Lindenstrauss Joram
Lindenstrauss Joram (Tel Aviv 1936 - 2012) matematico israeliano di origine tedesca. Noto per i suoi lavori in analisi funzionale e geometria, ha studiato in particolare gli spazi [...] diBanach. Tra i suoi lavori: Classical Banach spaces (Spazi classici diBanach, 1977-79) e Handbook of the geometry of Banach spaces (Manuale di geometria degli spazidiBanach, 2001-03). ...
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indice di Fredholm
Giacomo Bergamini
Si dice Fredholm un operatore limitato tra due spazidiBanach che ha nucleo e conucleo di dimensione finita. L’indice di un tale operatore viene definito come la [...] differenza tra la dimensione del nucleo e quella del conucleo.
→ Geometria non commutativ ...
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Bourgain
Bourgain Jean (Ostenda 1954) matematico belga. Vincitore della Medaglia Fields nel 1994 per i suoi contributi in diversi campi: analisi funzionale, analisi armonica, spazidiBanach, equazioni [...] differenziali alle derivate parziali non lineari ...
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spettro In varie discipline scientifiche e tecniche, termine frequentemente usato per indicare la composizione armonica di una grandezza variabile nel tempo.
Botanica
S. biologico Lo s. ottenuto dalle [...] convessi è dovuta a J. Leray (1950).
Nella teoria degli operatori lineari, dato un operatore lineare T di uno spaziodiBanach complesso B in sé, si dice s. di T, e si indica con σ(T), l’insieme dei numeri complessi λ tale che non sia invertibile ...
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Matematica
In algebra, particolare tipo di endomorfismo di un insieme A dotato di una qualsiasi struttura algebrica. Si tratta precisamente di un endomorfismo π (diverso dall’endomorfismo identico) idempotente [...] però interesse soprattutto in relazione agli spazi, per es., diBanach, di Hilbert, di Kantorovič; in tali spazi, infatti, i p. permettono di formulare notevoli teoremi di rappresentazione per diverse classi di operatori lineari.
Tecnica
P. luminoso ...
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VARIETÀ (App. II, 11, p. 1089; III, 11, p. 1069)
Edoardo Vesentini
La teoria delle v. ha compiuto rilevanti progressi nei suoi aspetti topologici e di geometria differenziale reale e complessa. Per le [...] differenziabili) conducono al concetto di v. differenziabile di dimensione infinita. Una v. di questo tipo è uno spaziodi Hausdorff localmente omeomorfo a uno spaziodi Hilbert o diBanach anziché a uno spazio vettoriale di dimensione finita, come ...
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(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] più recenti della teoria delle soluzioni di viscosità va segnalato lo studio di e. - di tipo [1] e [7] - in dimensione infinita, e cioè nel caso in cui Ω sia un aperto in uno spaziodi Hilbert o diBanach (v. funzionale, analisi, App. IV). Una ...
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Fisica matematica
Andrei Tjurin
Vieri Mastropietro
L'interazione fra fisica e matematica è divenuta ancora più proficua negli ultimi anni. Nelle ricerche sulle interazioni fondamentali (gravitazionali, [...] da parametri continui, si possono trovare invarianti di una struttura liscia dalla classe di omologia dello spazio delle soluzioni. Nella struttura della topologia differenziale per le varietà diBanach è necessario stabilire alcuni punti chiave: la ...
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Una delle idee che caratterizza l'analisi matematica e le sue applicazioni scientifiche e tecnologiche è il concetto di derivata di una funzione, che fornisce una misura del cambiamento locale della funzione, [...] D. Hilbert e S. Banach, che permisero di considerare problemi altrimenti inaccessibili: invece di provare a risolvere direttamente i la convergenza alla soluzione proprio nella topologia degli spazidi funzioni.
Un secondo fattore fu la diffusione ...
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FUNZIONALE, ANALISI (v. funzionali, XVI, p. 180)
Tullio Viola
Portano questo nome gli sviluppi più moderni dell'analisi matematica, generati dalla fecondazione che le teorie classiche hanno ricevuto [...] 0, h], insieme che, come sappiamo (n. III, es.1, a), è, con la metrica di Lagrange, uno spaziodiBanach, il secondo membro della [5] è una trasformazione funzionale di tale spazio in sé.
Per tale trasformazione, risulta, S-104???t ∈ [0, h]:
La [5] è ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...