sirma
Per la struttura della s. nella stanza della canzone dantesca, cfr. CANZONE; sonetto; stanza. Si ricorda che nel De vulg. Eloq. D. dà, come sinonimo di s., ‛ cauda ' (II X 4, XII 5). ...
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Nella Grecia antica, capo della guarnigione di stanza in una determinata città: i f. erano imposti dalla città egemone a quelle soggette o, in periodo ellenistico, dai sovrani alle città d’incerta fedeltà [...] o d’importanza strategica ...
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sala
Luigi Vanossi
Denotava nel Medioevo la stanza principale dell'abitazione nobiliare, dove si ricevevano gli ospiti. La 's. è citata, insieme con altri ambienti della casa dove si compiono gli sprechi [...] dell'eccessiva liberalità, in Detto 316 E sì avrai ad oste / Folle-Larghezza mala, / che scioglierà la mala / e farà gran dispensa / in sale ed in dispensa / e 'n guardarobe e 'n cella.
Ricorre inoltre ...
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Madonna, quel signor che voi portate
Eugenio Chiarini
Stanza isolata di canzone (cobla esparsa), attribuita a D. solo in due codici del sec. XVI (ma di cui uno è il Vaticano 3214, " copia accurata di [...] vicino a talune suggestioni cavalcantiane e stilnovistiche: quello del soave fiore, che giustifica l'apparentamento di Madonna, a cui la stanza è rivolta, con Fioretta e (o) Violetta delle ballate anzidette: siano esse, come i più credono, una o più ...
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Serenata che gli antichi Greci cantavano presso la stanza nuziale la sera delle nozze. I primi e. letterari si trovano in Saffo; in età ellenistica ne composero Callimaco, Eratostene, Partenio, ma l’unico [...] e. greco giunto intero è l’idillio 18 di Teocrito per le nozze di Menelao ed Elena.
Nella letteratura latina esempi di e. sono i carmi 61 e 62 di Catullo, in cui il poeta segue la tradizione romana dei ...
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Patrizio veneto (sec. 15º); medico sulle galere venete di stanza a Costantinopoli nel periodo dell'assedio e della conquista della città da parte dei Turchi (1452-53), stese un Giornale dell'assedio di [...] Costantinopoli (pubbl. 1856), fonte preziosa per la conoscenza di quegli avvenimenti ...
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Monaco abissino (seconda metà sec. 13º), che ebbe sua stanza nell'isola di S. Stefano sul Lago Haic (a N di Dessiè). Secondo la tradizione, egli ebbe parte negli avvenimenti connessi con l'ascesa al trono [...] di Yekuno Amlak, allorché questi rovesciò la dinastia degli Zaguè. La tradizione andò poi subendo alterazioni, dovute a motivi di interessi locali, per le quali la parte di I. M. fu attribuita al suo discepolo ...
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. Metro che sembra derivi dalla stanza della Ballata ed è costituito di tre coppie di endecasillabi a rima alternata (ABABAB) e di un tetrastico, di cui i primi tre versi sono monorimi e il quarto rima [...] con l'ultimo delle coppie (CCCB). Le strofe così congegnate sono per lo piú legate fra loro dalla ripetizione, a principio di ciascuna, di una o due parole della fine della precedente. La decima rima finora ...
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COLOMBARIO (columbarium da columba, "colomba")
F. Grana
G. Matthiae
Stanza sepolcrale nelle cui pareti erano i loculi o nicchie per riporvi le urne cinerarie; così chiamata anche modernamente dalla [...] pianta del c. è di solito rettangolare o quadrata, talora (Roma, Vigna Codini) a ferro di cavallo. Taluni c. constano di più stanze con il soffitto a vòlta (camarae). I c., come tutte le tombe romane, erano situati sulle strade fuori porta. Presso la ...
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concatenatio
Mario Pazzaglia
. Così D. denomina il primo verso della seconda parte della stanza quando rimi con l'ultimo della prima, definendo questa combinazione quaedam ipsius stantiae concatenatio [...] presente in tutta l'arte della canzone delineata da VE II.
Bibl. - L. Biadene, Il collegamento delle due parti principali della stanza per mezzo della rima nella canzone it. dei secc. XIII e XIV, Roma 1901; F. D'Ovidio, La metrica della canzone ...
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stanza1
stanza1 (ant. stànzia) s. f. [lat. tardo stantia «luogo di dimora», der. di stare «stare, star fermo»]. – 1. a. ant. o letter. Il fatto di stare, di fermarsi e sostare, di dimorare in un luogo: fare lunga, breve s.; non vo’ che più...
stanza2
stanza2 (e stànzia) s. f. – Aferesi ant. di istanza (o istanzia), nei sign. generici di richiesta o insistenza: poi che hanno bevuto e confettato, fatta una danza o due, ciascuna con colui a cui stanza v’è fatta venire se ne va nella...