di Emanuele Giordana
La Durand Line e in particolare i suoi passaggi, di cui il più famoso è quello di Khyber, sono sempre stati una grande attrazione per i viaggiatori occidentali. Anche prima che quel [...] non è elemento recente, anche se fu l’epoca del Raj britannico, che aveva la sua frontiera più occidentale nei turbolenti territori sikh e afghani, a far guardare oltre la Durand Line prima e dopo che fosse tracciata. Si può citare per tutti sir Olaf ...
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Instabilità sociali
Mario Aldo Toscano
Il 21° sec. eredita le sue instabilità dalla storia recente e dalla storia passata. La storia è anche la fonte per definirle. L’instabilità, che l’osservazione [...] che si istituisce un ‘fronte’ di supporto o rivendicativo transnazionale (è il caso per esempio dei Curdi, dei Tamil, dei Sikh, e anche dei Baschi); mentre ottengono concreta difesa da Stati in cui quell’etnia è del tutto maggioritaria: è il caso ...
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Ortodossia ed eterodossia
Enzo Pace
di Enzo Pace
Ortodossia ed eterodossia
Introduzione
L'origine del termine 'ortodossia' e del complementare concetto di eterodossia va ricercata nella storia del [...] e con l'induismo da un lato, e con l'acuirsi, dall'altro, della lotta per l'autonomia politica del popolo sikh dallo Stato indiano, il grado di ortodossia del sistema di credenze è andato aumentando e ha funzionato come regolatore dell'appartenenza ...
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La libertà religiosa come tema costantiniano e anticostantiniano
Vincenzo Pacillo
Una nuova pace costantiniana per (e oltre) l’Europa? Laicità, liberta religiosa e religione civile nella società postsecolare
Sono [...] segnato da alcuni avvenimenti difficilmente prevedibili nell’anno che pure aveva visto Indira Gandhi assassinata dal terrorismo di matrice sikh.
E in effetti il quadro sociale, giuridico e politico che si schiudeva – all’alba del 1985 – di fronte all ...
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Nehru, Pandit Jawaharlal
Nehru, «Pandit» Jawaharlal
Politico indiano (Allahabad 1889-Nuova Delhi 1964). Di altolocata famiglia brahmana originaria del Kashmir (onde il titolo «Pandit» o «Panditji»), [...] Maharastra e Gujarat (1960). Respinse invece le rivendicazioni di carattere violento e incentrate sull’identità religiosa (come quella dei sikh del Panjab), o miranti alla completa secessione (per es. quelle di naga e mizo nel N-E del Paese), salvo ...
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Il più importante centro marittimo dell'India Inglese, situato sull'isola dello stesso nome, a 18° 55′ N. e 72° 54′ E. Una gettata artificiale la unisce all'isola di Salsette e poi alla terra ferma. Amministrativamente [...] per importanza numerica gli animisti (2.281.000), i jain (482.000), i cristiani (374.000), i parsi (84.000), i sikh (8700). Le lingue parlate sono il sindi, il cutchi, il gujarati, il marathi e, nel sud, il canarese, una delle lingue dravidiche ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] si era imbevuto delle idee wahhābite alla Mecca e, tornato in patria, proclamò e condusse la guerra santa contro i Sikh nel Panjab.
I suoi continuatori capitanarono torbidi sanguinosissimi a varie riprese, sempre in nome del gihād contro i politeisti ...
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MALAYSIA
Peris Persi
Luigi Santa Maria
(App. IV, II, p. 377)
Stato polimerico a struttura federale (329.758 km2), costituito da due unità fondamentali: la M. peninsulare (131.598 km2), formata da 11 [...] significherebbe frantumare un paese di così fragile coesione che conta circa il 40% di Cinesi e un 10% di induisti, sikh e cristiani.
Nell'ottobre del 1987, per impedire che il contrasto sempre latente tra la comunità cinese e la malese sfociasse ...
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Stato dell’Africa orientale, esteso a cavallo dell’equatore. Confina a N con il Sud Sudan e l’Etiopia, a E con la Somalia, a SO con la Tanzania, a O con l’Uganda; per un tratto di 420 km, a SE, si affaccia [...] e Nairobi, di H. Baker), mentre una notevole varietà di stili si riscontra nelle moschee e nei templi indu e sikh; le chiese cristiane variano dall’eclettismo di inizio 20° sec. all’internazionalismo delle costruzioni degli anni 1970. Simbolo dei ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] Tempio della Sapienza cosmica; Thera Bode Vinika, della Società buddhista Vihara; 1968: lo jogin Bhajan del Dharma Sikh; 1969: Tarthang Tulku del Nyingmapa tibetano; 1970: Swami Rapa dell'Istituto Himalajano; 1971: Swami Satchidananda dell'Istituto ...
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sikh
〈sikħ〉 agg. e s. m. e f. [hindi sikh «discepolo»; cfr. sanscr. śishya]. – 1. Membro della comunità religiosa e militare indiana fondata dal guru Nānak tra la fine del sec. 15° e l’inizio del 16° (v. sikhismo). 2. Relativo, appartenente...
sikhismo
〈sikkì-〉 (o sikkhismo) s. m. [der. di sikh]. – Movimento religioso indiano fondato tra la fine del 15° e l’inizio del 16° sec. dal guru Nānak unendo sincreticamente elementi e credenze delle tradizioni islamica e induistica; basato...