Retore e sofista greco di Elea in Eolia (sec. 4º a. C.), seguace di Gorgia e avversario di Isocrate, come appare dall'unica sua certa orazione a noi giunta: Sugli autori di orazioni scritte (o sui sofisti). [...] Scrisse altre opere di carattere letterario e pedagogico delle quali restano frammenti ...
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Retore e sofista (sec. 4º a.C.). Ostile alla politica della Macedonia e ai suoi re Filippo II e Alessandro, accusò Aristotele di aver tradito gli ideali dell'Accademia platonica per i servigi da lui prestati [...] alla corte macedone. Fu fatto giustiziare da Antigono Monoftalmo ...
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Retore e sofista greco (secc. 5º-4º a. C.), nativo di Agrigento. Scolaro di Gorgia, è uno dei rappresentanti più tipici della seconda generazione della sofistica antica, sempre più incline a conclusioni [...] negative nei riguardi di ogni oggettività etico-giuridica. È uno degli interlocutori del Gorgia di Platone ...
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Poeta e sofista greco, nato a Laranda (Licaonia) e fiorito nei primi decennî del 3º sec. d. C., autore tra l'altro di una curiosa Iliade, non conservataci, detta λειπογράμματος (cioè mancante di una lettera), [...] perché in ogni libro del poema non ricorreva mai la lettera dell'alfabeto corrispondente al numero del libro stesso. Conferenziere vagante, è ricordato da parecchie iscrizioni (Roma, Ostia, Cizico, Cipro, ...
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Gòrgia di Leontini. - Sofista greco (circa 483 - circa 375 a. C.). Fu il più notevole rappresentante dell'antica sofistica dopo Protagora, e insieme il creatore dell'arte retorica. Convinto che l'uomo [...] Apollo a Delfi, una sua statua d'oro; nel suo sontuoso stile di vita si attuava l'ideale pratico proprio della sofistica. Inviato nel 427 ad Atene in qualità di ambasciatore di Lentini per chiedere appoggio contro i Siracusani, si stabilì in Grecia ...
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Sofista (170 circa - 235 circa d. C.) di Preneste (Palestrina); discepolo del sofista Pausania di Cesarea, ma romano di costumi e di sentimenti, parlava e scrisse in greco attico (fu appunto detto μελίγλωττος, [...] dalla lingua dolce come il miele). Restano di E.: Sulla natura degli animali, in 17 libri in parte interpolati, in cui l'interesse naturalistico è superato da quello paradossografico e dalla tendenza moraleggiante: ...
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Sofista e filosofo eclettico (n. Arles, circa 85 d. C. - m. tra il 143 e il 176). Educato nella cultura greca a Marsiglia, visse a Roma sotto Traiano e Adriano; caduto in disgrazia di quest'ultimo, fu [...] relegato nel 131 circa nell'isola di Chio, donde tornò a Roma nel 138. La sua maggiore attività fu nel campo della erudizione filosofica e letteraria: i Commentarî ('Απομνημονεύματα) in 5 libri, utilizzati ...
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Sofista e grammatico greco (sec. 2º d. C.); nato a Naucrati in Egitto, fu scolaro in Atene del retore Adriano, a cui succedette nel 178 d. C. nella cattedra di eloquenza, suscitando molte invidie. Fra [...] i suoi nemici furono l'atticista Frinico e Luciano. Dei suoi molti scritti l'opera maggiore è l'Onomasticon, in 10 libri, una specie di lessico ed elenco di sinonimi, giunto a noi in un ampio estratto, ...
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Sofista greco (5º sec. a. C.), noto solo come personaggio del Gorgia platonico. È figura quasi proverbiale per l'audacia con cui affrontava il problema politico-morale: il "giusto", per C., non è che "il [...] vantaggio del più forte", il quale assume quindi valore di legge ("giustizia") per gli altri; opinione combattuta da Socrate ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...
sofistica
sofìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sofistico (cfr. lat. tardo sophistĭce, gr. σοϕιστική, sottint. τέχνη «arte, scienza»)]. – 1. Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica,...