OTTONIANA, Arte
G. Lorenzoni
L'aggettivo ottoniano deriva dal nome proprio Ottone e si riferisce, storicamente, ai tre re di Germania e imperatori del Sacro romano impero, della dinastia sassone, di [...] , lei è Teofano con il figlioletto Ottone III; Lasko, 1972, p. 93; Little, 1988). E poi c'è il problema della situla Basilewski, anch'essa di origine milanese (Londra, Vict. and Alb. Mus.; Beckwith, 1964), con un'iscrizione che, per motivi indiretti ...
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PERSEO (Περσεύς, Perseus)
K. Schauenburg
Eroe, figlio di Zeus e di Danae, la figlia di Acrisio. A questi un oracolo aveva predetto che sarebbe morto per mano del figlio di Danae. Perciò, quando Danae [...] Secondo una versione che risale ad Eschilo, P. ricevette da Hermes il berretto di Ade e i coturni alati. Su una situla àpula di Londra e un cratere a campana della Campania appartenente alla Collezione Astarita è invece Atena a consegnare l'ἅρπη all ...
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LARI (Lares, Lar)
M. Floriani Squarciapino
Divinità venerate dai Romani. Già gli antichi dibatterono più volte sull'origine del culto di queste prische divinità latine e, sulla scorta delle varie testimonianze, [...] generalmente coronati di fiori o di fronde hanno aspetto giovanile, lunghe chiome ricciute e recano come attributi la patera o la situla, il rhytòn o un ramo d'alloro o la cornucopia.
Secondo il Wissowa i Lares ludentes, cioè quelli del tipo danzante ...
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MIRTILO (Μυρτίλος)
L. Rocchetti
Nella mitologia classica appare quale auriga del re di Pisa in Elide, Enomao (v.).
Questi sapeva da un oracolo che sarebbe stato ucciso dal genero perciò a tutti i pretendenti [...] molto giovanile, pressoché nudo, con una ruota in mano.
L'arrivo di Pelope alla corte di Enomao è descritta in una situla a figure rosse, di fabbrica italiota al Museo di Villa Giulia: in essa M. è riconoscibile nella figura alla destra di Enomao ...
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PELOPE (Πέλοψ)
P. Orlandini
Eroe peloponnesiaco la cui leggenda era localizzata in Olimpia ove P. e la sposa Ippodamia erano probabilmente divinità indigene, sostituite poi da Zeus e da Hera. Secondo [...] misto greco-orientale in quanto ha il berretto frigio e la clamide sul corpo nudo. Fra le rappresentazioni più importanti ricordiamo: 1) situla di Villa Giulia; 2) vaso da Ruvo; 3) cratere da Ruvo; 4) vaso d'Averno a Napoli; 5) tre vasi da Ruvo ...
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IPERMNESTRA
G. Scichilone
(῾Υπερμηᾒστρα, Υπερμνηᾒστρα). − Una delle protagoniste del celebre mito delle Danaidi, nel quale occupa un posto particolare.
Unica delle cinquanta figlie del re Danao a disobbedire [...] a fermare la mano di lei. Da scartare, invece, come non pertinente al nostro mito, è la figurazione di una situla etrusca della ex Collezione Czartoryskj nella quale si sono talvolta riconosciuti I., Danao e Linceo. Una statua di fanciulla seduta su ...
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Vedi SALA CONSILINA dell'anno: 1965 - 1997
SALA CONSILINA (v. vol. vi, p. 1070)
G. Napolitano
La necropoli di NO ha restituito esclusivamente tombe delle due fasi più antiche (IX-VIII sec. a.C.) caratterizzate [...] Il cinerario biconico è spesso sostituito da vasi adattati a tale funzione quali l'anfora di forma biconica, l'olla e la situla. Verso la metà del secolo i corredi si arricchiscono di vasi; nelle tombe maschili compaiono le fibule a drago con molla e ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] nuovo carattere dobbiamo notare gli askoi, otri fittili modellati, gli elmi, un tipo di spada o daga, un tipo di recipiente (la situla). Due sono le forme di elmi, quella a calotta a punta sormontata da una doppia cresta, e quella a semplice calotta ...
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ARZACHENA
E. Castaldi
Centro in provincia di Sassari, in Gallura. Alla base del «Monte Incappidatu» o «Fungo», c.d. per la sua particolare forma, si sono recuperati materiali varî appartenenti alla [...] di rame e bronzo tra cui resti di lingotti di tipo cretese-cipriota), una figurina bronzea di orante, un frammento di situla bronzea di stile orientalizzante, un pugnaletto votivo con elsa gammata, materiali databili tra l'XI e l'VIII sec. a.C ...
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PONTECAGNANO
Emanuele Greco
. Grosso centro agricolo, sede del comune di Pontecagnano-Faiano, 10 km a S di Salerno. Situato nell'ampia pianura che si stende sulla destra del Sele, è lambito dal fiume [...] di forme greche (per es. la bottiglia, la kylix); tra le forme d'uso comune riconosciute nell'abitato spicca la situla, di cui si conosce qualche esemplare d'impasto e altri in argilla grezza. Al periodo orientalizzante spettano due tombe del tipo ...
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situla
sìtula s. f. [dal lat. sitŭla «secchio»]. – Nel linguaggio degli archeologi, tipo di vaso metallico, raram. fittile, a corpo tronco-conico stretto in basso con spalla arrotondata o a spigolo, provvisto o no di manico, che compare come...
sistola
sìstola s. f. [etimo incerto; forse deformazione del lat. sitŭla «secchia»], tosc. – Tubo di gomma, di tessuto impermeabile o di materia plastica, munito a un’estremità di una parte metallica adatta per lanciare getti d’acqua o per...