Particolare sottogenere cinematografico, nato nel periodo del muto in Francia e sviluppatosi negli Stati Uniti negli anni 1920, fondato su una comicità elementare che sfrutta il linguaggio del corpo e si articola intorno a gag tanto semplici quanto efficaci, come quella messa in moto dal celebre meccanismo delle ‘torte in faccia’. Il genere s. si è sviluppato grazie all’apporto della casa di distribuzione ...
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Divismo
Samuel Thomas
Il fenomeno del d. è direttamente legato alla cultura di massa del Novecento e, in origine, al medium per eccellenza di questa cultura, il cinema. Nel 19° sec. erano già emerse [...] che ben presto sarebbe divenuta 'la fabbrica americana delle risate' grazie a un genere specifico, quello della slapstickcomedy. Sennett scoprì Charlie Chaplin, insieme al quale costruì il personaggio di Charlot, che integrava il burlesque con ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] ) sulla prosa di S. Beckett. Qui Celati chiama in causa il principio di costruzione delle gag della slapstickcomedy per definire il tentativo della s. beckettiana di fuoriuscire dalla meccanica ripetitività (linearizza-zione) e dalla chiusura della ...
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Coen, Joel ed Ethan
Daniela Daniele
Registi e sceneggiatori cinematografici statunitensi: Joel, nato a St. Louis Park (Minneapolis) il 29 novembre 1954; Ethan, nato ivi il 21 settembre 1957. Nell'ambito [...] ), valendosi della collaborazione di Sam Raimi, a seguito del quale però, la miscela di glamour hollywoodiano e di slapstickcomedy è apparsa formula cinematografica fin troppo prevedibile e non priva di una certa stanchezza anche agli occhi dei due ...
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Keaton, Buster (propr. Joseph Francis)
Grazia Paganelli
Attore teatrale e cinematografico e regista cinematografico statunitense, nato a Pickway (Kansas) il 4 ottobre 1895 e morto a Woodland Hills (California) [...] diversi generi e nel contaminarne i codici. Sempre ricca di particolari, la narrazione appare ormai emancipata dal modello della slapstickcomedy, dando vita a una comicità non più frammentaria e caricaturale, che si sviluppa in una storia compiuta e ...
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Laurel, Stan
Antonio Costa
Nome d'arte di Arthur Stanley Jefferson, attore, regista e produttore cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Ulverston (Cumbria) il 16 giugno 1890 e morto [...] del cinema (noti in Italia come Stanlio e Ollio), prolungando e arricchendo nell'epoca del sonoro la grande tradizione della slapstickcomedy.
Nato in una famiglia di attori, esordì in Inghilterra in spettacoli di music hall e di circo; nel 1910 ...
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Stevens, George
Anton Giulio Mancino
Regista, direttore della fotografia, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Oakland (California) il 18 dicembre 1904 e morto a Lancaster [...] Universal Pictures, che lasciò l'anno dopo per la RKO. Qui, dopo aver diretto, grazie all'esperienza maturata nella slapstickcomedy, la coppia Bert Wheeler e Robert Woolsey in Kentucky kernels e in The nitwits, usciti entrambi nel 1935, firmò nello ...
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Ford, Harrison
Simone Emiliani
Attore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 13 luglio 1942. Interprete tra i più rappresentativi del cinema d'azione e d'avventura sin dalla fine degli anni [...] incoscienza e da un inconsapevole umorismo che sembrano togliere credibilità alle sue azioni, trasformandole in gag degne della slapstickcomedy (si veda, per es., la scena in cui Indiana Jones, stanco di assistere all'esibizione di abilità con ...
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Sennett, Mack
Eva Cerquetelli
Nome d'arte di Michael Sinnott, attore, regista e produttore cinematografico canadese, nato a Denville (Québec) il 17 gennaio 1880 e morto a Hollywood il 5 novembre 1960. [...] Fu il grande interprete dell'umorismo popolare della slapstickcomedy. Definito da Theodor Dreiser "un maestro nell'interpretare i rozzi, originari impulsi del torbido, dell'ottuso, del debole di carattere, del fallito, del clown, dello zotico, del ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] all'avanguardia; del resto lo stesso cinema classico continua a lavorare sulle attrazioni in parallelo al racconto, per es., nella slapstickcomedy o nel musical o, sia pur sotto traccia, anche in altri generi: Gunning 1990); o un cinema chiamato a ...
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