Grammatico del sec. II, padre di Erodiano, nato e vissuto il più del tempo ad Alessandria, fugacemente anche a Roma sotto M. Aurelio: il suo soprannome sembra voler dire ch'ebbe carattere difficile ed [...] e grammatici avevano lavorato da secoli; sistematizzava e fissava in una costruzione definitiva il pensiero degli antichi sui fenomeni sintattici, sorpassandolo e superandolo in più d'un punto fondamentale: non si fermava a segnare i fatti, ma ne ...
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Vyakarana
Vyākaraṇa
Termine sanscr. («analisi grammaticale») che indica la tradizione grammaticale indiana.
Storia
Il linguaggio è sin dall’antichità una delle preoccupazioni fondamentali della filosofia [...] di Pāṇini (➔) (5° sec. a.C.). Pāṇini si occupò principalmente di morfologia, ma diede spazio anche a problemi sintattici e, in misura minore, semantici. I sūtra di Pāṇini furono in seguito integrati da aforismi aggiuntivi, i cosiddetti vārttika ...
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rallentamento psicomotorio
Alterazione delle facoltà psichiche che causa deficit della motilità volontaria e delle attività. Il r. p. ha molte cause, neurologiche e psichiche: le patologie neurologiche [...] che implicano elaborazione mentale complessa; non è in grado di elaborare un discorso completo, sia in termini lessicali sia sintattici; è incapace di prendere decisioni o impiega molto tempo per decidere di fare qualcosa, anche di molto semplice ...
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Linguista statunitense (n. Filadelfia 1928). Fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, le cui ripercussioni sono state profonde non solo nella linguistica, ma anche nella psicologia e nella [...] pattern of english (1968), opera fondamentale per la fonologia generativa, è tornato a occuparsi di problemi sintattici, sviluppando la cosiddetta "teoria standard estesa (revisionata)", specie in: Studies on semantics in generative grammar (1972 ...
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In genere, delle Fiandre, ma con riferimenti geografici di varia estensione: a) delle Fiandre in senso stretto (la regione tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord); b) di tutta la metà settentrionale [...] si sono molto avvicinati a quelli olandesi, da cui tuttavia si distinguono per numerosi provincialismi e per alcuni francesismi sintattici. Sulla base di questi dialetti si formò, sin dal 13° sec., una lingua letteraria scarsamente differenziata da ...
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HOPKINS, Gerard Manley
Salvatore Rosati
Poeta inglese, nato a Stratford (Essex) l'11 giugno 1844, morto a Dublino l'8 giugno 1889. Dopo brevi ma serî studî alla Highgate School, il H. fece un primo [...] valore umano è trasfigurato in intensa visionarietà, per esprimere la quale il H. si vale di audaci scorci anche sintattici e di una propria tecnica del verso, il quale assume un ritmo aderente all'interno ritmo emotivo. Tali risorse tecniche ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] , telico).
In ogni caso, per stabilire quale sia l’Aktionsart di un verbo non basta affidarsi a giudizi intuitivi, ma occorrono test sintattici. Ad es., per stabilire se un verbo è stativo o non lo è, si può verificare se ammette l’➔imperativo o la ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] si riferiscono: non appartenendo al sintagma nominale, possono, infatti, indipendentemente dal nome, esser sottoposti a processi sintattici come la pronominalizzazione (6) o la dislocazione (7) (➔ dislocazioni):
(6) tutti reputano Marco un buono a ...
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Nella lingua quotidiana, il termine mitigazione, applicato a un evento o a uno stato, ha un presupposto negativo: quel che viene mitigato è un fenomeno atmosferico avverso (ad es., i rigori dell’inverno, [...] , un po’, un pochino, pure);
(ii) mezzi prosodici (ad es. l’➔ intonazione sospensiva, in combinazione con mezzi sintattici come, per es., la protasi libera: v. oltre; ➔ periodo ipotetico);
(iii) mezzi morfologici (➔ dativo etico; ➔ condizionale);
(iv ...
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MENGALDO, Pier Vincenzo
Roberto Deidier
Pier Vincenzo Filologo e critico letterario, nato a Milano il 28 novembre 1936. Allievo di G. Folena all'università di Padova, è stato professore ordinario di [...] . Levi. Il metodo di M. muove dall'analisi del particolare e dell'esperienza singola, partendo dai dati formali, metrici, sintattici e stilistici fino a individuare un più ampio panorama storico-ideologico.
La costante attenzione verso la letteratura ...
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sintattica
sintàttica s. f. [dall’ingl. syntactics, che è dall’agg. syntactic «sintattico»]. – Nella filosofia del linguaggio di Ch. Morris (1901-1979), quella branca della semiotica che studia i rapporti formali dei segni fra loro, ossia...
sintattico
sintàttico agg. [dal gr. συντακτικός, der. di σύνταξις «sintassi»] (pl. m. -ci). – 1. Di sintassi, che riguarda la sintassi: problemi, studî, procedimenti s.; usi s.; accento s. (o di frase), l’accrescimento del tono di voce su...