sovescio Pratica agraria che consiste nel concimare un terreno sotterrandovi piante o parti di esse allo stato fresco; a tal fine si impiegano materiali vegetali cresciuti o appositamente seminati sul [...] posto, mentre si dice concimazione verde quella effettuata con piante verdi coltivate e raccolte in altro luogo. La sua azione predominante è dovuta alla sostanza organica, con tutti gli effetti che questa, ...
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Agraria
Coltura intensiva pratica effettuata con largo impiego di mezzi di diversa natura (concimazione, irrigazione, sovescio ecc.) e con il suolo coltivato in permanenza. Il maggior impiego di capitale [...] che la caratterizza può riferirsi o al capitale immobilizzato nel suolo, e si parlerà allora di intensivo fondiario, o al capitale di esercizio, e si parlerà allora di intensivo di esercizio. Nei paesi ...
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. Pratica agraria diretta ad aggiungere sostanze diverse al terreno per accrescere la produttività delle piante in esso coltivate. La concimazione ha tradizioni antichissime. Praticata largamente, con [...] , del Peglion, del Munerati, di averne fatto apprezzare l'utilità economica in ogni zona.
Tecnica agraria.
Sovescio. - Utilissima è la pratica del sovescio che consiste nel rivoltare sotterra tutta o parte d'una coltura erbacea, per lo più leguminosa ...
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Nome comune delle varie specie di piante del genere Lupinus appartenente alla famiglia Fabacee e comprendente circa 300 specie delle quali 5 italiane, e per la maggior parte americane. Sono erbe o suffrutici, [...] più nota è l. bianco (Lupinus albus), originario della regione mediterranea, coltivato da tempi antichissimi per i semi e utilizzato per sovescio e foraggio: è alto fino a 1 m, con foglie composte di 5-7 foglioline, glabre di sopra, sericee di sotto ...
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Pianta annua della famiglia Leguminose-Papilionate con fusti eretti ramosi (3-8 dm.) foglie composte trifogliolate con foglioline bislunghe obovate; fiori solitarî o a coppie quasi sessili, bianco-giallastri; [...] , perché comunica alla carne e al latte degli animali un odore e un sapore disgustosi: è usata come pianta da sovescio. I suoi semi, che contengono mucillagine, olio etereo e gli alcaloidi trigonellina e colina, sono usati in alcuni paesi in ...
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BASSI, Agostino
Emanuele Djalma Vitali
Nacque a Mairago (Lodi). il 25 sett. 1773, da Onorato e da Rosa Sommariva. Studiò giurisprudenza a Pavia, dedicandosi contemporaneamente a studi di fisica, chimica., [...] fase della sua attività appartengono le seguenti opere: Dell'utilità ed uso del pomo di terra (Lodi 1814), Osservazione sull'opera del sovescio (Lodi 1819), Nuova maniera di fabbricare il vino a tino scoperto (Lodi 1824).
Le idee e i ritrovati del B ...
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senape Nome comune di due piante erbacee della famiglia Brassicacee: si distinguono una s. nera (Brassica nigra; v. fig.) e una s. bianca (Sinapis alba). La prima è originaria del Mediterraneo e largamente [...] rostro. I semi, 2-4, sono lisci, rossigni o giallognoli, più grandi (diametro 2-2,5 mm). Le due specie si coltivano per sovescio, e la s. bianca, che ha rapido sviluppo e abbondante produzione, anche come foraggera da erbaio.
I semi di s. sono usati ...
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VIVENZA, Alessandro
Fabrizio Cortesi
Agronomo, nato a Chieti il 6 dicembre 1869, morto a Perugia il 30 novembre 1937. Studiò scienze agrarie a Pisa dove si laureò nel 1891; fu prima professore reggente [...] , di olivicoltura, di piante foraggiere e di concimazioni.
Fra le sue opere principali si possono ricordare: Il sovescio nell'agricoltura italiana (Firenze 1902); L'avvicendamento nelle colture (Casale Monferrato, 5ª ed. 1933); Coltivazione delle ...
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VECCIA
Fabrizio CORTESI
Giuseppe PAPAROZZI
. La Vicia sativa L. è pianta della famiglia Leguminose-Papilionate, annua o bienne, con fusto semplice o ramificato, pelosetto o glabro. Le foglie sono [...] , sia in terreni compatti, sempre forniti di calcare. Nei passati tempi la veccia ha avuto largo uso sia come pianta da sovescio, sia come pianta da erbaio, sia come pianta producente semi per mangime. È conosciuta fino dai tempi antichi e sempre ...
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CALVINO, Mario
Emerico Mez
Nacque a Sanremo il 26 marzo 1875 da Giovan Bernardo e Assunta Gugno. Compiuti i primi studi nella città natale, si laureò a Pisa, nel 1899, in scienze agrarie con la tesi [...] terreno dimostrò quali erano i fabbisogni nutritivi delle rose. Nella viticoltura e nell'olivicoltura diede impulso alla pratica del sovescio e della concimazione chimica. Promosse l'uso dello zolfo per debellare l'oidio e l'adozione del solfato di ...
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sovescio
sovèscio s. m. [der. di sovesciare]. – Pratica agraria che consiste nel sotterrare nel terreno piante o parti di piante allo stato fresco, per correggere terreni troppo compatti, per arricchirli di sostanza organica e, se viene eseguita...