La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un [...] tab.). Diverse erano anche le estensioni dei m. in ciascun sistema. Nella teoria musicale greca il m. era una successione di 4 suoni discendenti (tetracordo) caratterizzati dall’immutabilità del primo e del quarto grado e dalla possibilità di variare ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] ordinali indicano la posizione (o l’ordine, da cui il nome) che una persona o una cosa occupano in una successione numerica: primo, secondo, terzo, decimo, centesimo, ecc. Si comportano come i normali aggettivi, variabili nel genere e nel numero ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] sviluppatasi in forma artistica; era in genere composta da più poeti, che proponevano a turno una parte ‘superiore’ (composta da una successione di 5-7-5 sillabe), e una ‘inferiore’ (7-7 sillabe), concepite in modo che ciascuna di esse formasse un ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] IV la C. si dette alla Francia (1640-52) e appoggiò Carlo d’Austria contro Filippo V durante la guerra di successione di Spagna, il che comportò la soppressione delle sue istituzioni autonome.
Nel 18° sec. Carlo III di Borbone concesse ai Catalani ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] ’esse di una forma ma prive di significato, capaci di formare unità del livello superiore se combinate in successione ( fonemi); le unità di prima articolazione hanno una funzione significativa; le unità di seconda articolazione hanno una funzione ...
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FONETICA
Leonardo M. Savoia
(XV, p. 622; App. II, I, p. 960; III, I, p. 655)
L'oggetto di studio della f. è costituito dai suoni del linguaggio. In realtà il ruolo dei suoni nelle lingue naturali può [...] e dipende sia da restrizioni di tipo universale sia da restrizioni specifiche alle singole lingue, costituendo il ritmo. La successione di posizioni accentate e atone è controllata da due tipi possibili di arrangiamento temporale, su base sillabica e ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] aux Dames - Donneare», «Faire le maitre - Donneggiare»).
Nel complessivo disordine della raccolta si trovano, in successione, parole italiane appartenenti allo stesso campo semantico o fonicamente imparentate sulla base del significante. Da questo ...
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CARENA, Giacinto
Tullio De Mauro
Nacque a Carmagnola (Torino) il 25 apr. 1778 da Francesco Paolo, medico, e da Maria Catterina Maga Gallo. Finiti gli studi primari e quelli di filosofia nel paese nativo, [...] -antica, dei dizionari cosiddetti ragionati, che presentano i materiali lessicali ordinati secondo l'affinità concettuale e la successione degli argomenti, ossia su una base onomasiologica. In questa tradizione il C. introduce un elemento di novità ...
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(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] romano.
Il rafforzamento interno del regno non eliminò tuttavia l’inconveniente costituito dall’assenza di una regolare successione sul trono, per cui alla morte di ogni sovrano si accendevano lotte tra gli aristocratici per l’attribuzione ...
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PROSSEMICA
Amedeo De Dominicis
Il termine ''prossemica'' (dall'ingl. proxemics, neol. da prox- del lat. proximus, ed −emics come in phonemics), coniato da E. T. Hall (1963), designa una branca della [...] simpatici'', ''un sapiente cieco''. La proprietà commutativa consente invece a tali costituenti di presentarsi secondo diverse sequenze di successione lineare (cfr. in aritmetica: x+y+z=y+x+z). Similmente, psicologi ed etologi ritengono che gli ...
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successione
successióne s. f. [dal lat. successio -onis, der. di succedĕre «succedere»]. – 1. Il succedere ad altri, cioè il subentrare, il prendere il posto di un altro in una carica, in un ufficio, in un titolo, nella proprietà di un bene,...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...