Critico (Siviglia 1908 - Madrid 1976); insegnò a lungo in Inghilterra. Si interessò principalmente dei problemi connessi col romanzo picaresco in Lección y sentido de "Guzmán Alfarache" (1948) e della [...] poesia spagnola nell'Antología de la poesia española (1952). Di rilievo anche Nosotros y nuestros clásicos (1961), Reflexiones sobre el "Quijote" (1968) ...
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Critico spagnolo (Baena 1818 - Siviglia 1878). Accanto alla marginale produzione lirica e teatrale emerge la sua vasta opera di storico e di critico (Historia crítica de la Literatura Española, 1861-65; [...] Poesía popular de Espana 1861; Historia social, politica y religiosa de los Judíos en España, 3 voll., 1875-1876; ecc.) ...
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Umanista (n. Siviglia 1530 circa - m. 1590), della "scuola sivigliana". Successe al cognato Juan de Mal-Lara nella direzione della scuola da questo fondata. Tradusse le favole esopiane, e, ispirandosi [...] a Virgilio e ad altri classici, compose versi in castigliano. F. Herrera nel suo Commentario a Garuloso cita molti suoi versi ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1570 o 1571 - Huámuco de los Caballeros, Perù, 1615). Padre domenicano, assai giovane si trasferì in America e diresse gli studî del suo convento di Lima. Di lui si conosce soltanto [...] un poema in ottava rima, secondo la tecnica italiana, Cristiada (1611), che celebra la passione di Cristo ...
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Commediografi spagnoli (Utrera, Siviglia, 1871 e 1873 - Madrid 1938 e 1944). I "sainetes" e le commedie che essi scrissero in assidua e cordiale collaborazione (Las flores, 1901; El genio alegre, 1905; [...] Amores y amoríos, 1908; Malvaloca, 1912; Puebla de las Mujeres, 1912; ecc.) sono quadri di costume, in genere andaluso ...
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Umanista (n. Siviglia metà sec. 16º - m. forse 1615), allievo dell'Accademia di Mal Lara. Scrisse un importante saggio premesso alle Anotaciones á las obras de Garcilaso de la Vega di F. de Herrera (1580) [...] e tradusse da Properzio e da Ausonio. È anche autore di una Oda a Garcilaso ...
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Pittore e illustratore (Siviglia 1837 - ivi 1903). Allievo di E. Cano, lavorò anche a Roma (1871-74), dove fu protetto da M. Fortuny, e a Parigi (1881-90), dove i suoi quadri di genere ebbero grande successo. [...] Fu noto come illustratore di opere di M. Cervantes, A. Daudet, ecc ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1570 - ivi 1607); entrato nella Compagnia di Gesù nel 1584, ne uscì nel 1602. La sua opera poetica, rivalutata da D. Alonso, è costituita da composizioni amorose, elegiache e ascetiche, [...] parte delle quali furono pubblicate nel volume Remedios de amor di Venegas Saavedra (1617) ...
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Funzionario spagnolo (n. Siviglia), viceré del Messico (1603-07), poi del Perù (1607-15). Stabilì a Lima il tribunale commerciale del Consulado; cercò di organizzare il lavoro degli Indiani mediante censimenti [...] e di lenirne lo sfruttamento nelle miniere. Scrisse due relazioni sulla propria opera di governo ...
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Musicista (Siviglia 1500 circa - Malaga 1553), cantore pontificio a Roma. Oltre ad alcuni madrigali, compose molte polifonie sacre, nelle quali dimostra di aver pienamente assimilato le tecniche polifoniche [...] franco-fiamminghe, ma anche di conoscere a fondo il patrimonio musicale iberico, sia colto sia popolare ...
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sivigliano
agg. e s. m. (f. -a). – Della città di Siviglia (Spagna sud-occid.), principale centro dell’Andalusia; abitante, originario o nativo di Siviglia.
patròno s. m. [dal lat. patronus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Nell’antica Roma, colui che ha manomesso, cioè affrancato, uno schiavo, considerato nel suo rapporto con la persona manomessa, in quanto mantiene verso questa particolari diritti...