Sviluppo politico
Gianfranco Pasquino
Definizione
Non esiste una definizione comunemente accettata di ciò che si deve intendere per sviluppo politico e di che cosa lo costituisca effettivamente. Esiste, [...] non colonizzati che sappiano modernizzarsi. Nello stadio dell'industrializzazione si affermano tre tipi di regimi politici: borghese, stalinista, fascista. L'autore preferisce definire i regimi di quest'ultima categoria, in maniera meno negativa dal ...
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GIUDICI, Giovanni
Giulio Ferroni
Nacque a Le Grazie, nel comune di Portovenere, sul golfo di La Spezia, il 26 giugno 1924 da Gino (1892-1965), allora impiegato avventizio che si trovava a passare da [...] cechi. Di fronte agli eventi praghesi, al lento allontanarsi del PCI (Partito Comunista Italiano) dal settarismo stalinista, al montare dell’estremismo postsessantottesco e all’evoluzione contraddittoria della nuova sinistra, si approfondì il suo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il “popolo”, inteso come insieme delle classi sociali meno elevate, diviene nella ricerca [...] (Poezija rabocego udara) in cui è esaltato il lavoro collettivo del popolo. Maksim Gor’kij stesso è poi additato da Stalin come esempio del letterato per antonomasia; suo il famosissimo romanzo La Madre (Mat’, 1906), considerato il primo esempio del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I regimi nazifascisti e comunisti del Novecento perseguitano e reprimono ogni voce [...] che, ne Lo scherzo (1967), rappresenta le persecuzioni e la censura della dittatura in Cecoslovacchia negli anni del culto stalinista. Si ricordi anche lo scrittore ungherese Tibor Déry che, per la sua opposizione al regime e la partecipazione alla ...
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MUSATTI, Cesare
Rodolfo Reichmann
MUSATTI, Cesare (Eugenio Luigi). – Nacque a Mira, presso Dolo (Venezia), il 21 settembre 1897, da Elia e da Emma Leanza.
Il padre, avvocato, fu uno dei fondatori della [...] ad avviare un minimo di dibattito tra le correnti più aperte delle psicologia sovietica e la psicoanalisi temuta dal regime stalinista, sia in Cina, da cui riportò una viva speranza riguardo a quel problema del conformismo che in URSS aveva toccato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Secolo ricchissimo di esperienze e intuizioni filosofiche, il Novecento vede confrontarsi [...] ”, secondo la formula utilizzata da Merleau-Ponty, si contraddistingue per una aperta critica nei confronti del socialismo reale stalinista. Tra le figure di spicco per i contributi di natura estetica è d’obbligo citare l’ungherese György Lukács ...
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PORTOGALLO
Claudio Cerreti
Bruno Tobia
Luciana Stegagno Picchio
Giulia Baratta
José-Augusto França
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXVIII, p. 32; App. I, p. 947; II, II, [...] di stato per la Cultura al ministero dell'Informazione. Con un'evidente intenzione propagandistica diretta dal Partito comunista stalinista, il Fronte tentò d'impadronirsi della Sociedade Nacional de Belas Artes (SNBA) e di esercitare pressioni anche ...
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Rivoluzione
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di [...] il crollo. Le campagne dei rivoluzionari francesi contro i gruppi moderati delle regioni occidentali e meridionali, la campagna stalinista contro i contadini, la 'rivoluzione culturale' di Mao contro i burocrati moderati e i pragmatici in Cina, e ...
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Relazioni internazionali
Marco Carnovale
Sommario: 1. Le relazioni internazionali come disciplina di studio. 2. Le relazioni internazionali alla fine del Novecento. a) La fine dell'eurocentrismo. b) [...] con la pretesa di Mosca di continuare a dirigere il blocco geopolitico comunista, così come aveva potuto fare Stalin con i partiti del movimento comunista internazionale. I primi attriti si manifestarono quando Pechino richiese l'assistenza sovietica ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] , che faceva di lui l'uomo più potente del PCI, Togliatti puntò sull'Amendola. Non che questi fosse stato uno stalinista meno entusiasta e meno in buona fede di Secchia, ma assicurava ampi margini di affidabilità per la sua lotta costante contro ...
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stalinista
s. m. e f. (pl. m. -i). – Chi nel periodo staliniano ha sostenuto e approvato la politica di Stalin (v. la voce prec.), e soprattutto chi, dopo la morte di Stalin e le critiche alla sua persona, attività e impostazione ideologica...
staliniano
agg. – Di Stalin, pseudonimo dell’uomo di stato sovietico Iosif Vissarionovič Džugašvili (1879-1953): l’interpretazione s. del marxismo-leninismo; il regime s.; la dittatura s.; le repressioni s.; i processi s.; anche, che segue...