GONZAGA, Sigismondo
Raffaele Tamalio
Secondo tra i figli maschi di Federico I marchese di Mantova e di Margherita di Wittelsbach, il G. nacque a Mantova nel 1469. Destinato fin dai suoi primi anni alla [...] l'anno successivo dal nuovo pontefice con la concessione di una guardia di onore di quattro persone e con il feudo di Solarolo nel Faentino, che rimarrà ai Gonzaga fino al 1574.
Sinceri e frequenti furono i rapporti del G. con il fratello marchese e ...
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MISSIROLI, Tommaso
Matteo Benini
– Nacque a Faenza da Giambattista e Domenica di Scipione Missiroli tra il 1635 e il 1636.
A proposito dell’origine del suo soprannome, il Villano, che la bibliografia [...] santi della chiesa dell’Osservanza, l’Immacolata Concezione del Museo diocesano (proveniente dalla chiesa del Rosario di Solarolo), e infine la Madonna addolorata della pinacoteca comunale di Faenza. Negli inventari ottocenteschi quest’ultima risulta ...
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GALLUZZI, Ugolino
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1320 da Guidocherio di Guglielmo e da Lisia, figlia del conte Bonifacio da Panico. Ebbe tre sorelle, Magdalucia, Lippa e Selvaggia, e cinque [...] 1381 in rappresentanza del governo bolognese presso Astorre Manfredi, signore di Faenza, per definire la questione del castello di Solarolo. Il castello era stato consegnato a Bologna da Francesco Manfredi, fratello e rivale di Astorre, e scopo della ...
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BONVICINO (Buonvicino, Bonvicini), Alessandro, detto il Moretto da Brescia
Angela Ottino Della Chiesa
Nacque a Brescia attorno al 1498, dato che in una polizza d'estimo del 1548 dichiarò di avere "anni [...] casa in S. Clemente (Molmenti, p. 28) e datò la Madonna di Paitone; nel 1535, per carnevale, fu ospite di Isabella d'Este a Solarolo (Frati, 1898), e il 20 ott. 1536 diede la sua malleveria a G. G. Antegnati per il nuovo organo del duomo vecchio di ...
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MALATESTA (de Malatestis), Galeotto, detto Malatesta Ungaro
Anna Falcioni
Nacque a Rimini nel giugno 1327 dal fecondo matrimonio tra Malatesta detto l'Antico e Guastafamiglia e Costanza Ondedei. Battezzato [...] generale della Chiesa e si dimostrò, ancora una volta, all'altezza della situazione: suo il merito della vittoria ottenuta a Solarolo; la pace che ne derivò con i Visconti consentì di riportare lo strategico castello di Lugo e le relative pertinenze ...
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. S'intendono con questo nome le truppe destinate ad operare di preferenza in regioni montarie.
I. Le truppe alpine in Italia. - La necessità di sfruttare per le operazioni militari che si svolgono in [...] Susa), e che in numerosissimi combattimenti, dai ghiacciai dell'Adamello al Rombon, dal Tonale alla Bainsizza, dal Pasubio al Solarolo, scrissero superbe pagine di eroismo, sì da meritare il seguente elogio dal capo di Stato maggiore Diaz:
"Audaci e ...
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DELLA PERGOLA, Angelo
Nadia Covini
Le origini e le prime imprese militari di questo condottiero sono piuttosto oscure: la tradizione vuole che il suo vero nome fosse Angelo dal Foco, ma in tutti i documenti [...] la cattedra vescovile di Parma.
Nel luglio 1425 il D. tornò in Romagna, dove conquistò e incendiò il castello di Solarolo, accampandosi quindi a Faenza, mentre di lì a poco Guido Torello ottenne per il duca una significativa vittoria a Borgo San ...
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DOVARA (Dovaria, Doara, Duera), Buoso da
Ernst Voltmer
Figlio di Girardo "de Clochaferis", fu il principale esponente della nobile famiglia cremonese, con ampie ramificazioni genealogiche e vasti possedimenti, [...] del Re, il castello di S. Giovanni in Croce, quello degli Ardenghi a Casalmaggiore e si costituì un podere a Solarolo Rainerio e un altro a Sabbioneta, di cui era stato proclamato signore. Acquistò inoltre terre intorno a Monticelli d'Ongina, altro ...
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DALL'ANCONATA (dell'Anconata, da, de l'Anconata, de Lanconata, [de] Lanconelli, [de] Anconelli)
Pietro Marsilli
Famiglia faentina alla quale appartennero numerosi ceramisti, documentata dal XV al XVII [...] 1526-1530.
Fra gli credi di Nicola sono da ricordare una Lucrezia, andata sposa nel 1517a un ceramista (?) di Solarolo, e un Bartolo sposatosi intorno al 1524con Antonia Marchetti, altra appartenente a una famiglia dalle solide tradizioni ceramiche ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] d'Este, per nominare una delle donne della Rinascenza più eletta per cultura, si dilettò d'aucupio; e nel 1535, villeggiando a Solarolo in Romagna, usciva per diporto con le sue damigelle in un ampio prato a cacciare con le reti. Così pure in Toscana ...
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