotto la guida di un leggendario duca Andrea, si spinsero sino a Roma, in Svizzera e nella Francia meridionale. In Inghilterra non sono segnalati se non dal sec. XVI. L'emigrazione si dirige attraverso l'Afghānistān ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] , il franco-provenzale è parlato – oltre che in Francia (media valle del Rodano, Giura e Savoia) e, sempre meno, nella Svizzera Romanda – in Italia, nella Valle d’Aosta, dove convive con le varietà locali, e in qualche valle della provincia di Torino ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] questo periodo, e prescindendo da zone in cui l’italianizzazione si compì con ritardo come il Piemonte, la Svizzera italiana, il Friuli, i documenti prodotti dagli uffici pubblici legano sempre più il proprio valore documentale alla testimonianza ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] e unitario, ma sono distribuite in un territorio discontinuo – il romancio o ladino occidentale nel Cantone dei Grigioni, in Svizzera; il ladino centrale o dolomitico in alcune valli tra l’Alto Adige, il Trentino e il Bellunese (➔ ladina, comunità ...
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SIGLE (dal lat. tardo dei giuristi sigla, -orum, probabile forma abbreviata di singulae litterae)
B.M.
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Indicazioni abbreviate, frammiste alla comune scrittura, si ebbero anche nell'antichità e nel [...] mancanza di una raccolta aggiornata di sigle; sul problema in generale, v. B. Migliorini, Fisiologia e patologia delle sigle, in Svizzera italiana, aprile 1946, pp. 131-138. Per gli aspetti giuridici: P. Addeo, La sigla nel diritto, in Lingua nostra ...
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svizzero
svìzzero agg. e s. m. (f. -a) [dallo svizz.-ted. schwyzer (ted. schweizer)]. – Della Svizzera, stato dell’Europa sud-occidentale, così chiamata (ted. Schweiz) dal nome del cantone di Schwyz, che all’inizio del sec. 14° costituì il...
svizzeritudine s. f. Condizione psicologica di appartenenza a ciò che viene percepita come una specifica identità nazionale svizzera. | In senso concreto, fenomeno, parola, concetto che esprimerebbe caratteristiche tipicamente svizzere. ◆ Il...