Jodorowsky, Alejandro
Bruno Roberti
Regista e attore cinematografico e teatrale, drammaturgo e sceneggiatore cileno, di origine russa, nato a Iquique il 7 febbraio 1929. Dotato di una fantasia scatenata, [...] , Fábulas pánicas (di cui fu disegnatore e soggettista), e poi nell'attività teatrale, mettendo in scena testi di A. Strindberg, E. Ionesco, S. Beckett e Arrabal. Creata la casa di produzione Producciones Pánicas, girò il suo primo lungometraggio ...
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Ferzetti, Gabriele (propr. Pasquale)
Nicola Fano
Attore cinematografico e teatrale, nato a Roma il 17 marzo 1925. Nelle sue interpretazioni ha privilegiato un atteggiamento di distacco psicologico e [...] di F. Wedekind e Delitto e castigo da F.M. Dostoevskij. Risale infine ai primi anni Novanta la partecipazione a numerosi spettacoli diretti da A. Calenda, tra i quali nel 1991 Le rose del lago di F. Brusati e nel 1992 Danza di morte di A. Strindberg. ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] che si possano immaginare da quelli tradizionali. I risultati estetici dell’e. (che fra i suoi ‘precursori’ annovera J.A. Strindberg e quel F. Wedekind che aveva portato sulla scena le oscure forze dell’istinto e del sesso) sono, per la letteratura ...
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SANTUCCIO, Giovanni
Rodolfo Sacchettini
(Gianni). – Nacque a Clivio (piccolo paese collinare nei pressi di Varese) il 21 maggio 1911, figlio di Paolo e di Luigia Donadoni. Diplomatosi ragioniere, interruppe [...] di una semplicità rarefatta, di una naturalezza incantevole» (Quadri, 1989). Vinse il premio Riccione per Danza di morte di August Strindberg (1969), che recitò con Brignone e Achille Millo e di cui curò anche la regia. Lo spettacolo ebbe pure una ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] almeno L'obbedienza non è più una virtù su Don Milani, e nel 1976, con altro gruppo, un Pellicano di Strindberg), ospitale a registi inquieti (N. Ambrosino, G. Scabia), recentemente presa in mano con notevoli operazioni drammaturgiche da M. Castri ...
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Poeta svedese, fra i più rappresentativi dell'età romantica. Nacque a Stoccolma da agiata famiglia di proprietarî terrieri il 28 novembre 1793. Natura sensibile e irrequieta e senza dominio alcuno di sé, [...] colorito e vivo senso della realtà. La stessa novella contadinesca, che nella più recente letteratura svedese, dagli Hemsöborna di Strindberg a Jerusalem di Selma Lagerlöf, ha tanta parte, ha avuto in lui il suo precursore: le novelle Kapellet (La ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] .
68 S. Sage, Ibsen and Hitler: The Playwright, the Plagiarist, and the Plot for the Third Reich, New York 2006.
69 A. Strindberg, Historiska Miniatyrer, Stockholm 1997, p. 95.
70 G. Vidal, Giuliano, Roma 2003, pp. 33 e 35.
71 T. Parnicki, Sam wyjdę ...
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BUTTI, Enrico Annibale
Ferruccio Marotti
Nato a Milano il 19 febbr. 1868, dopo gli studi classici intraprese quelli matematici che però interruppe per seguire, secondo la volontà del padre, giurisprudenza [...] ricorda i nomi che hanno aperto una nuova strada verso la "verità più schietta" del dramma psicologico: "Ibsen, Tolstoi, Strindberg, Sudermann, Hauptmann, Becque". Il nome di Ibsen tornerà sempre più frequente: ma già il Tonelli e il Tilgher, il ...
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Monteiro, João César
Alberto Momo
Regista e attore cinematografico portoghese, nato a Figueira da Foz il 2 febbraio 1939 e morto a Lisbona il 3 febbraio 2003. Massimo esponente del cinema portoghese [...] de John Wayne (1997) riuscì a realizzare un suo personale adattamento, politico e coreografico, dell'Enfer di I.A. Strindberg, dovette invece rinunciare alla trascrittura di La philosophie dans le boudoir di D.-A.-F. de Sade. Una posizione radicale ...
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Critico e storico danese, nato a Copenaghen il 4 febbraio 1842, morto il 17 febbraio 1927. Spirito vivo, irruento, con vasti orizzonti e con cultura europea; pensatore non profondo, ma quadrato nel ragionare [...] parte - tutti idealmente presenti anche se taluno materialmente lontano - uomini come Ibsen, Bjørnson, Jacobsen, Holger Drachmann, e, più tardi, Strindberg (v. i profili di alcuni di essi, tracciati dal B. in Det moderne Gjennembruds Mœnd "L'uomo del ...
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