L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] le aree di provenienza di voci e locuzioni italiane di origine dialettale (e rimangono da esplorare anche quelle sganciate da tale sostrato, ad es. i regionalismi caffè lungo a Roma e in altre parti d’Italia, caffè alto, ad es., a Firenze, caffè ...
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Olanda
Giuseppe Francescato
I rari accenni a D. che s'incontrano prima dell'Ottocento rivelano generalmente scarsa conoscenza del significato dell'opera dantesca; frequentemente D. è annoverato tra [...] Una nuova introduzione a D. ci dà il de Beer (1955), e F.L.R. Sassen pubblica nel 1958 uno studio approfondito sul sostrato spirituale della Commedia. Pure al mondo spirituale di D. è dedicato il libro di A. Ariaens, intitolato Con D. a Dio (Met. D ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dei, eroi, esseri fantastici e mostruosi nella glittica del III millennio a.C.
Davide Nadali
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il sigillo [...] , indipendentemente dal funzionario che ne faccia uso, condivide lo stesso patrimonio iconografico che fa riferimento al comune sostrato culturale.
La glittica accadica
Nel periodo accadico (ultimo quarto del III millennio a.C.), la produzione di ...
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COPPOLA, Giovanni Andrea
Pina Belli D'Elia
Figlio di Orsino, di nobile famiglia napoletana trapiantata in Puglia fin dal XV secolo, e di Elisabetta Pane, nacque a Gallipoli e fu battezzato il 13 genn. [...] a molte sue opere un carattere precocemente barocco; sia pure di un barocco sovrapposto e spesso confuso col sostrato tardo manieristico della sua più remota formazione, rinvigorito forse a contatto coi più illustri testi dell'ultimo Cinquecento ...
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Vedi FIESOLE dell'anno: 1960 - 1994
FIESOLE (v. vol. III, p. 660)
G. de Marinis
Le nuove scoperte a F. si possono raggruppare in due nuclei principali, costituiti rispettivamente dal proseguimento, tra [...] «romanizzazione» in alcune aree dell'Etruria settentrionale interna, in AA.VV., Fonologia etrusca, fonetica toscana. Il problema del sostrato. Atti della Giornata di Studi, Colle Val d'Elsa 1982, Firenze 1983, p. 107 ss.; id., Materiali «barbarici ...
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BIANUCCI, Bartolomeo
Paolo Cristofolini
Nacque a Montecarlo, in Val di Nievole, il 16 apr. 1718, da Lamberto e Maria Angiola Cinelli, di famiglia agiata. Compì i primi studi a Firenze, presso lo zio [...] quelle in cui discute, anche in contrasto con Newton, la teoria del fuoco: vi si avverte la presenza di un sostrato metafisico, sia pure rielaborato alla luce della scienza più aggiornata. Contro Newton, il B. ritiene che il fuoco sia un "fluidum ...
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Castellani, Renato
Bruno Roberti
Regista cinematografico e sceneggiatore, nato a Varigotti (Savona) il 4 settembre 1913 e morto a Roma il 28 dicembre 1985. Il senso esatto della forma, il gusto elegante [...] quegli elementi di 'commedia umana' che, anche grazie all'esattezza antropologica dei tipi e dei dialetti, fu poi il sostrato della commedia all'italiana. Nel successivo Giulietta e Romeo, nell'attingere a W. Shakespeare, C. sembrò fondere le due ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] etrusco (Firenze-Bologna, 27 aprile - 5 maggio 1928), Firenze, Rinascimento del Libro, pp. 229-230.
Merlo, Clemente (1933), Il sostrato etnico e i dialetti italiani, «L’Italia dialettale» 9, pp. 1-24.
Politzer, Robert (1954), On the Central Italian ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] più notevole, per il l., fu da un lato il suo differenziarsi nelle varie regioni, per l’azione dei diversi sostrati e per le varie condizioni della latinizzazione, e d’altro lato l’assunzione di alcuni elementi, specie lessicali, delle lingue ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] a ricostruire la storia di ciascuna di esse e di ciascuna composizione sulla base dei motivi che ne costituiscono il sostrato culturale e delle varianti che ne indicano le vie della tradizione.
Un settore importante e cospicuo della novellistica è ...
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sostrato
(anche substrato) s. m. [dal lat. substratus -us, der. di substernĕre (part. pass. substratus) «stendere, collocare sotto» (comp. di sub «sotto» e sternĕre «stendere a terra»)]. – 1. Strato che sta al di sotto di un altro strato superiore....
substrato
s. m. – Variante di sostrato. In biologia (dove la forma sostrato è più rara, come in genere nel linguaggio scient.) il termine ha varî sign., tra i quali in partic.: base o sostegno su cui una pianta o un animale sessile sono fissati;...