Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] cui, anche se non nell'aspetto più primitivo, R. vagheggia il ripristino. A differenza dello statodinatura hobbesiano, quello di R. non è basato su un'immagine aggressiva dell'uomo; piuttosto, è legittimo ipotizzare una completa armonia tra uomo e ...
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di Italo Pantani
La fortuna del D. come categoria critico-letteraria è un fenomeno soprattutto italiano, a fronte di una presenza assai modesta nel panorama storiografico delle altre letterature europee. [...] titanismo o prometeismo ateo […], il satanismo, il faustismo, l'irrazionalismo che si rifugia nello statodinatura" (Il Decadentismo, in Questioni e correnti di storia letteraria, 1949, p. 761): caratteri riconoscibili in Europa da P. Verlaine a M ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] alla libertà e alla spontaneità individuale; ma è una legge dinatura, alla quale nessun uomo in nessun tempo, anzi nessun però resta l'amaro conforto di non essere stato e di non essere vile. In questo gruppo di mirabili poesie, sui toni agonistici ...
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BANDINI, Angelo Maria
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 25 sett. 1726 da Anton Francesco e da Dianora Maddalena Carboni. Studiò le discipline letterarie sotto la guida del latinista gesuita Girolamo Lagomarsini. [...] B. I. 14),dove è evidente la totale incomprensione del paradosso rousseauiano e la superficiale declamazione contro lo statodinatura e la felicità naturale. Puramente moralistico qualche suo giudizio su Voltaire (Cors. 2036, B. al Foggini, Firenze ...
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BEOLCO, Angelo, detto Ruzzante
Carlo Grabher
La tradizione che risale allo Scardeone lo vuole nato nel 1502.
I contributi biografici più recenti concordano nel voler retrodatare l'anno di nascita del [...] è da lui inteso in senso elementare e integrale come ispirazione che deve essere tratta dal mondo più vicino a uno statodinatura - quello della gente semplice, soprattutto della campagna - e come uso della lingua più spontanea e più conforme a quel ...
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BARZONI, Vittorio
Giuseppe Nuzzo
Nacque a Lonato (Brescia) il 17 dic. 1767 da Cristoforo, possidente, e da Giustina Biemmi, nipote dello storico bresciano Giovanni Maria Biemmi. Fu presto avviato agli [...] democratici e delle forme in cui essi avevano trovato applicazione a Venezia: fra l'altro, era sviluppato il motivo tipicamente burkiano che allo statodinatura gli uomini non hanno né diritti né doveri, i quali nascono, gli uni egli altri, con lo ...
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CORNIANI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Orzinuovi (Brescia) il 28 febbr. 1742 da Giovanni Francesco e Ortensia Peri, studiò lettere nel collegio di S. Bartolomeo di Brescia, dove ebbe come maestri [...] e brillante" ma pure "un prode atleta della uguaglianza", il C. dimostra che l'uguaglianza non può esistere nello statodinatura e di società, non influisce sulla felicità e si oppone ai progressi dell'agricoltura (pp. 213-227). La conclusione è in ...
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Scrittore (Seminara 1741 - Napoli 1784); fratello di Domenico. Ebbe uffici a Napoli, ove esercitò l'avvocatura. Cominciò a scrivere gli Annali del Regno di Napoli, continuati poi da G. Cestari. Scrisse [...] inoltre una Lettera sopra la musica (1766) e una Vita di Diogene (1777). Nelle Riflessioni sopra l'ineguaglianza degli uomini ( e sospinta dalla molla del bisogno, lo porta a combattere l'idea di uno statodinatura e a rinunziare a ogni possibilità ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] scritto. Egli tratta di passioni, e di voluttà e di dolori, dei loro nessi col moto; parla di felicità, dello statodi quiete che permette di realizzarla, e poi di «indoglienza», di «composizion dell'animo»; ed elogia lo statodinatura, diffida dell ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] voluto Pufendorf, Locke, Beccaria, Filangieri, Mably, cioè il diritto di punire sarebbe tutt'uno col diritto di difesa individuale, diritto spettante ad ogni singolo uomo anche nello statodinatura e ceduto al potere supremo solo per il patto ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...