Scrittore (Parigi 1772 - Véretz, Indre-et-Loire, 1825). Ufficiale napoleonico, partecipò alle campagne del Reno e d'Italia, studiando, nelle pause, la letteratura greca e il mondo classico (inizio della [...] , versione di due trattati di Senofonte). Scoprì in un codice della Laurenziana di Firenze un passo inedito di Longo Sofista. Sotto la Restaurazione, ritiratosi in campagna, diede sfogo all'asprezza del temperamento in una serie di libelli contro il ...
Leggi Tutto
SOFISMA
Guido Calogero
. Inizialmente, il termine greco σοϕισμα significa ogni manifestazione concreta della σοϕία dell'uomo, ogni ritrovato della sua sagacia e intelligenza. Più tardi, per l'evoluzione [...] tentativo di classificazione sistematica degli argomenti fallaci, dopo la fioritura che se ne era prodotta nell'eristica dei sofisti e dei Megarici, il De sophisticis elenchis, Aristotele si vale sempre di paralogismo come di termine tecnico per ...
Leggi Tutto
Retore greco di Antiochia (314-393 circa), maestro di Giovanni Crisostomo e amico di Giuliano l'Apostata. Insegnò a Costantinopoli, a Nicea, a Nicomedia, ad Atene e infine ad Antiochia. Svolse l'attività [...] tipica del sofista greco e la sua sterminata opera, divisa già dagli antichi in tre serie (orazioni, declamazioni, epistole), ha più che altro interesse storico. Delle 64 orazioni (voll. 1-4 dell'ed. di Lipsia) sono interessanti quelle che si ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Sofisti
Aldo Brancacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età dei sofisti è caratterizzata dall’emergenza del soggettivismo in campo [...] ” intesa in senso lato, il che mette in luce il suo legame con la coeva storiografia (si ricordi Tucidide VII 69).
Il sofista di Elide è anche autore di uno scritto intitolato Nomi dei popoli, che ne fa un continuatore dell’opera dei logografi, e di ...
Leggi Tutto
Filologo classico (Stolp, Pomerania, 1723 - Leida 1798), prof. (dal 1761) di storia ed eloquenza a Leida. Contribuì molto allo studio filologico di Platone e dei grammatici e retori romani. Pubblicò il [...] lessico di vocaboli platonici di Timeo sofista (1754), l'opera retorica di Rutilio Lupo, con la Historia critica oratorum graecorum in appendice (1768), le storie di Velleio Patercolo, ecc. ...
Leggi Tutto
Retore latino della seconda metà del 3º sec. d. C., di cui ci è giunto un trattatello di retorica (De figuris sententiarum et elocutionis), estratto dell'opera retorica di Alessandro Numenio con aggiunte [...] di esempî ciceroniani, anche di orazioni perdute, e proprî. Da non confondersi con gli omonimi A. Galato, allievo del sofista Cresto di Bisanzio (circa il 200 d. C.) e l'altro A. di poco posteriore, noto a noi dagli scolî ad Ermogene di Tarso, il ...
Leggi Tutto
Poeta e umanista bresciano (n. Brescia 1495 circa - m. 1585), autore, tra l'altro, di un poema su Cristoforo Colombo, la Colombiade, e di una poco esatta versione in esametri latini degli Amori pastorali [...] di Dafni e Cloe di Longo Sofista. ...
Leggi Tutto
Clitofonte
(Κλειτοφῶν) Dialogo attribuito a Platone. Nella ripartizione degli scritti platonici, stabilita da Trasillo e ripresa da Ficino, è anteposto a La repubblica che ne affronta più compiutamente [...] i temi. Socrate rimprovera C. perché condivide la tesi del sofista Trasimaco secondo cui la giustizia si identifica con «l’utile del più forte», ossia il governo che detiene il potere nello Stato. C. contesta che Socrate pur incitando a praticare la ...
Leggi Tutto
Senofonte
Lucio Biasiori
Nacque ad Atene intorno al 430 a.C. da una famiglia di probabile origine equestre e, in ogni caso, altolocata. Ciò gli permise di avere un’educazione di livello molto elevato, [...] prima con il sofista Prodico di Ceo e il retore Isocrate e poi con Socrate, di cui Senofonte scriverà un’Apologia e che ricorderà nei Memorabilia (che costituiscono una delle fonti principali sul filosofo). Quando, al termine della guerra del ...
Leggi Tutto
sofistico
È aggettivo che qualifica un'argomentazione non ‛ scientifica ' (in quanto non muove da principi veri) e ‛ non probabile ' (in quanto non assume principi fondati sulla comune opinione e accettati [...] ‛ argomenti s. ' vale " sofisma " (v.) o " paralogismo ". Aristotele fornisce gli strumenti per la confutazione di tali argomenti negli Elenchi sofistici (v.), ricordati da D. in Mn III IV 4 sotto il titolo latino di De sophisticis elenchis.
In Cv II ...
Leggi Tutto
sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...