Stato di completa perdita della coscienza, della motilità volontaria e della sensibilità, con conservazione, parziale o totale, delle funzioni vegetative (circolazione, respirazione ecc.). In base alla [...] della causa determinante, si distinguono vari tipi di c.: c. cerebrale, c. ipoglicemico, c. uremico, c. epatico, c. tossico. Sintomi dello stato di c. sono l’alterazione del respiro (o profondo e continuo o periodico), dell’alito (urinoso nel c ...
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Agraria
F. del terreno Condizione di un terreno che ha sostenuto per molto tempo la medesima coltura. Si manifesta con la diminuzione della produttività delle piante coltivate e con il pullulare delle [...] con assenza di altri parametri clinici oggettivi o di consistenti alterazioni delle comuni indagini di laboratorio. Il complesso dei sintomi è aspecifico e include, oltre a una notevole riduzione della forza fisica, un persistente stato di malessere ...
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Malattia infettiva e contagiosa contrassegnata soprattutto da esantema ed enantema tipici. È prodotta dal morbillivirus, genere di virus a RNA della famiglia Paramyxoviridi, che passa nelle secrezioni [...] sclerosante subacuta, a insorgenza tardiva (anche anni) ed evoluzione fatale.
Il trattamento è rivolto al controllo dei sintomi e alle eventuali complicazioni oltre che a migliorare rapidamente le condizioni generali. Dopo la guarigione residua uno ...
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Aumento intracranico del volume del liquido cerebrospinale (➔ liquor), associato o no ad aumento della pressione liquorale. Nell’i. normoteso l’eccesso di liquor è compensatorio all’atrofia del cervello, [...] L’i. ipertensivo può essere comunicante, cioè con comunicazione mantenuta fra i ventricoli e gli spazi sub-aracnoidei.
I sintomi dell’i. infantile sono costituiti dall’aumento delle dimensioni del capo, a volte già prima della nascita, vene craniche ...
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. Malattia epidemica dell'uomo, individuata nel 1935 da A. Derrick nel Queensland in Australia - donde il nome di febbre del Queensland o, in forma abbreviata, febbre "Q" - attualmente diffusa in tutto [...] solito carattere di benignità; i casi mortali sono eccezionali. La diagnosi, oltre che in base al rilievo dei sintomi clinico-radiologici, viene formulata con l'ausilio di ricerche di laboratorio, che rivelano la presenza dell'agente infettante nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ospedali, università e medicina
Maria Conforti
Il medico e anatomista danese Thomas Bartholin (1616-1680) negli anni Quaranta del Seicento aveva visitato l’Italia in un grand tour medico che lo aveva [...] diffusi, quello del consulto: la pratica della cura ‘per lettera’ prevedeva che il medico curante descrivesse in dettaglio i sintomi del paziente, perché un collega più esperto, o più illustre, gli rispondesse proponendo a sua volta una diagnosi e ...
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Tosse
Annamaria Verde
Si indica come colpo di tosse (dal latino tussis, derivato di tundere, "battere") l'atto espiratorio, esplosivo, sonoro, riflesso o volontario, che ha lo scopo principale di liberare [...] e dell'arteria polmonare che comprimano la trachea e i bronchi possono dare tosse che si manifesta insieme a sibili, sintomi che tendono ad accentuarsi durante i pasti. La tosse secca, che si presenta con notevole frequenza in soggetti non fumatori ...
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CARDARELLI, Antonio
Guido Bossa
Nacque a Civitanova del Sannio (Campobasso) il 29 marzo 1831 da Urbano, medico stimatissimo di quella terra molisana, e da Clementina Lemme; compì gli studi secondari [...] all'estero con il nome di A. M. E. Chauffard. Descrisse per primo il tipo ondulante della febbre nel linfogranuloma di Sternberg, sintomo la cui scoperta fu poi attribuita a P. K. Pel ed a W. Ebstein. Tra le varie splenomegalie dei bambini isolò una ...
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BRUGNOLI, Giovanni
SScarano
Nacque a Bologna il 9 sett. 1814 da Giuseppe e da Marianna Papi. Laureatosi in medicina il 9 giugno 1837, nel 1839 fu nominato assistente presso l'Ospedale Maggiore di Bologna; [...] , G. Baccelli, A. Corradi, ecc., e fu medico curante delle migliori famiglie bolognesi. Si distinse nello studio dei sintomi delle malattie in rapporto con le alterazioni anatomiche, segnalandosi appunto durante il suo servizio all'ospedale per le ...
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levodopa
Paolo Calabresi
Molecola prodotta a partire dall’amminoacido tiroxina, mediante l’azione della tirossina idrossilasi; è il precursore della dopamina e viene utilizzata nel trattamento della [...] gastrointestinale come la nausea e il vomito. Vi possono anche essere effetti collaterali di natura psichiatrica, come sintomi psicotici. Infine, in seguito a tale terapia, sono stati descritti anche disturbi respiratori, aritmie e, raramente, l ...
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sintomo
sìntomo (ant. sìntoma) s. m. [dal gr. σύμπτωμα «avvenimento fortuito, accidente», der. di συμπίπτω «accadere, capitare» (comp. di σύν «con, insieme» e πίπτω «cadere»)]. – 1. Nel linguaggio medico, ciascuno dei fenomeni elementari con...
cybercondria (Cybercondria) s. f. La convinzione errata di essere gravemente malati, e l’ansia che ne deriva, dopo avere fatto ricerche compulsive in internet sui sintomi soggettivi percepiti. ◆ Sono almeno 4 milioni di italiani che frequentano...