Comune della prov. di Napoli (12,4 km2 con 25.755 ab. nel 2008), situato nella piana del fiume Sarno, presso le pendici orientali del Vesuvio. È sorto e si è sviluppato nel 19° sec., dapprima col nome [...] del suggestum per gli oratori. Il Foro triangolare, con resti di un tempio dorico (6° sec. a.C.), è circondato da un portico e comunica con ellenistica del primo stile a quello architettonico del 1° sec. a.C. del secondo stile (quando per la ...
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Elemento architettonico che costituisce la parte terminale di una struttura di sostegno ad andamento verticale, con funzione di collegamento fra tale struttura e quelle sovrastanti di regola a sviluppo [...] o a grande gola diritta. L’architettura romana adoperò poco il c. dorico, geometrizzò lo ionico e sviluppò molto il corinzio, insieme con l’impiego o raffigura scene religiose e di genere. Nello stile gotico, l’abaco segue di regola la planimetria ...
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(gr. ᾿Αϑῆναι) Città (3.155.600 ab. nel 2018, considerando l’intera agglomerazione urbana, la Grande Atene, che include anche il Pireo); capitale della Grecia e capoluogo del nomo dell’Attica. È al centro [...] i frontoni, con sculture in pòros e in marmo, della peristasi dorica (43,44 m × 21,34 m), aggiuntavi da Pisistrato. D sede del Parlamento) e la cattedrale (1840-55). In stile classico sono pure il Politecnico (1862), il Museo nazionale (1866 ...
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(gr. Αἴγινα) Isola della Grecia (85 km2), nel Golfo Saronico. Collinosa, è unita amministrativamente al nomo dell’Attica. Capoluogo è il centro omonimo, porto sulla costa nord-occidentale. Vi si producono [...] peribolo, cui si accedeva da un propileo, era il tempio periptero, dorico, in calcare stuccato, con rampa di accesso e grande altare. altre sculture restituite dagli scavi, ci illuminano sullo stile della scuola di E., che contò soprattutto bronzisti ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] corso, fondati sulla discutibile idea che un tempio dorico, per essere costituito da blocchi litei avvicinati e al quale si deve la definizione nell'area parigina di un particolare "stile di corte di san Luigi", le cui cifre stilistiche diventano in ...
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(VI, p. 678)
Gli studi sulla B. negli ultimi trent'anni hanno conosciuto una grande fioritura, che ha portato, tra l'altro, all'organizzazione periodica, a partire dal 1972, di convegni specificamente [...] iato tra il Tardo Elladico iii B e il Tardo Geometrico. Lo stile delle mura risale in parte all'età arcaica (o inizio del . a. C., e ci sono tracce di un precedente edificio dorico. Presso il tempio è stata trovata una struttura sotterranea a forma ...
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La città contava, secondo il censimento del 1937, oltre 680.000 ab., di certo aumentati successivamente data l'importanza assunta dalla città e soprattutto dal porto nel corso della seconda Guerra mondiale. [...] i sacrifizî. L'ordine architettonico prevalente era il dorico che per la prima volta si è potuto studiare .; id., Osservazioni sulla stele di Helixo e sui precedenti alessandrini del II stile pompeiano, in Bull. soc. arch. Alex., 1938, p. 113 segg ...
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IMERA (gr. 'Ιμέρα; lat. Himĕra)
Pirro MARCONI
Gaetano Mario COLUMBA
Città antica sulla costa settentrionale della Sicilia, fra le attuali sedi di Cefalù e Termini Imerese, sulle pendici NO. delle Madonie [...] esse, altre a incinerazione con vasi a figure rosse di stile tardo, di notevoli dimensioni, talvolta protetti da un vaso un sobborgo.
L'edificio più notevole d'Imera è un tempio dorico, costruito subito a ovest del Fiume Grande, non lontano dal mare ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] possibile, data l'espansione geografica di alcuni e le stigmate doriche di altri (per es., fitu "trottola"; nasida " degli antichi, e confessato d'aver tolto da Virgilio il "bello stile" delle sue liriche. Ciò che di nuovo recò in quegli studî ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] ci rimane di sicuro e integrale che il dorico Palästinalied, Neidhart di Reuental ci ha lasciato una Goetz, E. Ortner, ecc., la forza espressiva fu cercata in un nudo "stile di fatti". Nel romanzo - passata la moda dei libri di guerra già trionfanti ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...