Cosa si intende per segno?Il segno è definito in linguistica come unità fondamentale della comunicazione, costituito da due facce: il significante e il significato (la realtà altra cui il significante [...] formulata, si autodistrugge dapprima in balbettio e poi in riso. Persino quando si riesce finalmente a parlare «non si sente il suono della voce di chi si ama; o, almeno, non si potrebbe descrivere». Questa è una delle caratteristiche che permette di ...
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Il dibattito accademico sul rapporto tra significato e significante è da sempre oscurato da un’ombra di contraddizione, una tensione che riflette la complessità intrinseca del linguaggio umano: la comunicazione [...] per via dell’avversativa all’inizio del quinto verso. A livello fonetico si nota la presenza delle “a”, che aprono il suono e danno una sensazione di distensione, e soprattutto delle “i” che conferiscono movimento e rendono l’andamento più allegro; è ...
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«Dio Pierpaolo (...) Pasolini!» sentenziava ai limiti del nuovo millennio una gioviale signora mantovana, notando la macchia fatta dalla nipote sul divano (Turino 2000: 172). Qualche tempo fa, una simile [...] t’) e ‘puttana dio’ (si noti l’interferenza tra due bestemmie diverse). In ‘Porco l’orco’ la sostituzione è modellata sul suono dell’aggettivo invece che del nome, come accade solitamente: da ‘porco’ si costruisce ‘orco’, a differenza, per esempio di ...
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Forma linguistica che ripudia la parola, il silenzio manifesta la sua presenza tramite la rottura, e quindi l’assenza momentanea di un flusso sonoro. Il silenzio, sospeso nell’aria come un velo invisibile, [...] graficamente e stilisticamente alla costruzione del testo letterario.È questa forma di comunicazione, manifestata attraverso la mancanza di suono, che permea il rapporto tra il narratore Marcel e Albertine nella monumentale opera di Marcel Proust, À ...
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«Le radici dei suoi elementi sono nell'aria, e le sommità nella terra. E quando esse vengono estirpate dalla loro sede, si ode un suono terribile, e segue un grande timore».C.G. Jung L’albero capovolto [...] in L’albero filosoficoIntroduzione: qualche chiave di letturaIl simbolo delle radici porta con sé una forte valenza psichica e culturale; esso, infatti, rimanda a un senso di stabilità e, allo stesso tempo, ...
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Gli esseri umani sono capaci di riconoscere individui familiari a partire dal suono della loro voce. Tuttavia, in alcune rare circostanze questa capacità può risultare compromessa. È il caso della fonoagnosia [...] o voice blindness ...
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Nella vita di tutti i giorni siamo continuamente esposti a suoni e rumori, a tal punto che è noto
ormai a tutti il concetto di inquinamento acustico e sempre più persone scelgono di dormire o
studiare [...] l’apice e tratti diversi vibrano
(risuonano) solo a determinate frequenze, esattamente come le corde di un’arpa emettono solo il
loro suono, cioè le note acute per le corde più corte e le più gravi per quelle più lunghe, ma non
vibrano mai tutte ...
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Un individuo si sveglia e si trova in un letto di ospedale. Viene visitato da numerosi medici che gli fanno molte domande: «Chi sei? Quanti anni hai? Dove sei nato? Conosci qualcuno che possa venire a [...] disattesa: spesso noi attribuiamo continuità a cose che non sono continue. Ad esempio, come scrive Hume, noi diciamo che un suono è il medesimo anche se esso si interrompe e riprende successivamente. Secondo Hume è solo la connessione causale che può ...
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«Un ladro mi ha rubato la scatoletta»: una frase normalissima, che contiene solo parole di uso comune, tanto che tutti siamo in grado di comprenderne perfettamente il significato; e non si vede perché [...] modi per dire la stessa cosa, aumentando la gamma espressiva della lingua stessa.
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Il fonema è un suono che, in una determinata lingua, distingua almeno una parola da un’altra: per esempio, /p/ è un fonema in quanto distingue ...
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Nel 1976 veniva pubblicato il saggio Storia sociale dei processi cognitivi di A. Lurija, sociologo e psicologo sovietico che negli anni ’30 era stato inviato in Asia centrale per condurre alcuni studi [...] . L’utilizzo di un alfabeto (sistema di scrittura costituito da singole lettere, ovvero segni a cui corrisponde un suono distintivo, vocalico o consonantico) formato da soli ventiquattro segni, pose le basi per una democratizzazione del sapere: ciò ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...
La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, anche se non udibili per frequenza o...
suono (sono)
Domenico Consoli
Anche se il s. non ha, nel sistema espressivo della poesia dantesca, la posizione privilegiata della luce (v.) e del colore (v.), la sua funzione si rivela in definitiva non meno essenziale, specie per quanto...