Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] cui, anche se non nell'aspetto più primitivo, R. vagheggia il ripristino. A differenza dello statodinatura hobbesiano, quello di R. non è basato su un'immagine aggressiva dell'uomo; piuttosto, è legittimo ipotizzare una completa armonia tra uomo e ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] della vita associata, quali la produzione di beni, la distinzione di giusto e ingiusto, di mio e di tuo. Gli uomini sono perciò spinti a uscire dallo statodinatura per passare a quello civile, cioè a uno statodi pace. L'esigenza della pace è ...
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Filosofo statunitense (Baltimora 1921 - Lexington, Massachusetts, 2002). Ha svolto un ruolo importante nel dibattito filosofico-politico degli anni Settanta del Novecento. In contrasto con le dottrine [...] Kant. Tale teoria si fonda sul presupposto della scelta razionale, da parte di ciascun membro di un ipotetico «statodinatura», dei principi cui dovrebbero conformarsi le istituzioni per essere considerate giuste.
Vita
Ha iniziato la sua carriera ...
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Filosofo greco del sec. 4º a. C. È stato il rappresentante tipico di quella regola di vita, che era nata da taluni aspetti dell'atteggiamento pratico di Socrate, che insegnava a contentarsi del più misero [...] da cui "cinismo". Secondo la tradizione antica, D. sarebbe stato scolaro di Antistene, del quale peraltro avrebbe elaborato le dottrine in quattro punti: estensione dello statodinatura ai rapporti tra i due sessi; proclamazione della civitas mundi ...
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Giurista ed economista (Milano 1738 - ivi 1794). Tra i massimi rappresentanti dell'illuminismo italiano, la sua fama è legata al trattato Dei delitti e delle pene (pubblicato anonimo a Livorno nel 1764), [...] e spronato a dedicarsi agli studî di scienza politica ed economica, scrisse, dietro consiglio di Pietro Verri, il saggio Del disordine e de' rimedi delle monete nello statodi Milano nel 1762 (1762). In casa di Pietro, sede della redazione del Caffè ...
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Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] un mese (agosto-settembre 1725) nei Principj di una scienza nuova dintorno alla natura delle nazioni, stampati a Napoli a sue spese sue difficoltà economiche, essendogli stato raddoppiato lo stipendio e assegnata la carica di storiografo regio (1735), ...
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Medico, matematico, filosofo (Pavia 1501 - Roma 1576). Figlio illegittimo del giurista Fazio (Milano 1445 - ivi 1524), ebbe una fanciullezza travagliata; iniziati gli studî a Pavia e a Milano, li compì [...] sviluppa il tema dell'origine e della natura politica delle religioni e l'ideale di una sapienza "umana". Proprio per la vastissima mole dei suoi scritti e per i più disparati interessi che lo mossero, è stato possibile vedere in C., anche sul piano ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] alla libertà e alla spontaneità individuale; ma è una legge dinatura, alla quale nessun uomo in nessun tempo, anzi nessun però resta l'amaro conforto di non essere stato e di non essere vile. In questo gruppo di mirabili poesie, sui toni agonistici ...
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FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] filangieriano appare più condizionato dalla realtà giuridica degli Statidi ancien régime, anche perché fondato su una maggiore dottrine giuridiche si inserivano quindi considerazioni di altra natura che preavvertivano quel sensibile mutamento da ...
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BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] a B. da Angelo Clareno: che, se non fosse stato per l'onore dell'Ordine, avrebbe fatto punire pubblicamente Giovanni dei commentatori arabi, è la dottrina della luce come "natura comune" o "prima forma" di tutti i corpi: "la luce è la forma ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...