Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] fino a Weber è rimasta qualcosa di ovvio e che invece oggi viene messa in questione. Merito di Hegel è aver scoperto nella soggettività il principio della ‛nuova epoca' e aver messo in luce tanto la superiorità della modernità, quanto la crisi a essa ...
Leggi Tutto
Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] es., le correnti maggiormente legate al pragmatismo scientista di marca anglosassone). Nel caso della seconda posizione, invece, il soggettivismo di fondo compare nel ricorso troppo fiducioso a quel paradigma ‘critico-regolativo’ che di per sé non è ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (n. 360 circa - m. 270 circa a. C.). È considerato il fondatore dello scetticismo. La sua dottrina, esposta da Timone di Fliunte (ca. 320-ca. 230 a.C.) e Diogene Laerzio, riconosce l'assoluta [...] di Timone di Fliunte. Punto di partenza della scepsi di P. è senza dubbio la concezione sofistico-cirenaica della soggettività di ogni conoscenza, che a P., a causa dell'incontrollabilità della corrispondenza del conosciuto con il reale, appare in ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco (Offenburg, Baden, 1906 - Friburgo in Brisgovia 1994), prof. prima all'univ. di Friburgo, poi a quella di Monaco di Baviera (1960-71). In polemica col neokantismo e in genere con ogni [...] "metafisica della soggettività", nella sua opera tende a fondare, attraverso Husserl e Heidegger, una "nuova ontologia", che assume istanze vitali del pensiero medievale. Scritti: Über Grundbegriffe philosophischer Wertlehre (1932), Sein und Geist ( ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del filosofo russo Lev Isaakovič Švarcman (ted. Schwarzmann; Kiev 1866 - Parigi 1938). Dopo aver studiato a Kiev e a Mosca, si stabilì a Pietroburgo; esiliato nel 1922, si rifugiò a Parigi, [...] è una violenta polemica contro la scienza, la filosofia, la ragione, identificate col peccato e accusate di sopprimere la soggettività, l'esistenza, la libertà dell'uomo; ad esse Š. contrappone la fede religiosa, concepita come non-sapere, decisione ...
Leggi Tutto
Filosofia
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Filosofia
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Filosofia speculativa e filosofia scientifica. 3. Limiti e contraddizioni della filosofia scientifica. [...] diretti della guerra i grandi pensatori da Kant a Hegel e a Nietzsche, osservava che l'egotism, ‟ossia la soggettività del pensiero e la caparbietà nella morale, sono l'anima della filosofia germanica". Comunque è preciso il nesso fra comportamento ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] Ma ben presto la sua meditazione maturò novità e correzioni che lo condussero a valorizzare il significato della soggettività umana e ad aprirsi a radicali proposte democratiche. Questo percorso, nel suo insieme, rappresenta una delle espressioni più ...
Leggi Tutto
Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] spiegarlo. E quando cercano di spiegare un fenomeno, un dato avvenimento storico ad esempio, esse non possono eliminare la soggettività dello studioso. Quando uno storico, o un sociologo, ricerca le cause di tale avvenimento, egli non può evitare di ...
Leggi Tutto
WEININGER, Otto
Delio Cantimori
Filosofo e psicologo austriaco, nato a Vienna il 3 aprile 1880, e ivi morto il 4 ottobre 1903, suicida. Ebbe notorietà nel mondo culturale tedesco dell'anteguerra per [...] del buono, del bello, del vero e dell'oggettività; quello femminile, del negativo, del delitto, della pazzia e della soggettività. In ogni uomo ci sarebbero elementi femminili e maschili, positivi e negativi, e la vita umana sarebbe un continuo ...
Leggi Tutto
CARABELLESE, Pantaleo
Fulvio Papi
Nacque da Salvatore e da Isabella de Vincenzo a Molfetta (Bari) il 6 luglio del 1877, e nel seminario della città natale egli frequentò sia il ginnasio sia il liceo. [...] il C. accede al tentativo rosminiano di correzione del noumeno kantiano: come Rosmini, il C. non accetta di Kant la soggettività della conoscenza, e ciò nella misura in cui ambedue considerano l'essere come principio della conoscenza e non come suo ...
Leggi Tutto
soggettivita
soggettività s. f. [der. di soggettivo]. – In filosofia, il carattere del soggetto, in quanto è tale, e anche il soggetto stesso (v. soggetto2). Più genericam., carattere soggettivo (nei varî sign. definiti al n. 1 di quest’aggettivo):...
soggettivare
v. tr. [der. di soggettivo]. – Rendere soggettivo, risolvere la realtà delle cose nella realtà del pensiero; interpretare o rappresentare soggettivamente.